STRUTTURA
Il
corso è caratterizzato a:
-
un biennio che prevede 26 ore settimanali
- sia nella prima che nella seconda classe – suddivise fra
area comune (18) e area di indirizzo (8);
-
un triennio che prevede 26 ore nella terza classe, 26 nella quarta classe
e 26 nella quinta classe.
Flessibilità
e modularità
La
struttura ha un’articolazione modulare e flessibile che riguarda:
a)
l’orario delle lezioni;
b)
il calendario scolastico;
c)
l’aggregazione degli studenti in gruppi scolastici per livelli; tale
formula prevede la progressione scolastica degli studenti in base ai livelli di
padronanza dei saperi riferiti alle diverse materie. Ciò implica il superamento
della comune nozione di classe e l’adozione di percorsi scolastici basati sui
livelli di conoscenza delle singole discipline.
Potranno
altresì essere sperimentate forme di insegnamento a distanza per le quali le
singole scuole svolgeranno attività di ricerca e progettazione con l’intento
di procedere all’inserimento graduale di tale strategia di apprendimento nella
propria offerta formativa.
Crediti
formativi
I
crediti costituiscono il riconoscimento di competenze già possedute
dagli studenti e acquisite in seguito a:
a)
studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o
legalmente riconosciuti (crediti formali);
b)
esperienze maturate in ambito lavorativo o in studi personali coerenti
con l’indirizzo di studi (crediti non formali).
Il
loro riconoscimento è automatico nella prima ipotesi, mentre nella seconda
occorre una valutazione caso per caso sulla base di specifici accertamenti.
I
crediti, nei casi in cui comportino la promozione anticipata in una o più
discipline, determinano anche l’esonero dalla frequenza delle materie per le
quali sono stati riconosciuti. Essi, pertanto, consentono accessi differenziati
al percorso scolastico e possono essere accompagnati da un sistema complementare
di debiti. Il Consiglio di classe è l’organo collegiale che, sulla base di
criteri e modalità stabiliti dal Comitato tecnico-scientifico, delibera il
riconoscimento dei crediti, l’attribuzione dei debiti e il conseguente
percorso individuale. I Comitato tecnico-scientifico dovrà altresì ratificare
quanto deliberato dai singoli Consigli di classe. Il Consiglio di classe, in
sede di scrutinio finale, qualora decida la non promozione dello studente, può
attribuirgli contestualmente crediti spendibili nell’anno scolastico
successivo per le materie nelle quali è stata conseguita la sufficienza.
Tutoring
Nel
sistema formativo in questione, fondato sulla flessibilità, sulla
individualizzazione dei percorsi, sul riconoscimento di crediti o
sull’attribuzione di debiti per il sostegno all’apprendimento, è prevista,
la funzione di tutoring svolta da uno dei docenti del consiglio di
classe. Tale funzione è espressamente e formalmente assegnata attraverso una
nomina che preveda modalità, tempi e controlli per il suo espletamento; è
svolta all’interno delle ore di insegnamento con eventuali modifiche
dell’orario di cattedra o con l’attribuzione di ore eccedenti.
In
particolare, il tutor provvede:
a)
all’inserimento degli studenti nel sistema scolastico;
b)
all’attivazione di strategie idonee a colmare eventuali carenze
culturali;
c)
all’assistenza per sopravvenute difficoltà in ordine alla scelta dei
percorsi formativi.
COORDINAMENTO
DIDATTICO
Sede
del coordinamento didattico è il Consiglio di classe che, tenendo conto delle
linee strategiche espresse dall’Istituto attraverso la Carta dei Servizi e il
Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), definisce:
gli
obiettivi trasversali, le strategie per realizzarli e le modalità di verifica;
i
raccordi e le integrazioni fra materie;
le
metodologie didattiche più idonee rispetto alla caratteristiche e ai bisogni
dell’utenza;
l’organizzazione
delle attività;
le
modalità di attuazione dell’area di progetto;
i
criteri di valutazione;
l’organizzazione
del recupero.
Il
Consiglio di classe si riunisce almeno bimestralmente con la presenza dei
rappresentanti degli studenti per verificare l’andamento dell’attività
didattica complessiva.
