Colegio Público Nuestra Señora Del Castillo
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SOCRATES COMENIUS 1.3.
Le sfide dell’organizzazione
scolastica del secolo XXI:
multicultura, integrazione, partecipazione dei genitori al lavoro educativo.
Scuola coordinatrice
CP Ntra. Sra. del Castillo
Scuole associate:
IPSIA Europa
Scuola elementare statale 109º circolo didattico "Vittorio Piccinini"
Scuola Media Via Cortina
Kindergarten "TAURIA"
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Lavoro realizzato
dagli alunni del terzo ciclo della scuola primaria Nuestra Señora
del Castillo. |
Cercando di collocare il progetto nel tempo, diremo che tutto è iniziato in una visita preparatoria in un altro progetto già iniziato a cui partecipavano i seguenti paesi: Norvegia come coordinatore e come associati Italia, Inghilterra e Spagna. L’esperienza con i coordinatori è stata francamente negativa, tanto che ,l’ultimo giorno di lavoro, la scuola spagnola di Rota, dove si svolgeva l’incontro, le tre scuole italiane e la nostra della Comunità di Madrid ( la scuola inglese non era presente) decisero di non continuare nel progetto coordinato dai norvegesi e pensammo di creare un nuovo progetto in ragione degli interessi educativi comuni mostrati nell’ultime riunione. Ci si accordò di delegare alla scuola della Comunità di Madrid la preparazione e il coordinamento del nuovo progetto; cosa che accettammo con piacere, anche se con un poco di “ timore”.
Pertanto la scuola Ntra. Sra. Del Castillo ,situata nella località madrilena di Perales de Tajuña, si trasformò nel quartiere generale di quello che oggi è un progetto in cammino e con una chiara visione del suo futuro.
Una volta trasmessi i piani di lavoro al Collegio e visto l’accordo di tutti, abbiamo posto mano all’opera.
Abbiamo quindi stabilito una serie di obiettivi che ci sembravano interessanti come motivo di studio comparativo tra i Paesi europei (che all’inizio erano solo Italia e Spagna) coinvolti nel progetto.
Inoltre abbiamo pianificato le attività che ci avrebbero permesso di raggiungere gli obiettivi stabiliti; infine abbiamo fissato le date e i luoghi di lavoro. Prima della pubblicazione in rete, abbiamo concordato il documento con i colleghi italiani.
Una volta che il progetto aveva assunto la forma necessaria, e in qualche maniera sollecitata dall’Agenzia Socrates, abbiamo pubblicato il documento sul Part-Base Web. Abbiamo subito ricevuto risposta da diverse scuole interessate a prendere parte al progetto. Il primo paese a rispondere e a ricevere tutta la documentazione fu la Grecia. Con loro avevamo raggiunto il numero di tre paesi e pertanto eravamo pronti a sottomettere il progetto all’approvazione, prima alla nostra Agenzia Nazionale e successivamente “matching” che prepara l’Agenzia Socrates di Bruxelles.
Sfortunatamente l’AN greca non approvò in quell’anno nessun progetto e questo ci fece pensare che tutti i nostri sforzi erano stati inutili. Malgrado ciò, ricevemmo un messaggio elettronico da una scuola dell’Infanzia della città di Sofia, Bulgaria, che manifestava interesse a lavorare insieme. Rapidamente inviammo tutta la documentazione e fu così che finalmente il progetto fu approvato e i nostri sforzi ricompensati.
Come dato ulteriore diremo che una volta approvato il progetto, due altre scuole hanno manifestato la volontà si partecipare : una in Polonia e una in Grecia. Quest’ultima ha deciso di partecipare al primo incontro di progetto in qualità di visita preparatoria. Riassumendo oggi formano il progetto i seguenti paesi:Spagna come coordinatore,Bulgaria, Grecia, Italia e Polonia.
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Immagine dell’incontro
di Roma. Paesi presenti: Spagna, Italia e Grecia. |
I piani.
I piani, in materia organizzativa, che sono stati preparati sono stati completati.Abbiamo dovuto far fronte a situazioni che non era in nostro potere risolvere, anche se abbiamo tentato in tutti i modi di trovare una soluzione. Per esempio, la scuola bulgara non ha potuto partecipare all’incontro di Roma nel mese di novembre. Apparentemente la loro AN non ha permesso il viaggio per mancanza di fondi. Noi abbiamo tentato di porci in contatto con le differenti autorità per poter avere questa scuola a Roma. Però fu tutto inutile.
Come già detto, la prima riunione si è realizzata a Roma, dove si sono date appuntamento le tre scuole romane, una scuola di Atene e la nostra scuola. Prima della data della riunione, le tre scuole romane hanno organizzato un’agenda di lavoro che è stata concordata con le scuole partecipanti. Agenda interessante per l’aspetto dell’analisi delle idee di studio che abbiamo stabilito negli obiettivi del progetto.
