|  Francesco Borromini nacque
                a Bisone nel 1559 e mori’ a Roma nel 1667 e fu uno dei più
                importanti architetti italiani del ‘600 e si dedicò
                esclusivamente all’architettura. Agli inizi praticò la
                professione di scalpellino, ed il suo primo lavoro di disegno e
                intaglio fu sulla basilica di San Pietro, dove nacque la rivalità
                tra lui e Bernini perché ricevette l’incarico di decorare il
                baldacchino di San Pietro, progettato da quest’ultimo. Con il
                progetto della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane si vide
                l’attenzione che dedicò alle proporzioni geometriche che
                influenzarono tutti i suoi successivi lavori. Nelle sue opere
                Borromini riuscì a creare un effetto fantastico, ed ai suoi
                edifici diede uno stile proprio, ma comunque rispettò anche i
                canoni del passato assorbendo anche l’influsso di Michelangelo 
                e rimanendo nell’ambito dello stile barocco. Tra
                le sue opere ricordiamo: Sant’Ivo alla Sapienza, posata su una
                pianta a stella che si ripete nella cupola; la facciata di
                Sant’Agnese a piazza Navona e il suo ultimo lavoro, il
                collegio della Propaganda Fide che manifestava ancora la sua
                attenzione sulle proporzioni geometriche. Insieme a opere di
                altri grandissimi artisti , trasformò Roma in una città
                barocca.
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