Quando al mattino apparve in cielo Aurora dalle dita di rosa, si alzava dal letto il figlio di Odisseo .............
........Subito
egli diede ordine agli araldi dalla voce sonora di chiamare
all'assemblea gli Achei. Essi gridavano il bando per la città,
si riunivano quelli in fretta..... Telemaco si rivolgeva al
nobile anziano e disse:< Sono io che ho
adunato il popolo. Un grande dolore mi ha colpito, ....... anzi
sono due i malanni. Ho perduto il padre valoroso che un giorno
regnava tra voi, qui, ed era buono come un babbo. Ma ora c'è un
altro guaio ancor più grosso che ben presto mi rovinerà tutta
la casa, mi distrugerà l'intero patrimonio. Intorno a mia madre
si accalcano i Proci, e lei non li vuole: e sono i figli degli
uomini qui più nobili..... Io vi supplico in nome di Zeus
Olimpio: smettetela, amici, e lasciatemi solo nel mio dolore,
nella mia pena, a struggermi.>.....
....Così parlava indignato e gettò a terra lo scettro,
scoppiando in lacrime. La compassione afferrò il popolo
intero.....
.....E Zeus che romba per i vasti spazi del cielo con il tuono,
gli mandò due aquile dall'alto, dalla cima di un monte. Ma
quando giunsero in mezzo all'adunanza dove si levavano molte
voci, giravano, scossero le folte ali, e guardavano sulle teste
di tutti: il loro occhio annunziava la morte.