«Carta Europea del Suolo»
CONSIGLIO D'EUROPA
(giugno 1972)
- Il suolo è uno dei beni più preziosi dell'umanità. Consente la vita dei vegetali, degli animali e dell'uomo sulla superficie
della Terra.
- Il suolo è per l'uomo fonte di nutrimento e di materie prime. Esso contribuisce, insieme alla vegetazione e al clima, a regolare il ciclo e la qualità delle acque. Il suolo contiene le tracce dell'evoluzione terrestre e dei suoi esseri viventi e deve essere preso in considerazione anche per il suo interesse scientifico e culturale.
- Il suolo è una risorsa limitata che si distrugge facilmente.
- Il suolo è una pellicola sottile che ricopre una parte dei continenti. Esso si forma lentamente attraverso vari processi, ma può essere distrutto rapidamente dall'azione sconsiderata dell'uomo. La sua fertilità può aumentare con trattamenti adeguati ma, una volta distrutto, il suolo può impiegare secoli per ricostituirsi.
- La società industriale usa i suoli sia ai fini agricoli che ai fini industriali o d'altra natura. Qualsiasi politica di pianificazione territoriale deve essere concepita in funzione delle proprietà dei suoli e dei bisogni della società di oggi e di domani.
- Le scelte dell'uso del suolo sono guidate da necessità economiche e sociali, ma devono tenere conto delle sue caratteristiche per scegliere l'utilizzo migliore ed evitare la sua distruzione.
Le terre marginali potrebbero essere utilizzate come riserve naturali, zone di rimboschimento, settori di protezione contro l'erosione e le valanghe, oppure come riserve d'acqua o per attività ricreative.
- Gli agricoltori e i forestali devono applicare metodi che preservino le qualità dei suoli.
- La meccanizzazione e i metodi moderni permettono di aumentare i rendimenti, ma se vengono usati con imprudenza possono romperne l'equilibrio. Infatti la distruzione delle sostanze organiche del suolo può diminuirne la produttività. Le tecniche di coltura e di raccolta del prodotto agrario e forestale devono conservare e migliorare il capitale naturale rappresentato dal suolo. Ogni tecnica nuova dovrebbe essere applicata su vasta scala solamente dopo lo studio degli eventuali inconvenienti che essa può procurare.
- I suoli devono essere protetti dall'erosione.
- Il suolo, essendo esposto agli agenti atmosferici, è eroso dall'acqua, dal vento, dalla neve e dal ghiaccio. Le attività praticate dall'uomo, se condotte senza precauzioni, diminuiscono la normale resistenza all'erosione.
Nessuna occupazione di suolo deve essere fatta senza prestabilire gli appropriati interventi meccanici e biologici, adatti a fermarne l'erosione.
Si devono prendere misure particolari per le zone soggette a inondazioni e valanghe.
- I suoli devono essere protetti dagli inquinamenti.
- Se concimi chimici e pesticidi vengono usati senza discernimento possono contribuire all'avvelenamento dei suoli.
I responsabili di attività industriali e agricole devono prevedere la messa in opera di sistemi adeguati di depurazione.
- Ogni impianto urbano deve essere organizzato in modo tale che siano ridotte al minimo le ripercussioni sfavorevoli
sulle zone circostanti.
- Gli agglomerati urbani sono dannosi per il suolo perché lo rendono sterile, lo minacciano con l'inquinamento e l'accumulo dei rifiuti. L'urbanizzazione dovrebbe organizzarsi in modo da non degradare il suolo, le riserve naturali e le zone ricreative.
- Nei progetti di ingegneria civile si deve tenere conto di ogni loro ripercussione sui territori circostanti e nel costo devono essere previsti e valutati adeguati provvedimenti di protezione.
- Le opere di costruzione di dighe, ponti, strade, canali possono avere una influenza più o meno permanente sui territori circostanti, ad esempio tali opere alterano spesso il drenaggio naturale. E' necessario quindi prevedere le loro ripercussioni con misure adeguate, tenendo conto dei relativi costi.
- E' indispensabile l'inventario delle risorse del suolo.
- Per permettere un'autentica politica di conservazione, ogni paese dovrà procedere ad un inventario delle risorse dei vari suoli. A tale scopo occorre predisporre carte geologiche e idrologiche, carte sulla potenzialità colturale e carte della vegetazione.
La loro esecuzione deve essere preparata da un servizio specializzato e tali carte dovrebbero essere redatte in modo da permettere paragoni a livello internazionale.
- Per realizzare l'utilizzazione razionale e la conservazione dei suoli sono necessari l'incremento della ricerca scientifica e la collaborazione interdisciplinare.
- La ricerca scientifica sui suoli deve essere incoraggiata perché da essa dipendono l'utilizzo delle tecniche di conservazione in agricoltura e in silvicoltura, l'elaborazione di norme per l'uso di concimi chimici e dei pesticidi, per prevenire l'inquinamento ed inoltre serve per evitare le conseguenze dannose di un uso sbagliato da parte delle diverse attività dell'uomo su di esso.
Vista la complessità dei problemi la ricerca deve svilupparsi presso centri a carattere multidisciplinare. E' importante che ci sia scambio di informazioni e un buon coordinamento a livello internazionale.
- La conservazione dei suoli deve essere oggetto di insegnamento a tutti i livelli e di informazione pubblica sempre maggiore.
- L'informazione del pubblico sulla necessità e sui metodi di conservazione della qualità dei suoli deve essere aumentata, perché la gente deve conoscere le ricerche che sono state fatte in questo settore.
I metodi della conservazione devono essere insegnati presso le scuole agrarie e forestali e una corretta educazione in materia di ambiente deve essere attuata in tutti i livelli di scuola, a partire dalle elementari fino all'università.
- I governi e le autorità amministrative devono pianificare e gestire razionalmente le risorse rappresentate dal suolo.
- Il suolo costituisce una risorsa vitale, ma limitata. Deve quindi essere oggetto di una pianificazione razionale, che permetta di accrescere o almeno di mantenere la sua capacità produttiva. Di conseguenza nell'ambito delle risorse rappresentate dal suolo si impone una vera politica di conservazione, realizzabile attraverso strutture amministrative competenti, necessariamente centralizzate e ben coordinate a livello regionale.
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