UNA BEVUTA DI TROPPO
Purtroppo oggi sono sempre più numerosi gli incidenti causati dall’alcool. A bere sono soprattutto i giovani, “vittime” dell’alcool, venduto ormai ovunque. Almeno una volta capita a tutti di bere alcolici: sorseggiare una bevanda alcolica può essere piacevole.
Ma alcuni esagerano e bevono più di quanto sia possibile sopportare. E’ una cosa detta e ridetta: chi guida non deve bere. La confusione, la stanchezza, una bevuta di troppo, un incidente: nuovi morti. Moltissimi giovani lasciano la loro vita sulla strada ogni anno.
Questa è la vita quotidiana e purtroppo incidenti e morti sono all’ordine del giorno. Ma, anche se non si dovessero verificare disgrazie, bere troppo non fa certo bene alla salute!
L’alcool è come una droga che sviluppa una certa dipendenza. Anche voi, ragazzi e adulti che leggete: non lasciate la vostra vita sulla strada e, se guidate, non bevete!
L’adolescenza è una fase decisiva per la formazione della nostra personalità.
I principali disturbi nello sviluppo sono L’ ANORESSIA e la BULIMIA, cioè delle alterazioni del comportamento alimentare.
Esistono due tipi di anoressia: quella psicologica, in cui non si accetta il proprio fisico e quella in cui si rifiuta il cibo per perdita di appetito con la conseguenza di perdere progressivamente peso, con conseguenze drammatiche. Questa malattia deve essere guarita da specialisti perché la perdita eccessiva di peso può portare a svenimenti.
La bulimia (dal greco “fame da bue”) è chiamata in medicina anche ipefargìa o polifagia, e questo è l’opposto dell’anoressia. Questa malattia è caratterizzata da un continuo, incessante bisogno di cibo in tutte la ore del giorno e della notte. Il desiderio di cibo può far sentire in colpa il bulimico che, in mancanza di alimenti commestibili, si riduce a mangiare anche alimenti surgelati. Di bulimia se ne conoscono due tipi: una psicologica e una fisiologica.
Oggi l’anoressia e la bulimia sono classificate come malattie mentali tipiche dei paesi occidentali ma sono diffuse anche in Oceania, in sud Africa e in Giappone.
Le fasce di età interessate vanno dai 10 fino ai 30 anni, spesso anche dopo il matrimonio.
Molte forme di bulimia e anoressia vengono spesso indotte negli adolescenti dagli stereotipi che vengono mostrati dalla televisione ed in particolare dal mondo dello spettacolo e della moda. Quest’ultime fanno tendenza e quindi gli adolescenti cercano di ispirarsi a questi modelli pagandone spesso le conseguenze.
IL DECLINO DELLA GITA SCOLASTICA
“ormai è troppo cara e rischiosa”
Il sogno della gita scolastica rischia di diventare irraggiungibile per molti ragazzi perché il costo è in aumento e le famiglie non riescono a sostenerlo. A ciò si aggiunga la paura dei genitori di mandare i figli in paesi a rischio di attentati.
La Moratti, dopo l’11 Settembre, propose di abolire le gite scolastiche all’estero, ma ciò suscitò la protesta degli studenti, per cui il ministro acconsentì alle gite all’estero, purchè si evitassero le zone del mondo più pericolose.
Dopo varie discussioni tra genitori, allievi e responsabili della scuola, si è optato per lo più per viaggi all’interno dei confini nazionali, viaggi più sicuri e anche meno cari.
Spesso, superata la difficoltà della metà accade che i professori non diano la loro disponibilità ad accompagnare i ragazzi.
Chiedono talora anche una polizza assicurativa, che copra i rischi personali, avendo essi la piena responsabilità degli alunni.
In molte scuole, poi, sono addirittura i presidi a non autorizzare la gite scolastiche, per punire i ragazzi per la numerose autogestioni e occupazioni.
Noi allievi della 3 B, chiediamo ufficialmente:
“RIDATECI LA GITA SCOLASTICA!!!”
Paura, panico, morte hanno sorpreso e sconvolto la stupenda e tranquilla capitale spagnola, giovedì 11 marzo scorso. Intorno alle 7,30 ci sono stati tre attentati consecutivi, in diverse stazioni di Madrid. Su di un treno che sostava alla stazione di Atocha sono esplose 10 bombe che hanno tolto la vita a più di 150 innocenti e che hanno causato ferite a più di mille persone, tra cui 200 sono in gravissime condizioni.
