X° INCONTRO La quantità 12.03.02
Lettura del secondo episodio del terzo capitolo Un animale è capace di contare? Secondo me sono capaci di contare. Gli animali non contano con i numeri, ma riconoscono le cose per alcune caratteristiche, ad esempio i figli. Da recenti studi so che le scimmie sanno contare. Gli altri animali contano senza conoscere i numeri. Gli animali non conoscono la numerazione 1 – 2 – 3 – ecc. Un animale sa se ha tutti quanti i propri cuccioli con sé, indipendentemente dal numero: mia madre se scompaio io lo sa senza bisogno di contarci tutti. Gli animali contano secondo le differenze che notano nelle cose. Una volta ho sentito dire che un cane aveva partorito tantissimi cuccioli tutti perfettamente uguali e sapeva contarli. Nessun gruppo di animali può essere tutto uguale, non sono mica clonati. Gli animali hanno un loro modo di contare. Quelli della lettura non sanno contare perché dopo che li aveva portati tutti stava ancora cercando se gliene mancava qualcuno. Forse sono gli scoiattoli che non hanno buona mente e non ricordano. Secondo me hanno unità di misura differente. Se per esempio da un nido sparisce un figlio o un uovo la mamma se ne può accorgere dallo spazio libero che risulta maggiore. Possono valutare anche la differenza di peso quando li portano tutti sopra. Se ne manca uno è più leggero. Il contare è come il parlare: gli animali hanno un codice loro. Noi sappiamo contare, ma gli animali hanno bisogno di annusare e toccare per conoscere o sapere la quantità. Tranne per il fatto do sapere quante sono le cose, a cos’altro servono i numeri? A niente. Servono solo a contare. A sapere quante sono le cose. Sì, ma quello è contare. Servono per ordinare gli eventi della storia, non solo per contare. Le date sono numeri, anche le date sono quantità: in quel caso si conta il tempo e gli anni. I numeri servono a sapere quanto hai preso in un compito. Lì conti le tue abilità o misuri i tuoi errori. "Distinto" mica ti misura una quantità. Certo, perché anche se distinto non è un numero, indica un rapporto tra il punteggio e il numero degli errori. Sono loro che lo decidono. I numeri possono anche servire per fare dei disegni: per esempio faccio qualcosa utilizzando solo le cifre. Servono anche per comunicare posizioni, per dare indicazioni. Servono per leggere l’orologio. Lì conti sempre però, conti la prima ora, la seconda,… A volte i numeri non servono per contare, ma per esprimere rapporti, percentuali, frazioni… Conti, conti sempre, anche con i rapporti. Si tratta sempre di contare quantità. I numeri espressi in combinazioni, sono anche dei codici segreti. I numeri servono per le coordinate spaziali. No, perché anche quello è contare: si contano i meridiani e i paralleli, cioè le distanze da un punto stabilito, per esempio l’Equatore. Certe volte i numeri sono identificativi delle persone. I numeri servono a identificare le autostrade. Lì non le hanno contate. Hanno messo numeri e lettere a caso. I numeri servono per telefonare, sono strumenti di comunicazione, non sono dati in ordine, credo. La targa delle macchine, che è un simbolo di riconoscimento del veicolo, non esprime quantità. I numeri sono reali o esistono solo nella nostra mente? I numeri sono reali. Ad esempio il 4 scritto è una realtà. Non sono realtà perché ad ogni cosa non corrisponde un numero, basta cambiare l’ordine del conteggio. Io do il nome del numero ad una realtà che già esiste. Operi con i numeri, pensi alla quantità e poi la concretizzi con un numero. Non basta scrivere una cosa per renderla reale. Esercizio stimolo: il cervello – la mente Cervello e mente sono la stessa cosa. Il cervello serve a ragionare, la mente a ricordare. La mente è dentro al cervello. Il cervello è l’insieme che possiamo toccare, la mente è il pensiero con cui ragioniamo. La mente è astratta, il cervello è concreto. La mente è irreale, come la quantità 4, il cervello è reale come la scrittura 4. La mente è reale, altrimenti non saremmo consapevoli del nostro pensiero. Il cervello si disegna, la mente no.
|
Scuola Primaria Vittorio
Piccinini |