Heinrich Füssli
nasce il 6 febbraio 1741, figlio del funzionario comunale,
pittore dilettante e collezionista Johann Caspar e di Elisabeth
Waser. Il giovane Heinrich cresce in un vivace ambiente
culturale che gli consente di entrare in contatto con alcune
figure di spicco quali il teologo protestante Johann Caspar
Lavater, il pedagogista Johann Heinrich Pestalozzi e il
letterato Johann Jacob Bodmer, che lo inizierà alla lettura di
quegli autori che saranno fonte inesauribile per la sua pittura:
Omero, Dante, Shakespeare e Milton. Per volontà del padre,
compie studi ecclesiastici e nel 1761 viene ordinato ministro
zwingliano. Nel 1763 effettua alcuni viaggi attraverso
l’Europa, che lo portano prima a Berlino e poi a Londra, dove
viene accolto nei circoli letterari della capitale. Qui incontra
Joshua Reynolds che lo incoraggia a dedicarsi alla pittura;
nello stesso periodo attende alla traduzione delle opere di
Winckelmann, che però non riscuotono successo (1765). Durante
il suo soggiorno a Parigi come precettore del giovane Lord
Chewton, incontra David Hume e Jean-Jacques Rousseau, del quale
diviene un accanito sostenitore, tanto da scrivere un saggio
sulle sue teorie, che esce anonimo nel 1767. Nel 1770 parte per
l’Italia; sosta brevemente a Genova e Firenze prima di
giungere a Roma, dove approfondisce lo studio dell’antichità
classica e rimane conquistato dall’arte di Michelangelo, come
testimoniano i molti disegni di questi anni. Tornato a Zurigo
nel 1778, dipinge il Giuramento dei tre confederati sul Rüttli.
Alcune cocenti delusioni sentimentali lo inducono a partire per
Londra dove, l’anno seguente, conosce William Blake del quale
diventa amico. Il primo successo artistico giunge nel 1781,
quando dipinge L’incubo, soggetto che sarà più volte
replicato. Füssli alterna in questi anni l’attività
artistica a quella letteraria: illustra l’edizione francese
dei Physiognomische Fragmente di Lavater (1781), esegue
alcune tele con soggetti shakespeariani per una serie di
incisioni (1786) e traduce, nel 1788, un’opera dell’amico
Lavater. Nello stesso anno sposa Sophia Rawlins di Bath-Easton.
Fra il 1790 e il 1799 lavora alacremente a una serie di dipinti
per la Milton Gallery, che saranno esposti da Christie’s in
una mostra. Eletto membro della Royal Accademy (1790), nel 1799
ricopre l’incarico di professore e nel 1805 quello di “keeper”,
ovvero sovrintendente della scuola. Nel 1816 Canova lo nomina
membro dell’Accademia di San Luca a Roma. La sua attività
letteraria prosegue con la stesura delle sue lezione tenute alla
Royal Accademy fra il 1801 e il 1823, e degli Aforismi,
che vengono terminati nel 1818. Il pittore muore il 16 aprile
1825 a Putney Hill, la casa di campagna della contessa di
Guilford.
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