Fino a qualche giorno fa Madrid era una delle più belle capitali europee, piena di euforia e molto allegra. Posso dirlo perché ho vissuto alcuni anni in quel magnifico luogo e presto di nuovo mi trasferirò lì con la mia famiglia. Ora, però, sembra spenta, il buio è calato su tutta la Spagna.
Tutta Madrid si è riunita in Piazza Mayor per protestare contro il terrorismo. Dopo quanto è accaduto Aznar promette di combattere il terrorismo, non con l’odio ma con la democrazia. Attendiamo di vedere quali saranno le risposte al terrorismo.
In Europa dobbiamo stare molto attenti: nel mirino degli attentati vi sono altri paesi tra cui anche l’Italia.
Paolo Sirio Scimia II M
È stata una vera tragedia quella accaduta a Madrid.
Se si ripensa a quella tragedia viene la nausea: ancora una volta degli innocenti morti sotto l’esplosione di ben 10 bombe. Impensabile che in meno di una frazione di secondo sono morte più di 200 persone che non immaginavano di fare quella atroce fine.
Tutta la città di Madrid in quel giorno di disgrazia ha pianto quelle persone sconosciute, amici, parenti e conoscenti che anche noi ricordiamo con grande amarezza nei nostri cuori.
Ormai il Mondo dopo tanti attentati è distrutto e non ha più forza per sopportare questi tragici eventi.
Terrore a
Madrid
Spagna 11 Marzo 2004. Si è compiuto il più sanguinoso attentato in Europa che ci ha catapultato nuovamente nel clima di paura che si era diffuso l’11 settembre 2001.
Verso le 7,30 alcuni treni diretti a Madrid affollati di pendolari sono esplosi contemporaneamente in diversi luoghi della capitale interrompendo le linee ferroviarie e mandando in tilt l’intera città. Dopo lunghe ore, grazie all’intervento di medici e di infermieri, la situazione si è ristabilita. La polizia locale, inoltre, è riuscita servendosi degli artificieri a evitare che esplodessero altre tre bombe.
Inizialmente il governo aveva diffuso la notizia della rivendicazione del terribile evento da parte dell’ETA l’organizzazione che da decenni pianifica orrendi e sanguinosi atti terroristici in Spagna.
Ma un’altra è la pista da seguire. Le indagini compiute sembrerebbero condurre a Salaheddin Benyaich ideatore dell’attentato del 16 maggio 2003, il venerdì più nero del Marocco dove dieci dei quattordici kamikaze si sono fatti esplodere nel centro di Casablanca.
Da una lettera mandata dagli islamici la Francia potrebbe essere il prossimo obbiettivo. In allerta tutti i sistemi di sicurezza. Prima delle rivelazioni sulla lettera, Jacques Chirac aveva detto che la Francia non è al riparo da un attacco terroristico, malgrado l’assenza di minacce specifiche.
Ora è più che mai necessario che gli europei rafforzino la cooperazione nella lotta al terrorismo.
La guerra in Iraq
L’Iraq, indipendente dal 1932, ha ottenuto notorietà internazionale agli inizi del 1991, con lo scoppio della guerra del Golfo, in seguito all’ invasione da parte degli iracheni del vicino Stato del Kuwait, ricco di petrolio e con sbocco sul Golfo Persico.
Alla metà degli anni ’80 risalgono le prime operazioni di allestimento e sviluppo degli arsenali di armi chimiche di Saddam.
La guerra, che vede contrapporsi Iran e Iraq dal 1980 al 1998, a determinato una ulteriore applicazione specifica delle armi chimiche: l’obiettivo è quello di sconfiggere il nemico nel più breve tempo possibile. Con gli anni il dittatore iracheno ha continuato la sua politica di sviluppo di armi non convenzionali, nucleari e biologiche.
Successivamente, agli inizi del 1995, sono cominciate iniziative militari del regime di Saddam contro i Curdi, minoranza etnica dell’ Iraq.
All’inizio dell’ ottobre 2002, su iniziativa degli USA, l’ONU ha imposto a Saddam di consegnare le armi chimiche in suo possesso.
Poiché ciò non è avvenuto, il 20 marzo 2003 gli americani hanno invaso l’ Iraq e recentemente hanno catturato Saddam; stanno quindi cercando di riportare alla normalità la vita civile e sociale del paese, sostenuti in questo anche dalle Forze Armate Italiane, che il 12 novembre 2003 hanno perso 19 uomini tra militari e carabinieri nella strage della città di Nassirja.
