PROGETTO PER TRACCIARE UN ACQUEDOTTO
Guardando attraverso il corobate i tipografi potevano tracciare un'immaginabile linea orizzontale che seguiva tutto il percorso dell'acquedotto e segnare sulla stessa linea, a intervalli di dieci metri, le distanze verticali. |
IL COROBATE
I tecnici di allora adoperavano per questo lavoro, uno strumento di legno simile all'attuale livella, ma di dimensioni assai pił grandi: il corobate. Questo era in esatta posizione orizzontale quando i fili a piombo attaccati al suo ripiano di legno pendevano perpendicolarmente alle gambe e quando l'acqua che si trovava in una vaschetta scavata nel legno non debordava. |
Stabilito appositamente il percorso che avrebbe dovuto seguire l'acquedotto, si passava a seguire il profilo del terreno su una mappa che ne riportava colline e avvallamenti. |
Gli ingegneri stabilivano se appoggiare le condotte al livello del suolo, se farle passare sotto o pure elevarle di alcuni metri.
Siccome l'acquedotto doveva avere una portata costante dall'inizio alla fine per assicurare lo scorrere regolare dell'acqua, la maggior parte di esso fu costruita con una leggera inclinazione a quindici metri dal suolo, su una serie continua di archi. Con questa soluzione si cercava anche di proteggere l'acqua da inquinamenti e da eventuali furti. |
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I piloni che reggevano gli archi furono costruiti elevando gradatamente quattro pareti di blocchi di pietra disposte inquadrato all'interno del quale si faceva calare il conglomerato cementizio, un miscuglio di malta pozzolanica e di frammenti di pietra. Dopo ogni 2 o3 metri di altezza, i muratori sospendevano la costruzione dei blocchi e gettavano il conglomerato e appena la malta era asciutta riprendevano ad alzare le pareti. Quando erano completati due piloni, si collegavano con un arco. Poi, al di sopra, veniva costruito l'acquedotto vero e proprio: un lungo tubo rettangolare di pietra, composto di condotte della lunghezza di un metro e venti, alte un metro e ottanta, e con la superficie interna rivestita di malta onde evitare perdite d'acqua. |