Pittore
e incisore fiammingo, nato ad Anversa nel 1599 e morto a Londra
nel 1641, fu allievo di Rubens. Profondo fu l’influsso
dell’arte italiana, in particolare veneta, durante i suoi
viaggi e soggiorni nella penisola. Alcune opere dell'artista,
espresse in termini di esuberanza barocca, mostrano la lezione
appresa dal Rubens (Madonna del Rosario, Palermo, Oratorio del
Rosario); ma fu nel ritratto che Van Dyck eccelse, tanto da
essere considerato uno dei massimi ritrattisti di ogni tempo e
paese. A Londra, dal 1632 fino alla morte, fu il primo pittore
del re Carlo I, trovando un clima adatto alla sua naturale
vocazione in un ambiente in cui si attribuiva una grandissima
importanza al ritratto per la sua funzione sociale. Grande fu
l'influenza che esercitò sulla pittura inglese, sia nella
ritrattistica sia nel paesaggio, realizzato quest'ultimo in
splendidi acquerelli. |