Figura
specifica di riferimento è il docente coordinatore di classe cui, in
particolare, sono affidati i seguenti compiti:
a)
organizzare e presiedere una riunione mensile con gli studenti;
b)
curare il coordinamento del Consiglio di classe (odg., organizzazione e
predisposizione di materiali, attivazione di iniziative, etc…);
c)
raccogliere sistematicamente informazioni (andamento scolastico, problemi
di relazione e/o socializzazione, assenze e ritardi) e curarne la diffusione.
IL
CONTRATTO FORMATIVO
A
integrazione di quanto previsto dalla Carta dei Servizi, il contratto
formativo, nel presente progetto, intende:
a)
coinvolgere gli studenti nella definizione di percorsi formativi così da
suscitare fiducia nell’istituzione scolastica
anche da parte di chi abbia avuto con essa rapporti negativi;
b)
rinforzare negli studenti l’autostima e la consapevolezza delle proprie
capacità e potenzialità, riconoscendo ad essi spazi definiti di contrattualità
formativa.
Potranno
costituire efficaci strumenti:
a)
i colloqui prima dell’iscrizione, in occasione dei quali verrà
presentato il progetto formativo e si acquisirà l’adesione degli interessati;
b)
i test di ingresso;
c)
la definizione di eventuali crediti e debiti formativi nelle varie
discipline;
d)
la proposta formativa e gli eventuali percorsi individualizzati.
VERIFICA
E VALUTAZIONE
Criterio
fondamentale è che verifica e valutazione perdano, nei confronti dell’utenza
adulta, il loro valore sanzionatorio, ancora molto diffuso nel nostro sistema
scolastico, per assumere la più appropriata connotazione di controllo di
processi, al fine di diagnosticare e correggere errori rilevati nel percorso di
apprendimento ed indurre corretti comportamenti autovalutativi negli studenti.
Osservazione
e misurazione da parte dei docenti, debbono tendere ad identificare le cause del
mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati ed avere come finalità
principale la predisposizione di idonei interventi relativamente a metodi,
tecniche e strumenti. Sarà sottolineata la valenza formativa della valutazione
e si creeranno le condizioni perché essa sia meglio vissuta e compresa.
La
definizione e la comunicazione alla classe ei criteri e degli strumenti di
valutazione garantirà trasparenza e obiettività, contribuendo ad instaurare un
buon clima nella classe, a rendere espliciti i rapporti tra docenti e studenti,
a rafforzare la motivazione ad apprendere.
La
verifica è il momento fondamentale della progettazione didattica: si articola
in attività svolte in ambiti diversi e di varia complessità, ma sempre deve
ricomporsi a livello di Consiglio di classe.
Il
Consiglio di classe, deve, inoltre:
ÿ
accertare i livelli di partenza degli allievi;
ÿ
scegliere periodicamente alcuni obiettivi comuni da sottoporre a controllo;
ÿ
identificare ed esplicitare per ogni materia opportune situazioni di
apprendimento nelle quali gli
aspetti disciplinari
risultino legati a
comportamenti osservabili, espressione
degli obiettivi
collegialmente definiti;
ÿ
concordare la progettazione di eventuali interventi di recupero.
Un
simile operare ha lo scopo di rendere realmente collegiale la valutazione di
fine periodo e consente di integrare l’accertamento dei risultati raggiunti
nelle singole discipline con l’osservazione dei seguenti indicatori:
ÿ
impegno e partecipazione;
ÿ
progressione rispetto ai livelli di partenza;
ÿ
raggiungimento del livello minimo di conoscenze, capacità e competenze,
indispensabile per la frequenza
alla classe successiva.
Per
quanto riguarda la quinta classe i progetti realizzati costituiranno un
ulteriore elemento da tenere presente nella valutazione da parte della
Commissione degli Esami di Stato.
Va
ribadito che il singolo docente attua la verifica allo scopo di:
a)
assumere informazioni sul
processo di insegnamento-apprendimento in corso, per orientarlo e modificarlo
secondo le esigenze;
b)
controllare durante lo svolgimento dell’attività didattica
l’adeguatezza dei metodi, delle tecniche e degli strumenti ai fini
prestabiliti;
c)
accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati;
d)
pervenire alla classificazione degli alunni.
Considerato
che l’approccio metodologico suggerito si basa essenzialmente sulla
programmazione attraverso moduli e unità didattiche e che assume particolare
rilevanza il momento diagnostico per modificare in itinere il processo di
insegnamento-apprendimento, si ritiene che sia di grande utilità il sistematico
ricorso alla valutazione formativa. Tale attività che, come è noto,
non deve essere utilizzata per la classificazione del profitto degli
alunni ma per individualizzare l’insegnamento e organizzare il recupero, sarà
realizzata al termine di ogni unità didattica.
