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I nostri insegnanti sono:
Titta, la maestra d'italiano;
Adriana che insegna matematica;
Lucia, la maestra di sostegno;
Anna Lucia la "teacher" d'inglese ed infine
Luigi, l'insegnante di religione cattolica.
Ve li presentiamo uno per uno. |
- La maestra d'italiano si chiama
Titta ma non tutti sanno che il suo
nome è Concetta. Se vede un lavoro incompleto, insiste per farcelo finire
e lo fa fare anche a ricreazione. Ci fa fare libri, recite, poesie e
ricerche, insieme a tante altre attività. Porta sempre le gonne però
quando andiamo in gita si mette anche i pantaloni.
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- La maestra
Adriana insegna matematica ma risolve con
facilità anche i nostri problemi. Quando bisticciamo, se diciamo la
verità, non ci punisce ma se diciamo le bugie se ne accorge dallo sguardo.
Non vuole che lavoriamo di fretta perché i compiti vengono sbagliati e
disordinati. Ci fa fare giochi con i numeri e gare di tabelline, disegni,
lavoretti e tante altre cose interessanti. Indossa sempre i pantaloni e
intorno al collo ha sempre un foulard variopinto.
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- Lucia
è l'insegnante di sostegno che lavora nella nostra classe ed aiuta tutti
quando facciamo i lavoretti, i disegni e quando incontriamo qualche
difficoltà con la matematica. Quello che ci piace di lei è che non
s'inquieta mai.
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- Anna
Lucia è la "teacher" d'inglese in tutta la scuola; lei è molto
simpatica e comprensiva. Certe volte urla e batte sul banco però ha
ragione perché i maschi fanno troppo chiasso. Una volta le è caduto un
banco sul piede e non è venuta a scuola per qualche giorno, la settimana
dopo è tornata con il piede fasciato e con la ciabatta. Noi preferiamo la
"teacher" con i capelli sciolti ma lei li porta quasi sempre legati.
quando ci sono le feste, con lei scriviamo biglietti in inglese e a noi
piace tantissimo farli.
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- Il maestro di religione si chiama
Luigi anche se da tutti viene chiamato
Giggi. Sta con noi dalla seconda elementare ed insegna religione in tutta la
scuola. Anche quando siamo troppo "chiacchieroni", lui riesce a
sopportarci senza perdere mai la pazienza. Se facciamo un lavoro che non
va bene lui ci dice "pasticcione!". Ha un computer portatile sul quale
abbiamo copiato dei testi scritti da noi sulla storia di Mosè ed altri
lavori da mettere sul sito web. Quando ci avviciniamo al computer, se non
ci ha chiamati, ci dice sempre "sparisci!".
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