Che cos’è
Il CFI è stato costituito nel 1998 per volontà del Ministro
allo scopo di migliorare la qualità della formazione continua dei docenti e
sostenere lo sviluppo professionale.
Responsabile del coordinamento è il direttore generale Mario
Giacomo Dutto che si avvale della collaborazione di gruppi tecnici composti da
insegnanti, dirigenti scolastici ed amministrativi, ispettori, responsabili e
tecnici degli istituti regionali di ricerca e del ministero.
Perché
L’aggiornamento è entrato nella vita professionale dei
docenti a partire dagli anni ’70 e i dati ci dicono che il 95% degli
insegnanti ha frequentato negli ultimi due anni almeno un corso di aggiornamento
della durata media di 20 ore ciascuno. Non sempre, però, gli esiti hanno avuto
una ricaduta visibile sulla qualità dell’esperienza formativa degli studenti.
Il CFI intende superare la logica dell’aggiornamento come
azione prevalentemente amministrativa e burocratica per aiutare i docenti a
vivere e a costruirsi la propria formazione come protagonisti consapevoli
Oggi la partecipazione alle attività di formazione è un
diritto per gli insegnanti ed è funzionale allo sviluppo e alla piena
realizzazione della professionalità.
Ma le domande di formazione sono estremamente diversificate e
le risorse non sono illimitate; per questa ragione bisogna stabilire priorità.
L’amministrazione scolastica ha l’obbligo di costruire
progressivamente un sistema di opportunità formative, articolato e di qualità,
collegato direttamente ai processi di innovazione in atto.
Cosa fa
Come struttura di servizi fornisce consulenza ed assistenza
sulla formazione permanente dei docenti ai soggetti diversamente interessati.
Come unità di pilotaggio esamina e suggerisce le linee di
miglioramento, analizza i risultati dei monitoraggi, mantiene i rapporti con i
diversi attori della formazione degli insegnanti.
Come unità tecnica promuove l’innovazione metodologica e
il rinnovamento della cultura della formazione continua degli insegnanti,
suggerisce le priorità di indirizzo delle risorse, orienta i molteplici bisogni
e le differenti domande di formazione e aggiornamento.
Che cos’è oggi la formazione
È la condizione perché l’insegnamento sia una professione
di alto profilo
È la leva strategica per l’innovazione e per la qualità
È lo strumento per realizzare le riforme
È il mezzo per dare valore all’esperienza formativa degli
studenti
Dall’aggiornamento
allo sviluppo professionale
Molti sono gli aspetti da potenziare per garantire ai docenti
un futuro professionale migliore.
- Aiutare le scuole a diventare laboratori permanenti di ricerca.
- Sostenere i docenti a costruire progetti personali di formazione.
- Assicurare standard di qualità e certificazioni delle competenze
- Facilitare l’accesso a percorsi formativi differenziati.
- Garantire a tutti tempi dedicati per la formazione
- Mettere a disposizione le informazioni e facilitare la comunicazione
- Riconoscere e sostenere nuovi ruoli e funzioni.
- Valorizzare l’insegnamento e tutte le attività ad esso collegate
- Incrementare la ricerca-azione e la riflessione costante sull’insegnamento
- Aumentare l’apporto dei sistemi informatici, tecnologici e telematici
Una garanzia ineludibile:
standard di qualità
Come garanzia più delle norme contano gli standard, intesi
come criteri condivisi da rispettare nel progettare, realizzare e valutare il
sistema di interventi.
Un buon progetto di formazione dovrebbe attenersi a standard
organizzativi e di costo.
Standard organizzativi
- Distinguiamo i ruoli: indirizzo, coordinamento, controllo, gestione diretta
- Ragioniamo sulle metodologie di gestione degli interventi
- Prendiamo in considerazione le modalità di organizzazione dei progetti
- Individuiamo le competenze degli esperti
- Certifichiamo le competenze raggiunte
- Valutiamo l’impatto
- Socializziamo gli esiti
- Disseminiamo i risultati
Standard di costo
- Ragioniamo prima sulla disponibilità delle risorse finanziarie
- Utilizziamo criteri di economicità e confrontiamo i costi
- Creiamo delle sinergie tra le azioni formative
- Attiviamo dei controlli di gestione
Le priorità
di oggi
Il nuovo impianto dell’aggiornamento è un atto di
riconversione progressiva dell’intero sistema che parte dalla messa in opera
delle nuove regole per la riorganizzazione dell’offerta delle opportunità di
sviluppo per gli insegnanti.
Tre sono le grandi aree di intervento:
- I saperi e i curricoli disciplinari
Sono state avviate iniziative sulle lingue, sulla storia,
sull’educazione degli adulti, sul cinema, musica ed arte…
- Le questioni legate alle modifiche di
ordinamento
Si stanno realizzando azioni di formazione per le
funzioni-obiettivo, per docenti e dirigenti degli istituti comprensivi, nel
settore dell’handicap, si stanno definendo iniziative di riqualificazione e
riconversione, sull’esame di stato, sull’orientamento scolastico ed
elevamento dell’obbligo.
- I grandi temi trasversali che coinvolgono un certo numero di soggetti, ma
non permanentemente.
La qualità del lavoro del docente riguarda anche le nuove
sfide di una professione che affronta prove crescenti ed impegnative, come ad
esempio la ricerca sul curricolo, gli interventi sulle aree a rischio, sui
contesti a forte processo immigratorio, o anche o su nuovi percorsi per l’anno
di formazione.
Nuovi orientamenti
per il futuro
I nuovi orientamenti per una formazione di qualità emergono
dalla constatazione che decenni di aggiornamento non hanno portato ad esiti
soddisfacenti, ma fanno anche riferimento alla ricerca qualitativa sulle
biografie professionali dei docenti.
Si vuole, pertanto, puntare su alcune idee forti, per tentare
di oltrepassare i limiti che ancora permangono.
Professionalità come:
- discrezionalità professionale e padronanza della propria biografia.
- propensione ad essere impegnati in cicli di apprendimento
- riflessione sulla pratica
- autonomia di ricerca delle scuole
- benessere degli insegnanti
- qualità dell’esperienza formativa degli studenti
- collegialità professionale
- sobrietà
- bene di investimento
- nuova cultura dell’insegnamento.
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