La
valutazione sommativa, effettuata per classificare gli alunni al termine di ogni
modulo, dovrà utilizzare strumenti funzionali al tipo di obiettivi che si
intende misurare (prove scritte strutturate e non strutturate e prove orali)
avendo cura di alternarli e di variarli. Inoltre, si ritiene utile richiamare
l’attenzione sul fatto che la
valutazione delle prove scritte e orali non strutturate (alle quali non si dovrà
rinunciare perché consentono di misurare obiettivi di livello elevato) dovrà
avvenire sulla base di apposite griglie per contenere la soggettività della
valutazione stessa.
La
valutazione di fine periodo terrà conto dei risultati delle prove sommative e
di altri elementi, concordati in seno al Consiglio di classe, che saranno
oggetto di apposite registrazioni. Per ogni allievo dovrà altresì essere
considerato il lavoro svolto nella realizzazione di progetti, sviluppati in
gruppo e con modalità multidisciplinare.
INDICAZIONI
METODOLOGICHE
Il progetto si fonda
sull’assunto che la professionalità turistica rappresenti la convergenza di
una serie di apporti di diversa origine, il cui punto unificante è costituito
da una “mentalità” e da un “atteggiamento culturale”,
piuttosto che dall’accumulo di nozioni tecniche.
Pertanto, nell’insegnamento delle singole discipline saranno
sottolineati gli aspetti contenutistici e metodologici più idonei a rafforzare
il processo globale, in modo che ciascuna di esse costituisca un elemento
dell’armonico disegno complessivo. La programmazione del singolo docente si
integra in sinergia operativa con quella del consiglio di classe.
La struttura di
programmazione suggerita è quella per
MODULI, da costruire con attenzione rivolta alle finalità generali del
curricolo ed alle interazioni prevedibili ed opportune fra le diverse
discipline.
Ogni modulo prevede al suo interno i momenti di verifica e, con le
opportune graduazioni, anche quelli di autoverifica da parte dello studente,
nonché le fasi di recupero in itinere di quegli aspetti che si siano
rivelati meno assimilati.
Gli interventi didattici tenderanno innanzi tutto a creare nella classe
un clima di fiducia riguardo alla possibilità di riuscita e di successo; ciò
anche attraverso modalità relazionali e comportamenti professionali rispettosi
del vissuto degli studenti adulti oltre che dei loro ritmi e stili di
apprendimento.
Con il ricorso a modalità di lavoro appropriate e differenziate,
l’azione didattica dovrà inoltre tendere a:
-
utilizzare lezioni frontali di breve durata, nei casi in cui esse
risultino strettamente funzionali;
-
privilegiare le attività di laboratorio come momento in cui si impara
facendo;
-
favorire il lavoro di gruppo che dovrà essere strutturato e guidato;
-
favorire il problem solving come
strategia più funzionale ai processi di apprendimento efficaci per studenti
adulti;
-
valorizzare le esperienze umane, culturali e professionali degli studenti
in tutte le situazioni didattiche in cui ciò sia possibile;
-
motivare alla partecipazione e allo studio evidenziando soprattutto il
valore formativo e l’apporto professionale di ciascuna proposta didattica;
-
coinvolgere lo studente anche attraverso la chiara indicazione di
traguardi raggiungibili e di compiti realizzabili, rispetto ai quali
l’insegnante tenderà a porsi soprattutto come “facilitatore” di
apprendimento;
-
assumere la cooperazione come stile relazionale e come modalità di
lavoro;
-
creare condizioni per l’apprendimento autonomo.
L’area
di progetto assume particolare rilevanza:
attraverso essa, infatti, si potranno ulteriormente valorizzare
conoscenze, capacità e competenze che gli studenti adulti hanno mutuato dalle
esperienze mane e professionali pregresse e si tenderà, ove possibile, a
ricomporre, in una visione unitaria e consapevole, il processo in cui essi sono
inseriti.
