Gli Apache

 

Gli Apache sono un insieme di sei tribù indiane d’America appartenenti al gruppo linguistico athabasca, delle nazione apache (il cui nome deriva dal termine zuni apache, “nemico”) facevano parte: i kiowa ,i lipan, i jicarilla e i mescalero insediati tra il new Messico il Texas occidentale; chiricahua e gli apache occidentali insediati in Arizona.

Divisi in vari gruppi tribali e questi in clan non totemici, gli Apache erano essenzialmente cacciatori e raccoglitori nomadi, nella cui economia avevano però larga parte le razzie ai danni dei sedentari Pueblos, Pima e Popolo. Come artigiani, famosa è la loro abilità di cestai.

Le donne si occupavano della raccolta della legna, acqua ed erbe. Capaci di sopravvivere nel deserto, gli Apache furono per secoli fieri guerrieri. Vivevano in capanne di sterpi a forma di cupola dette wickiup, oppure tepee, tende in pelli di bisonte. Presso gli Apache occidentali vigeva un sistema di parentela matrilineare, mentre altri gruppi riconoscevano la discendenza da entrambi i genitori. Alcune tribù Apache praticavano la poligamia; i matrimoni potevano essere sciolti facilmente sia dall’uomo che dalla donna. Una parte importante della vita sociale Apache era rappresentata dal culto di vari dei, tra cui i ga’ns, spiriti protettivi delle montagne che venivano celebrati in alcuni riti legati alla fertilità femminile. Altri elementi sono stati assorbiti dalla cultura dei pueblo, tra i quali le pitture su sabbia eseguite a scopo magico-terapeutico.

Le origini degli indiani apache sono legate al mito della creazione del mondo.

Nel XVI secolo le incursioni spagnole verso nord turbarono i tradizionali legami di scambio degli Apache con i popoli vicini. Nel 1598, quando iniziò la colonizzazione spagnola del New Mexico, molti gruppi di Apache furono costretti ad abbandonare le terre ancestrali; privati dei pascoli, si dedicarono ad attività predatorie nei confronti dei popoli sedentari e dei coloni.