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United
Nations Educa-
tional,
Scientific and Cultural
"Classe
aperta"
Classe
aperta è un’iniziativa con la quale ci pro- poniamo di condividere
con quanti sono impe- gnati nella scuola (o intendono intraprendere la
professione di insegnante) percorsi di studio che consideriamo necessari
per cogliere le caratteri- stiche dei fenomeni educativi in corso e per
indi- viduare soluzioni capaci di far fronte alle nuove esigenze. La via
che intendiamo seguire è quella che ci suggerisce la nostra esperienza
di ricerca, in campo internazionale e nazionale: · i problemi educativi
debbono essere considerati nella loro complessità o, come oggi si
usa dire, in una visio- ne di sistema; · occorre analizzare tali
problemi, al fine di individuare dimensioni che possano essere approfondite
tramite specifiche ricerche; · è necessario disporre di un
flusso di informazioni che consenta di stabilire quale sia la consistenza
dei fenomeni; · vanno individuate soluzioni che permettano di rispondere
in modo appropriato alle singole esigenze; · i risultati della ricerca
deb- bono entrare a far parte di un più ampio quadro di riferimento,
costituito dal dibattito in corso nella scuola e nell’opinione pubblica
e dai pre- supposti sociali e culturali che giustificano le scelte educative.
Si tratta, come è evidente, di una via non facile, per seguire la
quale le risorse che ciascuno possiede o è in grado di acquisire
a titolo individuale possono non essere sufficienti. Nel nostro lavoro
ci rendiamo conto, ogni gior-
no
di più, che occorre integrare le competenze, senza chiudersi in
specialismi che potrebbero dare una percezione del tutto illusoria di adeguatezza.
Nel nostro lavoro la competenza pedagogica è altrettanto importante
di quella degli esperti nei singoli campi della conoscenza, il contributo
degli psicologi serve quanto quello degli statistici, le dimensioni sociologiche
non sono meno rilevanti di quelle tecnologiche o giuridiche e via seguitando.
Da un lato tutto ciò porta ad un progressivo arricchimento della
cultura dell’educazione, dall’altro contiene il rischio che si creino nicchie
settoriali. Per con- trastare tale rischio, non si può che cercare
di mantenere una visione d’insieme dei problemi. Ma se tale obiettivo può
essere conseguito in una istituzione di ricerca nella quale sono frequenti
e funzionali le interazioni tra competenze e sen- sibilità diverse,
è meno agevole da conseguire quando le interazioni siano più
limitate, o del tutto assenti, com’è nel caso di chi non è
ancora professionalmente inserito nella scuola. Ecco perché abbiamo
pensato che potrebbe essere uti-
le
un’iniziativa di condivisione dello studio. Siamo partiti da una ricognizione
iniziale di questioni sulle quali vi sia, al momento, una più forte
sollecitazione da parte del sistema scola- stico. In relazione a ciascuna
di tali questioni ci siamo posti precise domande, e cerchiamo ora risposte
soddisfacenti. Col tempo, il nostro percorso di studio verrà precisandosi
formando una grande rete, entro la quale ci si potrà muovere per
esplorazioni mirate: le risposte alle questioni che ci interessano potranno
venire da documenti, da contributi di singoli studiosi, da dati di ricerca.
Quel che conta è che ciascuno di tali apporti non resti separato,
ma concorra con gli altri ad accrescere la nostra capacità di interpretare
le esigenze di educazione ( dalla presentazione ). |