IL
PROGETTO SIRIO
BIENNIO
SERALE
ORARIO
SETTIMANALE
AREA COMUNE |
1^ CLASSE |
2^ CLASSE |
TIPO PROVE
(A) |
CLASSE CONCORSO |
RELIGIONE/ATT.ALTERN. |
1 |
1 |
|
|
ITALIANO |
4 |
4 |
S.O |
50 A |
SCIENZE STORICO SOC. |
3 |
3 (1) |
O. |
50 A |
LINGUA INGLESE |
3 |
3 |
S.O. |
46 A |
MAT. ED INFORMATICA |
4 |
4 |
S.O. |
49 A |
SCIENZE INTEGRATE |
3 |
3 |
O. |
60 A/39 A |
TOTALE |
18 |
18 |
|
|
AREA DI INDIRIZZO SETTORE
TURISTICO |
|
|
|
|
ALTRA LINGUA STRAN.* |
4 |
4 (1) |
S.O. |
46 A |
EC. AZIENDALE TEC. TUR. |
2 |
2 |
O. |
17 A |
TRATTAMENTO TESTI |
2 |
2 |
P. |
75 A |
TOTALE |
8 |
8 |
|
|
TOTALE ORE SETTIMAN. |
26 |
26 |
|
|
S =
SCRITTA O =
ORALE P =
PRATICA
Sperimentazione
autorizzata con D. M. 5 luglio 1999
*
di cui un’ora di competenza con l’Esperto di madrelingua in seconda classe
(classi di concorso C031 Francese – C032 Inglese -
C033 Spagnolo – C034 Tedesco)
OSSERVAZIONI
SUI QUADRI
ORARIO
Si
segnala che l’insegnamento di “educazione fisica” non è stato
inserito, in quanto ogni istituto, in base alla prassi già instaurata al
proprio interno per i corsi serali e alle richieste degli studenti, ne deciderà
l’eventuale collocazione nell’orario settimanale.
IL
PROGETTO SIRIO
TRIENNIO
SERALE
ORARIO
SETTIMANALE
AREA COMUNE |
3^ CLASSE |
4^ CLASSE |
5^ CLASSE |
TIPO PROVE |
CLASSE CONCORSO |
|
RELIGIONE/ATT.ALTERN. |
1 |
1 |
1 |
|
|
|
ITALIANO |
3 |
3 |
3 |
S.O. |
50 A |
|
STORIA |
2 |
2 |
2 |
O. |
50 A |
|
ARTE TERRITORIO |
2 |
2 |
2 |
O. |
61 A |
|
LINGUA INGLESE* |
2 (1) |
2 (1) |
2 (1) |
S.O |
46 A |
|
II^ LINGUA INGLESE* |
2 (1) |
2 (1) |
2 (1) |
S.O |
46 A |
|
III^ LINGUA INGLESE* |
3 (1) |
3 (1) |
3 (1) |
S.O |
46 A |
|
MAT. ED INFORMATICA |
3 |
2 |
2 |
S.O |
49 A |
|
DISC. AZIENDALI E TURIS. |
3 |
4 |
4 |
S.O |
17 A |
|
DIRITTO/ECON.POLITICA
LEGISLAZIONE TURISTICA |
3 |
3 |
3 |
O. |
19 A |
|
GEOGRAFIA TURISTICA |
2 |
2 |
2 |
O. |
39 A |
|
AREA PROGETTO |
** |
** |
** |
|
|
|
TOTALE ORE SETTIMAN. |
26 |
26 |
26 |
|
|
|
S =
SCRITTA O =
ORALE
P = PRATICA
Sperimentazione
autorizzata con D. M. 5 luglio 1999
*
di cui un’ora di compresenza con l’Esperto di madrelingua in terza, quarta,
quinta classe (classi di concorso C031 Francese – C032 Inglese -
C033 Spagnolo – C034 Tedesco).
**
All’area di progetto interdisciplinare, che rappresenta un indispensabile
momento di sintesi da realizzarsi con attività progettuale, deve essere
destinato un numero di ore non superiore al 10% del monte ore annuo delle
discipline coinvolte in questa attività.
-
Tra parentesi sono indicate le ore di compresenza.
-
Il presente piano di lavoro si raccorda con quello del Progetto Assistito
ITER.
-
Corrispondenza (art. 279 del D. L. vo 16/4/1994 n. 297): Diploma Tecnico
Turistico.
OSSERVAZIONI
SUI QUADRI
ORARIO
Si
segnala che l’insegnamento di “educazione fisica” non è stato
inserito, in quanto ogni istituto, in base alla prassi già instaurata al
proprio interno per i corsi serali e alle richieste degli studenti, ne deciderà
l’eventuale collocazione nell’orario settimanale.
|