Scuola dell’infanzia e Scuola Primaria Statale

109° Circolo – “V. PICCININI”

 

SCHEDA SINTETICA DEL PROGETTO

 

PROGETTO EDUCATIVO: ACCOGLIENZA

                                                                                                        

PROGETTO DI ISTITUTO

 

PROGETTO EDUCATIVO dal titolo “Come un gioco

TIPOLOGIA DEL PROGETTO

 

Il progetto accoglienza mette in atto tre idee fondamentali:

1.                  La continuità educativa come:

·          raccordo con la scuola dell’infanzia

·          progettazione di un percorso formativo che parta dall’approccio curricolare della scuola dell’infanzia e dal profilo di ingresso di ogni alunno

·          valorizzazione delle esperienze pregresse e del vissuto del bambino per partire dal “concreto” e arrivare “all’astratto.”

2.                  Lo star bene a scuola come:

·          attenzione alla dimensione affettiva ed emotiva del bambino

·          realizzazione di un clima sereno e accogliente che faciliti l’inserimento

·          predisposizione di risposte concrete alle aspettative e ai bisogni formativi del bambino

·          valorizzazione dello spazio scuola come luogo di incontro, elaborazione e socializzazione   delle esperienze.

3.                  L’apprendimento scolastico con:

·          opportunità individuali di conoscenza con percorsi di lavoro predisposto sulle  potenzialità di ogni alunno

·          attenzione metodologica

·          attività di gruppo e di laboratorio.

 

DESTINATARI

Tutti gli alunni delle classi prime di scuola primaria dei plessi di Piccinini e Verde Rocca.

OBIETTIVI (Elementi che l’esperienza intende formare)

 

·          Garantire un passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria il più possibile sereno  e positivo;

·          motivare il bambino ad apprendere;

·          guidare gli alunni  all’autonomia;

·          agevolare i bambini nelle prime relazioni con i coetanei e con gli adulti.

 

IDENTIFICAZIONE DELLE TEMATICHE SPECIFICHE

 o           Le attività – incontro

    cioè le prime attività dell’ accoglienza per:

-     “incontrare” ogni bambino nel campo delle attività predisciplinari;

-     stabilire un linguaggio comune che faciliti la comunicazione;

-   definire una mappa dei bisogni e delle aspettative di ognuno attraverso la  rilevazione delle  abilità e delle competenze possedute dai bambini;

  -  individuare precocemente situazioni a rischio.

o          La didattica di laboratorio

come strategia metodologica che permetta di:

-     rispondere in modo più efficace ai bisogni formativi individuali;

-     dare “ascolto” alle diversità di ritmi e di modi nell’apprendimento;

-     recuperare,  consolidare, sviluppare la motivazione, le basi cognitive e i processi di pensiero.

o          La didattica facilitante             

che mira a far acquisire gradualmente la capacità di autovalutare e autoregolare il proprio comportamento e il proprio apprendimento per una effettiva maturazione  dell’autonomia,  per il raggiungimento dei migliori  risultati possibili e per la realizzazione di un effettivo recupero in itinere, in caso di necessità.

METODOLOGIA

·          Le attività, specie nel primo periodo, avranno carattere ludico: il gioco non sarà  fine a se   stesso, ma mirato al raggiungimento di abilità, conoscenze e competenze specifiche e utilizzato per motivare gli alunni.

·          Si darà molta importanza all’ esplorazione della realtà mediante esperienze dirette e indirette come fondamento trasversale del percorso educativo.

·          Per questo gli alunni, sin dall’inizio, saranno coinvolti in uscite, visite guidate, esplorazioni , azioni concrete, movimento, manipolazioni.

·          Per avviare i bambini ad apprendere mediante una  personale ricerca – azione, la didattica seguirà la linea operativa del “fare – riflettere – concettualizzare – comunicare”.

·          Le attività proposte saranno caratterizzate da opportune gradualità nel rispetto della maturazione psicologica e dello sviluppo cognitivo di ogni bambino.

·          Saranno realizzati percorsi di insegnamento - apprendimento personalizzati.
 

TEMPI DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’
 
    Prima fase del progetto

La prima fase, che partirà dai profili iniziali degli alunni e valorizzerà  linguaggi verbali e non verbali, sarà caratterizzata da attività volte alla maturazione di una solida base concettuale che renda naturale e significativo, poi, in un secondo momento, l’apprendimento delle rappresentazioni formali e convenzionali cioè della lettura, della scrittura e della simbologia numerica.

