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DonatoBramante    
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un ufficiale della guardia imperiale a cavallo all'attacco Pittore, disegnatore e litografo francese nato a Rouen nel 1791e morto a Parigi nel 1824. Dal 1808 al 1810 fu allievo di C.Vernet, poi entrò nell’atelier di P.N.Guérin. Espose al Salon del 1812 l’Ufficiale dei cacciatori a cavallo durante la carica (Parigi, Louvre), che ottenne un notevole successo di pubblico. Nel 1814 partecipò al Salon con il Corazziere ferito (Rouen, Musée des Beaux-Arts). Nel settembre del 1816 partì per l’Italia, dove si trattenne fino all’autunno dell’anno successivo. Visitò Firenze e Roma, studiò Raffaello, Giulio Romano, Caravaggio e soprattutto Michelangelo. In questo periodo dipinse vari paesaggi e compì numerosi studi per la Corsa dei barberi, gran tela che non fu mai realizzata. Tornato a Parigi, conobbe Delacroix che tanto lo ammirò da considerarsi suo “rispettoso allievo”. Nel 1818 cominciò a dipingere la Zattera della Medusa (Parigi, Louvre), opera gigantesca ricca di suggestione romantica e di un realismo staordinario per l’osservazione penetrante dei particolari. Esposta al Salon del 1819 suscitò numerose polemiche e Gèricault, deluso e scoraggiato, l’anno seguente si recò in Inghilterra. A Londra dipinse il Derby di Epsom (Parigi, Louvre) e una serie di dodici litografie che rivelano un’accentuazione del suo gusto realistico. Tornato a Parigi, eseguì interessanti schizzi per grandi quadri mai realizzati (morì, infatti, a soli 33 anni a seguito delle lesioni procurategli da una caduta da cavallo) in cui si esprimevano i suoi ideali di libertà e democrazia: la tratta dei negri, La liberazione delle vittime dell’Inquisizione, La guerra d’indipendenza greca. L’amicizia con lo psichiatra Georget e l’interesse per la psichiatria sociale lo indusse a dipingere dieci quadri di alienati della Salpetrière, che, oltre a essere fra le sue opere più alte, costituiscono forse i più importanti ritratti del sec. XIX.

a cura di Bruno

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