Contro l’uniformità della
cultura imposta nel periodo napoleonico, ciascuno stato in questo
periodo vuole valorizzare la propria storia. Nasce in Germania e si
diffonde in Europa il Romanticismo, che
pone al vertice dei valori umani il sentimento e l’amor di patria.La
pittura è la forma d’arte più importante e innovativa di questo
periodo. Dal punto di vista dei contenuti, la pittura romantica si
ispira in genere ai grandi temi storici, con preferenza per i momenti
di lotta patriottica e popolare. Un altro soggetto sono gli episodi di
cronaca e di vita quotidiana. Si afferma, infine, il tema del
paesaggio, espressione dell’amore quasi religioso per la natura che
caratterizza il romanticismo. Sul piano formale, la pittura romantica
appare più libera e comunicativa di quella neoclassica. L’artista
vuole esprimere sentimenti ed emozioni, pertanto la sua pennellata è
fluida; i colori sono vivi e i contorni meno definiti; il contrasto
della luce è spesso drammatico. Il primo a tradurre in pittura
l’ideale romantico è Caspar David Friedrich.
Nella sua pittura sono espressi con equilibrio senso del mistero,
emozioni e amore per il grande spettacolo della natura. In Francia
operano in questo periodo personalità di eccezionale talento, come Eugène
Delacroix e Jean-Louis-Théodore Géricault.
Essi illustrano grandi temi storici nazionali ed episodi tratti dalla
cronaca e dalla vita quotidiana. In Inghilterra, Joseph
Mallord William Turner e
John Constable
si distinguono per l’eccezionale sensibilità nel dipingere
paesaggi. In Svizzera Johann
Heinrich Füssli.La pittura italiana di questo periodo presenta personalità
di minor rilievo. Ricordiamo in particolare Francesco
Hayez, le cui opere migliori sono i ritratti, e Antonio
Fontanesi, che dona ai suoi paesaggi una nota di malinconia.
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