Concorso 
"Roma per Roma, Ilaria Alpi"

anche quest'anno una nostra alunna tra i vincitori: Laila Al Sadi

 

Questo il titolo assegnato:

Tra qualche anno voi sarete giovani uomini e donne, e dovrete affrontare la vita in prima persona in un mondo che si trasforma velocemente con enormi problemi ed enormi possibilità. 
Avete mai pensato a come potrà essere il vostro futuro? 
Provate a farlo, descrivendo come ve lo immaginate, come lo vorreste e cosa vi aspettate da voi e dagli altri.

"Il mio futuro" tre parole che scatenano in me molte domande e che mi fanno paura. So perché mi fanno paura, perché il futuro è una cosa che non conosco, che conoscerò solo tra qualche anno, quando la mia vita di bambina sarà finita e comincerò ad essere una donna. 
Essere una donna è difficile, vuol dire tante cose, prendere delle decisioni importanti per la vita ma senza qualcuno che ti aiuti, come scegliere l’università, dove vivere, come costruire la tua vita che io immagino come un muro da innalzare con dei mattoni che sono le conoscenze che io sto accumulando nel corso degli anni. Questo muro però è così imponente che mi fa paura.
Diventare donna vuol dire non essere più sotto la protezione dei genitori e anche questo mi spaventa.
Essere autonoma e risolvere i miei problemi da sola, senza il loro aiuto, mi sembra tanto brutto perché penso di non avere più l’affetto e di dovermi arrangiare da sola. Essere una persona indipendente è difficile ma lo diventa ancora di più quando lo devi fare in un mondo che cambia continuamente e che non smette mai di rinnovarsi perché è molto influenzato dalla tecnologia.
E’ difficile perché devi sempre cambiare anche tu quando cambia il mondo altrimenti rimarresti arretrata rispetto agli sviluppi che la tecnologia opera nei vari campi: medico, tecnologico, informatico ecc..….
Ormai ci sono computer in ogni casa al contrario di un po’ di anni fa quando avere un computer, voleva dire avere molti soldi; adesso ci sono anche telefonini piccolissimi ma con tantissime funzioni tra cui la videocomunicazione. In questo mondo, sempre in continuo sviluppo, ci sono anche tante cose brutte e tanti problemi, grandi e difficili da risolvere, come trovare un lavoro che mi dia abbastanza soldi per mantenermi, oppure, se vorrò crearmi una famiglia, saperle garantire una vita decorosa e senza problemi.

Delle volte penso a quelle tre parole, "il mio futuro", e mi faccio tante domande a cui cerca di rispondere la mia immaginazione.
Questa però, può rispondere alle mie domande solo da quando frequenterò la terza media in poi perché nei prossimi due anni mi trasferirò nel paese dove è nato mio padre.
Sarà difficile perché non conosco neppure la lingua ma, stando là credo che la imparerò. Il problema sarà quando sarà finito il secondo anno: sarà ancora facile tornare in Italia? Vorrò cambiare ancora? Vivrò ancora in Italia?

Io in futuro vorrei essere un architetto o un avvocato, formarmi una famiglia e vivere in una casa, non grandissima, ma nemmeno troppo piccola. Dagli altri non mi aspetto grandi cose perché voglio diventare una donna con le sole mie forze. La mia vita futura è ancora un mistero, mi fa ancora moltissima paura ma, qualunque sia, spero che mi dia tante emozioni, sorprese e cose belle…

Laila Al Sadi
classe quinta 
Scuola Piccinini

Scuola Primaria Vittorio Piccinini
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