Nei
giorni 31 gennaio e 7 febbraio, nelle tre scuole del Circolo, Piccinini, Santoro
e Sabin, si sono svolte le prove
di evacuazione antisismica, nell'ambito del Progetto Sicurezza.
Un grande ringraziamento va a tutti coloro che, con il loro impegno e la loro
professionalità, hanno reso possibili tali iniziative così importanti per far acquisire una corretta cultura della
sicurezza:
Associazione
Vigili del Fuoco, Volontari della protezione civile.
Gruppo Cinofilo dei Carabinieri, Volontari della Croce Rossa
Un ringraziamento particolare a Federica e Giosuè che si sono prestati a fare i
"finti" feriti!
e
anche alle loro sorelle che, con molto affetto, ci hanno creduto!!!
Ecco
alcune immagini della prova di evacuazione che si è svolta a Piccinini giovedì
7 febbraio: alcuni momenti significativi
colti dall'occhio della macchina fotografica e ... dall'occhio dei bambini!
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Questa
mattina a scuola è accaduto un fatto che non si era mai verificato: la
prova d’evacuazione con i cani, che si è svolta servendosi di due
alunni- attori e di due cani pastori
tedeschi. I due attori erano una bambina, Federica e un bambino,
cioè io, Francesco Giosuè. Tutto è cominciato la mattina del 7 febbraio
2008. Poco dopo essere entrati in classe, la maestra Daniela ha portato me
e Federica nel piazzale dai Vigili del Fuoco. I vigili ci hanno spiegato
che saremmo stati gli attori di questa prova d’evacuazione. Quindi ci
hanno chiesto se avevamo paura dei cani e ci hanno anche detto che, una
volta nascosti, ognuno in una stanza diversa, sotto un banco, coperti da
un telo bianco, dovevamo aspettare, dopo il suono della campanella, che il
cane ci trovasse. Una cosa importante da non scordare era che non dovevamo
muoverci, altrimenti il cane avrebbe capito che era solo una finzione. Così
la campanella, ha suonato per tre volte più squillante del solito e dopo
10 minuti è arrivato il cane nella stanza, mugolando. Mi ha toccato
più volte con le sue zampe e sono arrivati i vigili del fuoco, che
mi adagiarono sulla barella e mi portarono fuori, dove l’ambulanza mi
aspettava. Nel piazzale c’erano tutte le classi della scuola, compreso
l’asilo. Appena uscito dal tendone, mi portarono mia sorella che
piangeva perché credeva che mi fossi fatto male veramente. Così
spiegandogli che era tutta una finzione, i vigili la portarono a scuola e
le fecero accarezzare il cane. Dopo aver consolato mia sorella, la maestra
Daniela mi portò davanti ai bambini dell’asilo e mi fece alzare le
braccia per tranquillizzarli. Quest’esperienza mi ha divertito e nello
stesso tempo emozionato molto. Per tutta la giornata, e nei giorni
seguenti, tutti i bambini e non solo, mi credevano un eroe e un grande
attore e mi facevano una grande sorriso ogni volta che li guardavo.
Francesco Giosuè
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