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Riunione con Daniele
Clarke, responsabile delle politiche educative della Provincia di Roma |
Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere il sistema educativo italiano, la realtà delle scuole, gli alunni, gli educatori,le associazioni dei genitori. Abbiamo anche avuto l’opportunità di partecipare a riunioni informative con i responsabili politici in materia di educazione della Regione Lazio e del Comune di Roma. Inoltre abbiamo rivisto il progetto e abbiamo potuto riorganizzare il futuro. Bisogna considerare che un progetto di questa natura è un progetto vivo e quindi con possibilità di cambiamenti. Questo ci ha permesso di creare un ambiente positivo per la nostra crescita e di prendere una rotta che ci porterà a conseguire gli obiettivi inizialmente posti.
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Signor De Santis, Direttore Generale della Regione Lazio
–Ministero dell’IstruzioneItaliano. |
Naturalmente c’è stata una grande empatia tra tutti i partecipanti, che ci ha fatto pensare di essere nel giusto cammino.
Abbiamo anche potuto godere della cultura romana e del suo grande patrimonio artístico.
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Foro de Trajano |
Gli obiettivi
Sotto il titolo “Le sfide dell’organizzazione scolastiche al principio del secolo XXI” ci sono tre grandi obiettivi generali o pilastri su cui si posa il progetto: la multicultura, l’integrazione e la partecipazione dei genitori al lavoro educativo. Per completare il nostro studio comparativo su questi tre grandi temi, si sono elaborati dieci obiettivi che coprissero gli interessi di studio posti sul tavolo nella riunione di Rota. Questi obiettivi sono stati raggiunti nella loro totalità. Si è pensato solamente di usare il termine
“ intercultura” al posto di “ multicultura”, ma non è stato possibile per motivi burocratici. In ogni modo, usiamo più frequentemente il termine “intercultura” perché ci sembra più completo nel suo significato intrinseco.
Attività del progetto con gli alunni
Come è risaputo, i progetti di sviluppo della scuola sono rivolti a un gruppo di educatori, di almeno tre paesi europei, che abbiano la possibilità di studiare un tema che di interesse comune; perciò è volto ad ottenere uno studio comparativo del tema stabilito. Nonostante ciò, fin dal primo momento tutti i componenti del progetto hanno progettato il modo per rendere partecipi i nostri studenti della ricchezza offerta da un’attività di questa portata. Infatti gli alunni ( e le famiglie) sono stati informati e hanno partecipato alle attività stabilite nel progetto.
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Balli regionali nella scuola dell’infanzia Tauria |
Da questo punto di vista, i nostri alunni si sono mostrati entusiasti della dimensione europea e linguistica che abbiamo loro offerto e hanno iniziato una corrispondenza con alunni delle scuole romane. Durante le lezioni di inglese hanno scritto lettere ai loro “penfriends”.
Con le attività proposte abbiamo potuto creare negli studenti una conoscenza chiara dell’Europa unita, vista non solo negli aspetti economici e militari, ma umani e culturali. Crediamo che i nostri bambini, grazie alle attività proposte per loro nel progetto, hanno potuto riflettere su queste grandi parole che tutti noi vogliamo siano ben comprese e assimilate:tolleranza, diversità etnica, ricchezza interculturale. Abbiamo posto molta enfasi nel far comprendere la ricchezza che offre ai popoli la diversità linguistica e le possibilità aperte dalla conoscenza delle altre lingue. I nostri alunni sono stati esposti alle diverse lingue dei partecipanti all’incontro e hanno appreso espressioni di uso corrente, saluti, parole di uso domestico e anche canzoni.
Nell’ultima riunione tenuta a Perales de Tajuña è stata avanzata la proposta di realizzare uno scambio di alunni.Cominceremo il processo di coinvolgimento dei genitori per esaminare le possibilità di realizzazione.
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Attività
multicultural e nella scuola dell’infanzia Sabin, Roma. |
Riassumendo, crediamo che il progetto apporti a questi bambini che vivono in un ambiente rurale una visione più ampia del futuro. Permette loro di riflettere sulla dimensione europea che stiamo vivendo e evidenzia il valore che la conoscenza delle lingue straniere offre al cittadino del secolo XXI.
La comunicazione tra i partecipanti
Fin dall’inizio la comunicazione è stata fluida grazie ai mezzi tecnologici cui possiamo accedere. Uno scambio di numeri di telefono, numeri di fax e indirizzi di posta elettronica ci ha permesso di rimanere in contatto con tutti i partecipanti del progetto. Si è utilizzata anche la posta tradizionale per l’invio di documenti originali necessari alle Agenzie Nazionali per formalizzare l’approvazione del progetto.
E’ importante affermare che non si è presa nessuna decisione senza averla condivisa e concordata con le scuole associate.
