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Da ormai dieci anni l’Italvolley è indiscutibilmente la regina
della Pallavolo internazionale.
Dal 1989 ad oggi sono ben venti i trofei conquistati dagli azzurri tra cui spiccano: 3 Mondiali consecutivi (90, 94, 98), 4 Europei, 1 Coppa del Mondo (1995), 7 World League (su 11 disputate), ai quali si aggiungono diversi trofei minori ed un titolo di vice campioni olimpici conquistato in quella sfortunata finale persa al tie - break ad Atlanta nel 96 contro l’Olanda e che è probabilmente il più grande rimpianto degli ultimi anni. L’Olanda, appunto, è stata la rivale storica dell’Italia negli ultimi anni, ma ora pare che sia caduto l’asse Italia - Olanda a causa della crisi in cui si sono imbattuti i tulipani. Tutto ciò non significa che manchino gli avversari per la nostra Nazionale che conta tra le rivali più importanti la Jugoslavia, Cuba, il Brasile e la sempre fortissima Russia, discendente diretta dell’invincibile URSS (ben 14 titoli Mondiali per l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche!). Quello che, però, appare evidente è la grande continuità del Volley italiano che, pur cambiando giocatori e tecnici, rimane sempre vincente. |
Effettivamente non si capiscono bene i motivi della forza
di questa squadra, ma, personalmente, penso che le principali motivazioni
siano la mentalità vincente e la cura dei vivai. Il fautore di questa
nuova potenza della pallavolo mondiale è senza dubbio alcuno l’argentino
Julio Velasco, commissario tecnico della nostra nazionale fino al 1996.
A Velasco, dimessosi in seguito alle Olimpiadi, è succeduto Bebeto
che, in due anni, ha vinto un Mondiale ed una World League prima di dimettersi
anche lui per incomprensioni con la Federazione. Si arriva, con il 99,
all’era Anastasi che, dopo aver vinto dieci anni prima l’Europeo come giocatore,
si è ripetuto quest’anno come Commissario Tecnico proprio mentre
Capitan Gardini (anche lui tra gli eroi dell’89) festeggiava le 400 presenze
in azzurro. Eccoci, quindi, giunti a quest’ultima Coppa del Mondo in cui
l’Italia, senza i 3/6 dei titolari è riuscita nella grande impresa
di conquistare una medaglia di bronzo che ci regala anche la tanto agognata
qualificazione a Sidney 2000. La Coppa del Mondo ha evidenziato soprattutto
la nascita di nuove e promettenti squadre nazionali come gli USA (che ci
hanno inflitto un pesantissimo 3-0) e la Spagna (che ha resistito all’offensiva
di Bernardi & Company fino al tie - break). Anastasi ha candidamente
ammesso di aver avuto paura di non farcela e che il merito è soprattutto
da attribuire ai ragazzi ed in particolare ai giovanissimi come Giombini,
Mastrangelo ed altri ben supportati da una vecchia guardia in grande spolvero
rappresentata da Tofoli, Bernardi (eccezionale rientro in Nazionale), Gioni,
Papi ….. E allora speriamo che, condotti da questo mix esplosivo, possiamo
arrivare anche all’ultimo titolo che ci manca, il più importante:
l’Olimpiade.
Niccolò Guasconi IV D
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