I COLLOQUI CON LE FAMIGLIE : UN MOMENTO DI CRESCITA

Spesso questo appuntamento è visto per le famiglie come un momento di routine scolastica poco utile che arriva ad interrompere i loro impegni lavorativi; a volte il genitore lo vive con una forte tensione emotiva che lo rende poco partecipe al colloquio stesso.

I colloqui che periodicamente gli insegnanti tengono con i genitori per informarli sull’andamento scolastico dei propri figli spesso vengono visti come una “resa dei conti”. È bene quindi cercare di arrivare calmi e con le idee chiare per riuscire a sfruttare al meglio il confronto insegnante-genitore. È vero che affrontare un dialogo con un altro adulto può essere a volte difficoltoso ma è importante ricordare che questa persona vive molte ore con nostro figlio e conosce aspetti che forse noi non sappiamo totalmente; d’altra parte l’insegnante non vede il bambino nella sua vita quotidiana, tra le mura domestiche : queste due realtà vanno svelate durante il colloquio in modo che sia l’insegnante che il genitore possano aiutare il figlio a risolvere un momento difficile e spronarlo nel modo giusto.

Il genitore non si deve fermare a valutare il proprio figlio in base ai voti presi a scuola ma potrebbe porre  agli insegnanti domande tipo: “è  isolato o partecipa in classe”? “Ha degli amici”? “Partecipa attivamente o è timido”? “Come vive l’esperienza scolastica”? Ogni risposta può far venir fuori un lato nascosto del proprio figlio.

È importante non dimostrarsi troppo sulle difensive con gli insegnanti, tentando di giustificare tutto quello che emerge di negativo sul figlio. È invece utile ascoltare e chiedere un consiglio su come risolvere quella difficoltà scolastica o quel comportamento e atteggiamento negativo, formulare insieme una strategia comune per intervenire positivamente nel processo educativo.

Il colloquio deve diventare un momento di riflessione, di condivisione, di collaborazione, di unione capace di sostenere i bambini nel loro percorso di crescita personale e culturale.