SCUOLA MEDIA STATALE "GIULIANO DA SANGALLO"

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NASCITA DELLA FERROVIA
Il primo progetto per la costruzione di una linea ferroviaria che collegasse Roma al mare fu elaborata da Filippo Costa nel 1868. Tale progetto prevedeva anche la creazione di un porto fluviale per il ripristino della navigazione sul Tevere. L’iniziativa fu approvata dal governo pontificio ma, con l’avvento del Regno d’Italia con capitale Roma, del progetto non si parlò più. Tuttavia l’ingegner Costa non abbandonò l’idea ma non riuscì ad ottenere dal governo italiano la convalida della vecchia autorizzazione pontificia. Tramontata l’idea del porto fluviale, venne portata avanti il progetto di Paolo Orlando per la costruzione di una ferrovia, a trazione elettrica e a scartamento normale. Costui, durante una riunione della giunta municipale, ne illustrò il tracciato che doveva fiancheggiare il lato sinistro della via Ostiense e che, raggiunta Ostia Antica, doveva proseguire fino al mare. Le difficoltà da superare furono molte ed anche la stampa cittadina prese posizione iniziando una campagna di sensibilizzazione per lo sviluppo di Ostia. Finalmente, il 15/maggio 1915, nove giorni prima dell’entrata in guerra dell’Italia contro gli Imperi centrali, la giunta comunale approvava il progetto dell’Orlando che riuscì ad ottenere un’adeguata sovvenzione dal Ministero del Tesoro.
Successivamente il 10 dicembre del 1918, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, veniva posta la prima pietra.  A memoria dei posteri venne posta una lapide in cui si celebrava il ritorno, nella Risorta Ostia, di Roma al Mar mediterraneo dopo molti secoli d’oblio.
Iniziata a Porta S.Paolo il 30/12/1915, ai lavori della costruzione della ferrovia parteciparono numerosi prigionieri di guerra, essendo gli operai validi impegnati al fronte o nelle seconde linee. A questa carenza si rimediò con un primo nucleo di 50 prigionieri ai quali si aggiunsero altri contingenti, quasi 5000, che diedero un crescente sviluppo ai lavori. A causa della famosa influenza detta "La Spagnola" diversi militari morirono e furono sepolti nel cimitero di Ostia.
I lavori per la costruzione della ferrovia non risentirono in modo particolare del passaggio al governo dittatoriale e il 5/5/1924 furono terminati e nell 10/8/1924 la ferrovia fu inaugurata. Il viaggio inaugurale partì dalla stazione di Porta S. Paolo ed era composto da cinque vetture e una panoramica sulla quale presero posto il capo del governo, Benito Mussolini e il cardinale Vincenzo Vannutelli in qualità di Vescovo di Ostia.
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Ad Ostia scavi il treno fece una sosta dove Mussolini, acclamato dalla folla, si affacciò dal finestrino e, vedendo Federico Bazzini, ( uno dei primi pionieri ravennati) venirgli incontro, scese dal vagone. Nel suo discorso Bazzini rivolse un commosso pensiero ai pionieri della colonia ravennate al sacrificio dei quali si deve se Roma non solo ha riveduto biancheggiare le messi dell’antico agro abbandonato ma ha avuto di nuovo aperta la via del mare. Terminato il discorso il treno proseguì verso Ostia nuova, dove nel piazzale antistante ebbe luogo la cerimonia ufficiale.
Così la grande opera ferroviaria giungeva a termine giungeva a compimento pronta per essere trasformata a trazione elettrica a doppio binario.
La nostra stazione dall'alto:

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CONCLUSIONI
Il collegamento ferroviario rappresentò per il regime un banco di prove importante per mostrare la propria efficienza: il produttivismo corporativo, l’ideologia del ritorno alla terra.
La giornata dell’inaugurazione è destinata a rimanere nei ricordi più cari dei romani perché segna una tappa nel cammino intrapreso verso le grandi conquiste della moderna civiltà.
Dal giorno dell’inaugurazione la presenza del regime ad Ostia fu sempre costante.
Essa si manifestò sia attraverso la costruzione di opere da esso volute sia attraverso episodi in cui era prevista una consistente mobilitazione di massa intesi a dare una immagine positiva del fascismo.
L’enfasi data anche ad altri avvenimenti era soprattutto volta a sottolineare la forza e la capacità produttiva del regime.

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L’attivazione della ferrovia rappresentò un fatto importante della vita di Ostia nell’incrementare stabilimenti balneari, negozi, ristoranti, alberghi e pensioni. L’importanza del collegamento ferroviario è dimostrato dall’analisi dell’andamento demografico che ebbe un incremento del 654% nel giro di appena sei anni e quasi tutte impegnate nello sviluppo della vocazione turistica della città.

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