Molta attenzione, pertanto, sarà dedicata:       

·            alla costruzione della propria immagine corporea favorendo la maturazione della lateralizzazione e delle strutture spaziali e temporali, fondamentali anche per l’acquisizione della letto- scrittura e del concetto di numero;

·            alla maturazione delle capacità senso – percettive  e della discriminazione degli stimoli provenienti dalla realtà per astrarre i concetti chiave di ciò che ci circonda, per collegarli alle parole che li esprimono e per ripensare e rielaborare l’esperienza vissuta;

·            allo sviluppo delle capacità logiche (classificare, ordinare, riconoscere attributi e relazioni, simbolizzare, formulare ipotesi), della creatività e di varie modalità di comunicazione;

·            al recupero, consolidamento, sviluppo delle abilità di prelettura (giochi fonologici) di prescrittura (pregrafismi) e delle abilità prenumeriche (attività manipolative);

·            alla promozione di comportamenti relazionali costruttivi e al riconoscimento delle regole.

        Seconda fase

In un secondo momento si darà maggiore spazio alla formalizzazione e al consolidamento degli apprendimenti, e la metodologia scientifica sosterrà il bambino nel suo percorso didattico verso l’acquisizione di abilità, competenze, conoscenze. In particolare questa fase sarà orientata verso una  sensibilizzazione alla lettura: i bambini saranno guidati  a scoprire il piacere di leggere, a ritenere la lettura un divertimento, una curiosità e una modo in più di trovare risposte al proprio mondo interiore.

Per favorire l’apprendimento della lettura e scrittura  sarà usato il metodo fonico – sillabico che permette l’acquisizione della strumentalità di base a tutti i bambini, in modo semplice, consapevole e rassicurante per la possibilità di autopercepire  risultati sin dall’inizio.

 

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO

 

L’organizzazione oraria prevede molteplici possibilità: i bambini possono entrare dalle 7.30 alle 8.25, orario di inizio delle lezioni; l’uscita è diversificata per tempi pieni e moduli, da un minimo di due/tre permanenze nel pomeriggio ad un massimo di cinque. Il sabato non si effettua attività didattica. Dopo le 16.30 la scuola offre la possibilità di usufruire di attività sportive, musicali, grafico-pittoriche,  ecc. da intendersi a pagamento.

ORGANIZZAZIONE SPECIFICA DELLA PRIMA SETTIMANA DI SCUOLA

·            incontro delle insegnanti di prima con i genitori e gli alunni un paio di giorni prima dell’inizio delle lezioni;

·            orario ridotto dalle ore 8.25 alle ore 14.00 (con pranzo) nei primi due giorni di lezione per favorire l’attività congiunta delle insegnanti di classe, le prove di verifica iniziali, un clima di lavoro sereno e un tempo di permanenza più breve;

·            “festa di accoglienza”, durante l’intervallo, con consegna da parte del Dirigente Scolastico di un simbolo di appartenenza alla scuola (cappellino);

·            predisposizione di un “menù di accoglienza” per il primo giorno di mensa.

RISORSE PROFESSIONALI DA UTILIZZARE

Tutti gli insegnanti delle classi prime di scuola primaria dei plessi Piccinini e A. Santoro.

 MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI

 Le verifiche in itinere e finali mireranno a rilevare

       Relativamente agli alunni:

·            il grado di partecipazione e di interesse;

·            il grado di autonomia;

·            la maturazione di competenze, abilità e conoscenze;

·            i risultati didattici effettivamente raggiunti.

       Relativamente ai processi:

·            l’efficienza e l’efficacia del progetto e del percorso didattico seguito.

       Relativamente ai rapporti scuola – famiglia:

·            la qualità dei risultati nel coordinamento con le famiglie;

·            a livello educativo;

·            a livello maturativo e  culturale raggiunto dagli alunni.

        MONITORAGGIO

Saranno predisposte schede di monitoraggio rivolte agli insegnanti per verificare e valutare, soprattutto in itinere, l’andamento del progetto per:

·            rilevare problemi,

·            individuare soluzioni efficaci,

·            rilevare punti di forza e punti di debolezza.

 REFERENTE  DEL PROGETTO                                                                  

                                                           DI FANT Stefania

Scuola Primaria Vittorio Piccinini
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