Documenti degli insegnanti
Abbiamo già ricordato che il progetto è stato approvato dal Collegio della scuola. Pensavamo che senza l’appoggio del collegio il progetto non avrebbe avuto senso. Dobbiamo ricordare che la natura della nostra scuola ci obbliga a cambiare ogni anno circa il 40% degli insegnanti. Questo ci obbliga a informare i nuovi educatori durante la prima riunione del Collegio in settembre delle attività programmate nella scuola e a sperare nella loro partecipazione. Abbiamo però avuto la fortuna di contare su maestri e maestre che hanno immediatamente accettato, prima con attenzione ai contenuti del progetto e successivamente hanno proposto con entusiasmo e allegria la loro partecipazione incondizionata alle attività del progetto. E’ giusto ricordare che i livelli di coinvolgimento variano da una persona all’altra; vogliamo fare una menzione speciale alla nostra maestra di Storia e al nostro maestro di Matematica i quali hanno realizzato un eccellente lavoro.
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Una madre che lavora
con bambini del primo ciclo |
Desideriamo chiarire che il collegio nell’anno scolastico 2001/2002 ha partecipato ad attività integrate nei differenti percorsi curricolari e che avevano origine nel progetto Comenius. Si è lavorato molto per preparare, fino all’ultimo dettaglio, l’incontro del mese di maggio a Perales de Tajuña.
Vogliamo anche assicurare che il Progetto si riflette nella Programmazione Generale Annuale e che tutti i membri del Collegio e del Consiglio Scolastico ne hanno piena conoscenza.
L’impatto che le attività del progetto hanno avuto nei nostri alunni è stato di alto valore educativo.
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Un’alunna illustra
le Comunità Autonome ai compagni della scuola media. |
Partecipazione delle famiglie e delle altre istituzioni
Abbiamo prima menzionato il processo di informazione costruito per rendere partecipi alunni e insegnanti; è stato comunque cruciale coinvolgere le famiglie dei nostri alunni, così come le istituzioni locali e le altre scuole del nostro territorio collegate con il nostro istituto.
Si sono organizzate assemblee di genitori per informarli dei nostri piani. Abbiamo richiesto la loro partecipazione quando richiesto dalle attività del progetto. Inoltre, attraverso l’Associazione delle Madri e dei Padri, i genitori hanno potuto organizzarsi e rendersi parte attiva del progetto.
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Dirigenti,
educatori, genitori della scuola Tauria. |
Infatti, la nostra Associazione dei Genitori ha preso la decisione di inviare alcuni regali alle Associazioni dei Genitori delle scuole romane che dovevamo visitare. Si sono scambiati regali anche con la scuola bulgara.
Un’altra organizzazione locale che fin dal primo momento è stata partecipe del progetto è il Comune di Perales de Tajuña. Nelle riunioni con i massimi responsabili in materia di educazione e con il sindaco medesimo, si mostrarono disposti a fornire tutto l’appoggio necessario al buon esito del progetto. Per esempio, hanno inviato ai dirigenti delle scuole partner e ai responsabili politici delle altre città lo scudo simbolo del paese e un libro su Perales de Tajuña. Dobbiamo rilevare l’appoggio incondizionato nella preparazione dell’incontro di progetto del maggio 2002: ricevimento nella Sala del Comune, invito ad un pranzo con tutto il Consiglio Comunale, targa commemorativa dell’incontro, etc.
Un’altra istituzione con la quale si è lavorato come partner associato nello scambio di idee e di modalità di lavoro è stata ed è la “ La Casa de los Niños” de Perales de Tajuña. Le tre educatrici hanno partecipato attivamente nel già citato incontro di maggio. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di scambiare idee, vedere il materiale utilizzato, la metodologia, il piano curricolare, etc. Alla fine di quest’incontro, le famiglie dei bambini hanno preparato un pranzo che ha permesso di avere un momento di lavoro informale ma in ogni caso ricco.
Il “Centro de Apoyo al Profesorado” di Arganda è l’altra istituzione locale che figura come partner associato nel progetto. La dirigente Pilar Cavero non ha esitato ad organizzare una sessione di lavoro per spiegare ai colleghi il funzionamento di questo organismo. Dopo la spiegazione del lavoro che si effettua nel Centro, si sono visitate le istallazioni.
L’ Istituto di Istruzione Superiore di Villarejo de Salvanés appare anch’esso come partner associato e abbiamo realizzato congiuntamente alcune attività per potenziare non solo questo progetto, ma in generale la dimensione europea dei progetti Sócrates. Da un lato, un gruppo di studenti ha mantenuto una corrispondenza con alunni dell’Istituto IPSIA di Roma. Hanno partecipato offrendo un reportage grafico della nostra prima riunione di lavoro; infine il direttore e la professoressa reponsabile dei progetti europei dell’istituto hanno ricevuto tutto il gruppo dando una dettagliata spiegazione del sistema educativo spagnolo a livello di scuola secondaria. Più tardi hanno avuto la possibilità di parlare con professori e alunni nelle aule.
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