Il nostro esercito è partito per una missione di PACE, ma alcuni Iracheni hanno creduto che i soldati italiani fossero là per combattere.
Noi siamo dispiaciuti dell’ accaduto e speriamo che atti del genere non si ripetano più, soprattutto in un paese come l’ Iraq con una antica, illustre, storia.
LA GUERRA
La guerra è un conflitto armato che oppone, in combattimenti di vasta portata, più stati o più popoli. Alla base di guerra vi possono essere motivazioni diverse, di solito dipendenti da più fattori(economici, politici, religiosi, ecc…), spesso intrecciati. Nel caso in cui il conflitto esplode tra gruppi compresi in una stessa nazione o in uno stesso stato si parla di guerra civile.
Gli uomini da sempre si sono combattuti per risolvere le controversie e per avere la supremazia sui propri simili. I molteplici conflitti che la storia ci ricorda e che tuttora viviamo attraverso i servizi dei vari telegiornali ci fanno capire come alla base delle tante guerre tra gli stati, vi siano i motivi suddetti.
Ci sono conflitti che scaturiscono da contrasti religiosi, a cui si aggiungono problemi di confini territoriali; uno dei più sanguinosi e cruenti tra questi è quello che vede contrapposti i palestinesi e gli ebrei nel Medioriente.
Molti conflitti, anche in epoca contemporanea, come ad esempio nel Ruanda e nella ex Jugoslavia, si sono sviluppati a causa di contrasti etnici e razziali.
Anche i motivi d'indipendenza da un altro popolo, ad esempio i coloni americani che si ribellarono al dominio inglese, hanno dato origine a conflitti.
Ma sicuramente la gran parte dei conflitti che sono scoppiati negli anni hanno avuto all'origine la conquista di territori di altri stati, sia per allargare i propri confini, sia per annettere territori ricchi di risorse economiche (petrolio e altre materie prime).
La guerra è quanto di più devastante e negativo ci possa essere; infatti è causa della distruzione di intere città, popoli e culture.
Da statistiche effettuate il maggior numero di morti e feriti si registra tra le popolazioni civili che subiscono indicibili sofferenze. Inoltre, i bambini e gli anziani che sono i soggetti più deboli sono anche quelli che soccombono prima.
Le industri e le economie vengono danneggiate se non distrutte del tutto. La gente se non è vittima delle armi comunque subisce conseguenze per la mancanza di viveri e di tutti quei beni che prima erano disponibili.
commento di un articolo di giornale
Tutti vestono alla moda, anche io. I miei genitori, quando videro che quasi tutti i ragazzi vestivano con pantaloni a vita bassa, magliette corte e scarpe slacciate, dissero che erano ridicoli. All’inizio anche a me non piacevano; poi decisi di vestirmi come tutti gli altri. Spesso, quando uscivo, indossavo pantaloni a vita bassa con l’elastico degli slip fuori: mio padre lo venne a sapere e mi disse che accettava la moda e potevo uscire, finalmente, come tutti gli altri, però senza esagerare.Perché se le scarpe non sono della Nike i giovani non le mettono?La risposta alla mia domanda me la sono data. Non indossavano vestiti non firmati perché, facendosi vedere con le scarpe originali, possono prendere in giro gli altri! Per me, firmati o no, l’importante è che io sia contenta di quello che indosso e che stia comoda.
Anche quest ’anno si è svolta a Ladispoli la “Sagra del carciofo romanesco”; iniziata venerdì 16 Aprile è finita domenica 18 Aprile.
Il 15 Aprile sono state sistemate per le vie di Ladispoli le bancarelle, quella dei vestiti, dei ciondoli, dei profumi. Poi sono state allestite le giostre, tra le quali il “Tagatà”, la “Crazy dance” e le macchine da scontro.
I più giovani, tra cui la sottoscritta, hanno trascorso la maggior parte del tempo a divertirsi sulle giostre, mentre gli adulti passeggiavano in piazza e su viale Italia.
Domenica 18 Aprile, l’ultima giornata di festa, molte persone si sono soffermate a mangiare vicino alle paninoteche ambulanti sparse per tutto viale Italia e dintorni, assistendo alle premiazioni delle sculture di carciofi, create per la manifestazione.
Intorno alle ore 16.00, sono iniziati i primi spettacoli di danza e di karatè sul palco sistemato al centro della piazza principale. Verso sera la piazza è stata animata dagli spettacoli di comici e cantanti.
A mezzanotte i fuochi pirotecnici hanno concluso in bellezza la sagra del carciofo romanesco. E dopo… tutti a casa.