Nasce
a Venezia il 28 ottobre 1697 dallo scenografo Bernardo e da
Artemisia Barbieri: insieme al fratello Cristoforo compie il
proprio apprendistato presso il padre, cimentandosi con la
tecnica della prospettiva e della composizione. Nel 1719,
recatosi insieme al padre a Roma per lavorare al teatro
Capranica, viene a contatto con il locale ambiente artistico e
comincia a disegnare schizzi di rovine e antichità. Tornato a
Venezia, il Canaletto abbandona la scenografia per dedicarsi al
vedutismo e si iscrive, nel 1720, alla Fraglia dei Pittori. Per
ritrarre la realtà dei luoghi il pittore esegue studi a matita
condotti a volte con l’ausilio della camera ottica. Nei suoi
disegni, rielaborati successivamente nel chiuso del suo studio,
l’artista indica i punti di maggior luminosità, di ombra e i
riflessi dell’acqua. Nell’impianto prospettico e nella
composizione delle prime opere è ancora presente un certo gusto
scenografico di cui l’artista saprà ben presto liberarsi
grazie all’osservazione attenta della natura e alla propria
sensibilità per la resa dei valori atmosferici. Nel 1735 una
serie di dipinti che hanno per soggetto scorci del Canal Grande,
viene incisa da Antonio Visentini in una raccolta, che procura
al pittore una grande notorietà ed una quantità enorme di
ordinazioni da parte di committenti inglesi. Nel 1740 Canaletto
visita Padova e la riviera del Brenta: da questo soggiorno
nascerà una raccolta di trenta acqueforti realizzate per il
collezionista Joseph Smith, che diventerà l’agente esclusivo
del pittore.Nel maggio 1746, Canaletto, che a causa della Guerra
di Successione Austriaca aveva visto diminuire drasticamente le
committenze dei viaggiatori, suoi maggiori acquirenti, accetta
di recarsi a Londra dove era stato più volte invitato. Da qui
rientrerà definitivamente a Venezia nel 1755 e nel 1763 entra
come “prospettico” nell’Accademia Veneziana di Pittura e
Scultura.La sua ultima commissione fu una serie di disegni della
Feste Dogali incisi da Giambattista Brustolon.Dopo una lunga
malattia l’artista muore il 18 aprile 1768 e viene sepolto
nella chiesa di San Lio. |