Movimento pittorico italiano sviluppatosi a cavallo
tra l'Ottocento e il Novecento.La sua tecnica innovativa, che nacque dall'esigenza di
rappresentare il vero e gli effetti della luce, accostava i colori puri sulla scia di
quanto era già stato elaborato dal puntinismo francese.Diffusosi in più parti d'Italia, ma con principale centro
artistico a Milano, il movimento nacque ufficialmente nel 1891, quando le prime opere
divisioniste vennero esposte in occasione della prima Triennale di Brera. A differenza
dell'esperienza francese, particolarmente attenta agli aspetti scientifici della tecnica,
il divisionismo italiano ne mise in evidenza soprattutto il carattere artistico e
simbolico. Altre fonti importanti da cui gli artisti divisionisti trassero insegnamento
furono la scapigliatura e la pittura lombarda dell'Ottocento, mentre alcune suggestioni
provenivano dalle sculture di Medardo Rosso che, allontanandosi dalla materia per
spingersi verso la ricerca della luce, avevano come scopo dichiarato quello di comunicare
allo spettatore le impressioni e le emozioni provate davanti alla natura. Tra gli esempi
più significativi si ricorda il dipinto "Partita a biliardo" (1867, Pinacoteca di
Brera, Milano) di Filippo Carcano, risolto con una tecnica molto vicina alle pennellate a
"piccoli punti". Vanno altresì ricordati tra i pittori
Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Segantini e
Gaetano Previati.
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