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Anche quest'anno la Ferrari ha perso il mondiale piloti all'ultima gara, anche quest'anno dieci milioni di italiani si sono alzati alle 5 del mattino per vedere la gara di Suzuka poi vinta, anzi stravinta da Hakkinen. Ma se nel'97 e nel'98 era stato Schumacher a perdere contro Villeneuve e Hakkinen, quest'anno è toccato a Eddie Irvine, pilota irlandese di Bangor, certo non un fenomeno, ma solo un onesto scudiero. Il pilota di Bangor in quattro anni di Ferrari ha aiutato Schumi, gli ha dato strada quando poteva e quest'anno con l'infortunio del caposquadra, si è ritrovato in mano il ruolo di primo pilota. Nello stesso tempo, qualcuno lassù aveva deciso di aiutarlo e cosi' Hakkinen usciva e rompeva ogni volta e quando la macchina andava bene ci pensava Coulthard; Salo debuttava in Ferrari e invece che vincere la sua prima gara di Formula 1 cedeva diligentemente il passo ad Eddie. Cosi' si arrivava alle ultime quattro gare con un Irvine addirittura favorito su un Hakkinen in gravi difficoltà psicologiche. |
Ma qualcosa doveva accadere, perchè secondo un piano commerciale ben definito, solo Schumacher, il grande (?) Schumacher deve riportare alla Ferrari un titolo che manca dal 1975. Ed allora ci ha pensato il buon Jean Todt, direttore sportivo della Ferrari che con una strategia di gara esemplare richiama Irvine al box durante la gara del Nurburgring e i meccanici si presentano con solo tre (!)gomme. A Sepang le Ferrari arrivano prima e seconda ma nelle verifiche vengono squalificate per le ali irregolari di 8mm(!) e Todt dichiara: "abbiamo sbagliato". Frase che alimenta i giusti dubbi delle McLaren dopo l' assoluzione in appello del team del cavallino. Arrivati a Suzuka con Schumi in pole e Irvine solo quinto, Hakkinen scatta al verde superando il tedesco che parte in maniera disastrosa pattinando con le ruote e rischiando anche di essere passato da altre vetture. Vince il finlandese della McLaren e la sera si festeggia ai box della squadra anglo-tedesca. Ma tra i meccanici ubriachi, chi troviamo: Michael Schumacher ,alticcio anche lui che brinda e scherza beatamente con il " nemico". Ora, personalmente non ho mai amato Schumi ma ho sempre riconosciuto la sua bravura di pilota anche se ogni anno commette errori imperdonabili grazie ai quali perde regolarmente il campionato, ma mi piacerebbe che nessuno lo paragonasse a grandi campioni come Senna e Prost. Michael è veloce ma sbaglia spesso, è un campione ma non un trascinatore , non è secondo me un fuoriclasse ma "solo" un grande pilota. Sono sette anni che corre con una scuderia di lingua italiana (Benetton e Ferrari) e non sa dire neanche "ciao" nella nostra lingua. Ha parlato male di Irvine davanti a tutti e in modo spudorato. Si è fatto male ad una gamba e invece di rientrare a Settembre si è fatto un altro mese di vacanza pagata. |
Con tutta una serie di manifestazioni ha dimostrato ultimamente di essere poco attaccato al rosso Ferrari e molto al verde dei soldi di Montezemolo, un presidente incapace di gestire una situazione che ci ha fatto perdere 3 mondiali consecutivi all'ultima gara. Cacciamo Todt, cacciamo Brawn, cacciamo Montezemolo ma soprattutto Schumacher, e diamo la Ferrari in mano ai vari Fisichella, Trulli e compagnia che avranno mezzo secondo in meno di Schumi nel piede destro, ma che non pretenderebbero cinquanta miliardi all'anno e non andrebbero in giro a parlare male del compagno o ad ubriacarsi coi rivali. Tutto questo però non accadrà e allora il prossimo anno tiferemo come sempre Ferrari anche se molti italiani forse vedranno in Rubens Barrichello la loro nuova bandiera. Forza Rubinho!!! Alessandro Di Bella III D |
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