SCUOLA MEDIA STATALE "GIULIANO DA SANGALLO"

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La migrazione ..............

Immi4.jpg (2885 byte)Che cosa è l'emigrazione ?

La migrazione è uno spostamento, temporaneo o permanente, di individui o di gruppi da un luogo ad un altro sia all’interno dello stesso paese (ad esempio dalla campagna alla città, come è avvenuto nel passaggio dal sistema agricolo a quello industriale), sia verso un paese straniero. La migrazione si divide in:
 
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  • Immigrazione: cioè l’arrivo.
  • Emigrazione: cioè la partenza.
  • Rientro: cioè il ritorno.

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LA MIGRAZIONE NEL 900

I movimenti migratori del ‘900 sono stati causati da diverse correnti unidirezionali: La prima ha visto i contadini spostarsi dalla campagna alla città, la seconda, è quella che ha spostato e sposta i lavoratori da un paese all’altro. I primi flussi migratori cominciarono nel 1850 dall’Europa all’America del Nord; giunsero 10 milioni di persone dalla Gran Bretagna, dalla Germania e dai Paesi Scandinavi. Verso la metà dell’800 per sfuggire alla malattia della patata, gli islandesi emigrarono in massa negli USA. La seconda ondata ci fu nel 1880 verso l’America del Nord, Argentina, Brasile, Uruguay. Nel complesso tra il 1850 e il 1920, 40 milioni di europei lasciarono il loro paese.

CAUSE ED EFFETTI DELLA MIGRAZIONE

ESPATRIATI:

Anno

Paesi extraeuropei

Paesi europei

Totale

1989

14573

51074

65647

1990

15645

40344

55898

1991

15105

42625

57730

1992

15697

41290

56987

RIMPATRIATI:

Anno

Paesi extraeuropei

Paesi europei

Totale

1989

42030

39171

81201

1990

118900

47824

166754

1991

73628

53253

128905

1992

62347

51569

113916

Le cause che spingono una persona o una famiglia ad emigrare sono di 2 tipi:

  • Naturale: causate da terremoti, da maremoti, dal clima ecc.
  • Sociali: causate dall’economia, religione, politica ecc.
Un’altra causa della migrazione che si è presentata nella seconda metà dell’800 fu la meccanizzazione dell’agricoltura: ciò ha reso il lavoro di molti contadini superfluo. Quindi essi cercarono fortuna in città. Questo, per quanto riguarda le cause naturali. Soprattutto durante la prima e la seconda guerra mondiale le cause dell’emigrazione furono sociali; infatti gli uomini e le famiglie si spostarono per cause politiche ed economiche; soprattutto nella seconda guerra mondiale gli ebrei emigrarono a causa di persecuzioni razziali.

LA MIGRAZIONE IN ITALIA

Perché emigrare in Italia?
Affermare che l’Italia è un paese di immigrazione in un mondo di migranti può sembrare una banalità e, invece, costituisce in gran parte una consapevolezza da acquisire. Siamo un paese di fresca esperienza in fatto di immigrazione quando si tiene presente che questi flussi come fenomeno di massa sono iniziati negli anni ’70 e cominciarono ad essere palesi dai primi anni ’80.
Quello di oggi è un mondo di esodo in gran parte forzato. Raramente è la libera scelta a spingere una persona a trasferirsi in un altro paese. Si fugge da condizioni di vita divenute insostenibili: povertà estrema, economia disastrosa, degrado ambientale e fattori climatici di desertificazione, squilibri demografici, mancanza dei sistemi minimi di sicurezza di sanità e di servizi, esclusione della partecipazione alle decisioni politiche, violazione dei diritti umani, persecuzioni di motivi di genere e di religione, conflitti interni e guerre. Emigrare per milioni di persone significa coltivare una speranza di venire nuovamente a capo della loro vita, quando non addirittura di sopravvivere.Immi7.jpg (8269 byte)
Nessuno può arrogarsi il diritto di pretendere che queste persone restino a casa loro senza disturbare i paesi ricchi che tra l’altro fanno poco per promuovere il benessere e lo sviluppo su scala mondiale. Anzi, talvolta si assiste a preoccupanti situazioni di regresso, come abbiamo visto negli ultimi anni in America Latina, un continente popolato da un gran numero di emigrati, di oriundi italiani; tra l’altro, ci si dirige verso paesi "sviluppati" le cui economie richiedono lavoratori migranti.
Uno sbaglio ricorrente consiste nell’offrire poche vie legali alla crescente pressione migratoria. Le politiche migratorie eccessivamente restrittive sono loro stesse causa dei flussi illegali.

 

EMIGRANTI

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Gli emigranti sono paragonati agli Ebrei per quel loro continuo andare vagando da un paese all’altro, da una regione all’altra senza sosta in cerca di un’occupazione. Sono persone che hanno abbandonato la propria terra per assicurare alla propria famiglia una vita dignitosa.

Nella città straniera noi
Spogli come alberi-
Astuti come folaghe
Odiati come negri
 
Forse tu solo viandante non maledivi
I nostri passi uguali
In cerca di lavoro s’era andati
Con i bianchi fazzoletti al vento
Sotto una luce stregata .
 
IL nostro addio fu un sasso in memorie
Sul passato, se penso ancora a quello
Strano cuore
Venirci dietro come un aquilone
 
Forse tu sola per la strada non maledivi
I passi degli ebrei del Sud: nel fango
Nei sogni calpestati presentivi il nostro
Furore, l’obliqua presenza mercenaria.
 
Quante volte parlammo di questo perduto
Paese, agli occhi scavati di speranze
Ataviche quante sponde toccammo
Col vessillo dell’avversario destino!
 
Noi emigranti
Spogli come alberi
Astuti come folagne
Odiati come negri.
 
 
(Emanuele Gagliano)

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