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DonatoBramante    
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FRANCESCO HAYEZ


il bacioHayez Francesco, pittore italiano nato a Venezia nel 1791, da padre francese, č avviato alla pittura da uno zio antiquario, Francesco Binasco, che voleva fare di lui un restauratore di dipinti, studiņ sotto il Maggiotto, il Querena, il Matteini e vinse nel 1809 il pensionato a Roma; durante il viaggio sosta a Firenze dove visita lo studio di Pietro Benvenuti. Frequenta lo studio romano del Canova che diviene suo tutore e maestro. Nel 1812 vince il primo premio al concorso indetto dall' Accademia di Milano, con il Laocoonte (Milano, Accademia di Brera ). Nel 1814 č a Firenze. Tornato a Roma vince il concorso dell'Accademia di San Luca con L'atleta trionfante (Roma, accademia di San Luca ) e  lavora agli affreschi del Corridoio Chiaramonti nei Musei Vaticani. Nel 1817 si sposa e torna a Venezia. Comincia a stringere rapporti con l'ambiente milanese grazie all'amicizia del pittore Pelagio Palagi. Divenuto nel 1820 portabandiera dei romantici milanesi con il dipinto Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri a Pontremoli, esposto alla mostra di Brera (Milano, Raccolta Barbiano di Belgioioso), nel 1822 si stabili' a Milano, sostituendo sino al 1825 il Sabatelli nei corsi di Brera e succedendogli nella cattedra di pittura nel 1850. Nei quadri storico-romantici si mantenne ligio ai precetti accademici e alla composizione neoclassica immersa nella malinconica luce del chiuso dello studio: Ultimo bacio di Giulietta e Romeo (Tremezzo, Villa Carlotta), I  profughi di Parga (Brescia Pinacoteca), Ultimi momenti di Marin Faliero, Donna alla finestra dell'harem  e il celebre Bacio (Milano Brera). Comincia anche l'intensa attivita' ritrattistica. Per l'Imperatore d'Austria Ferdinando I dipinge intorno al 1840 L'ultimo abboccamento di Jacopo Foscari con la propria famiglia prima di partire per l'esilio (Milano collezione privata). Nel 1844 si reca a Napoli e in Sicilia per dipingere i Vespri siciliani (Roma, Galleria d'arte Moderna). Hayez e' ormai un pittore affermato: riceve numerosi riconoscimenti  ufficiali, partecipa costantemente alle esposizioni di Brera, espone anche a Monaco, Vienna, Parigi. Nel  1869 scrive le sue memorie; muore a Milano nel 1882.

a cura di Elena

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