LA FONTANA DI MANZIANA

La fontana posta al centro della piazza principale di Manziana,
di fronte al palazzo Tittoni, da sempre è il punto di ritrovo dei manzianesi.
Il Palazzo Baronale dell'ARCHISPEDALE del SANTO SPIRITO fu progettato da OTTAVIO MASCHERINO, architetto, membro dell'Accademia di San Luca, alla fine del 1500. Così è descritto in un documento del '700 "Nobilissimo palazzo con la sua Cappella per celebrare le S.Messe, con Comodi di Cantine - Grotti - Tinari - Fienili - Stalle - Rimesse - Granai - Giardino con fontana e una vignola annessa, composto detto Palazzo di ventidue stanze compresavi una grandissima e maestosa Sala "(da L.Vecchiarelli) "Manziana: la terra, la gente " Vol.1) Nel 1800 il palazzo passa alla famiglia Tittoni, il cui massimo esponente Tommaso (1855-1931) fu uomo politico, più volte ministro degli esteri con Giolitti e poi presidente dell'Accademia d'Italia . Oggi il palazzo comunemente si chiama Palazzo Tittoni si affaccia sull'omonima piazza.
La fontana della piazza Tommaso Tittoni presenta un profilo quadrilobato che appare già nella planimetria disegnata da Ottavio De Nonni detto il Mascherino per la sistemazione urbanistica del nucleo di case abitate dei capannari del "Santo Spirito".
Detta planimetria é comunque antertiore ai lavori relativi all'edificazione del palazzo Baronale (ultima decade del '500). Non é accettabile l'attribuzione della fontana al Vignola, in quanto quest' ultimo era già morto nel 1573, ben prima che il S. Spirito incaricasse il Mascherino di sistemare il giovane centro urbano. Non é ben chiaro il periodo esatto in cui la fontana è stata realizzata: c'è tuttavia da ricordare che il Mascherino, sempre intorno al 1590, aveva dato precise disposizioni per la realizzazione di una condotta d'acqua che giungesse alla piazza dalle pendici dell'Eremo. Le colonnette che circondano la fontana risalgono al 1733: furono realizzate per evitare che il bestiame si potesse abbeverare.
La fontana venne alimentata all'inizio dalle acque che giungevano, con gran fatica, dal Pietrone alle falde del monte Sassano (Eremo), in seguito (1733) dalle acque della Palombara. A fine '800 la Matrice divenne la nuova sorgente. Oggi la fontana getta acqua dell'acquedotto comunale.
La fontana è così descritta in un documento del secolo scorso:" La fontana nella piazza, avanti al palazzo, è di forma rettangolare con 4 semicircoli stuccati nelle commissure. Masso e coccio pesto nel fondo, 2 tazze simili una verso la chiesa, l'altra verso il forno, con mensole di Manziana sotto, conchiglie con stemma del Ven. Archiospedale e cannelle di ferro al getto d'acqua.
(Vecchiarelli Manziana-La terra, la gente, Gela ed. Roma 1988 pag. 237).

VEDUTA DELLA PIAZZA
(a sinistra la fontana e sullo sfondo il palazzo Tittoni).


PLANIMETRIA TRACCIATA DAL MASCHIERINO
(Dall'Accademia di San Luca)