SCUOLA MEDIA STATALE "GIULIANO DA SANGALLO"

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Immi42.jpg (3275 byte) L’immigrazione a Ostia Immi43.jpg (2823 byte)

La realtà intorno a noi…

Anche nella nostra classe, come d’altra parte in tutte le scuole italiane, c’è un’alta percentuale di ragazzi stranieri, provenienti da paesi come l’Albania, la Russia e Spagna, molti altri ragazzi della classe invece, hanno genitori, nonni zii ecc.. che si sono spostati per motivi di lavoro e per ricongiungersi alla propria famiglia.

Quasi tutti sono soddisfatti, delle loro attuali condizioni perchè ognuno di loro ha trovato quello che cercava, integrandosi serenamente, con la popolazione di Ostia.
I mezzi che sono stati usati per i vari trasferimenti sono per lo più aerei, e navi per chi viveva nelle altre nazioni, e treni per chi viveva in regioni d’Italia.
Le partenze risalgono agli anni seguenti alla seconda guerra mondiale.
Nella seguente tabella, sono riportati i risultati dei nostri sondaggi.

    Immi44.jpg (4180 byte)  Immi45.jpg (3188 byte)   

IMMIGRAZIONE A OSTIA DEGLI ALUNNI DELLA TERZA E

Nome

CHI?

QUANDO?

PERCHE'?

DA DOVE?

MEZZO?

SODDISFAZIONE?

Endrit

madre

1998

ricongiungimento

Albania

nave

si

padre

1996

lavoro

Albania

aereo

si

Vanessa

nonno

1950

politici

Libia

nave

si

Ester

genitori

1985

lavoro

Lombardia

macchina

si

Carla

genitori

1989

lavoro

Piemonte

macchina

si

Francesco

genitori

1987

studi

Sicilia

treno

si

Silvia

padre

1998

lavoro

Francia

aereo

si

Roman

zii

1999

lavoro

America

aereo

si

Omar

padre

1983

matrimonio

Egitto

aereo

si

Cristina

zia

2004

ricongiungimento

Germania

aereo

si

Alessandro

madre

1953

lavoro

Francia

treno

si

Valentina

bisnonni

1900

lavoro

Libia

nave

si

Federico

nonni

1940

lavoro

Calabria

treno

si

Domitilla

nonna

1939

lavoro

Caserta

macchina

si

Ksenia

madre

2001

lavoro

Russia

aereo

si

Rossana

madre

1970

famiglia

Libia

aereo

si

Simone l.

padre

1974

politica

Libia

nave

si

Marco a.

nonni

1950

lavoro

Calabria

macchina

si

Fabrizio

genitori

1992

lavoro

Perù

aereo

si

Giuliano

nonno

lavoro

Campania

macchina

si

Giorgia

madre

1967

lavoro

Calabria

macchina

si

Domiziana

madre

1987

famiglia

Veneto

macchina

si

Cristian

madre

1950

per piacere

Campania

macchina

si

Marco i.

genitori

1984

lavoro

Sicilia

traghetto

si

Simone j.

padre

1989

lavoro

Cile

aereo

si

 La nascita di Ostia

In origine Ostia era una zona stagnosa e paludosa, i primi residenti nei terreni circostanti la rocca, erano pecorari e affittuari che vivevano in enormi costruzioni di canne di palude e paglie. Esse sono grandi capanne e in esse alloggiavano fino a 150 individui, in sovrapposti graticci o cuccette lungo un corridoio centrale in cui accendevano i focolari durante l’inverno.
Questi contadini stagionali venivano dalla Ciociaria ( Frosinone ).
I terreni coltivabili di proprietà Chigi e Aldobrandini e Demadio e venivano presi in gestione dai così detti "mercanti "di campagna e li davano a lavorare ai "bifolchi "del paese d’origine, i ciociari , che li coltivavano , ottenevano anche l’alloggio. Il corso del Tevere veniva concesso a privati con il diritto di pescare dove abbondavano cefali e spigole.
Nel 1921 c’erano 119 persone su 36 famiglie, nel 1927 invece i residenti erano 779 con un incremento del 654,62% in sei anni.
Su 207 persone attive ben 53 esercitavano in alberghi ristoranti e bar:
20,15% ristoranti bar
10,63% negozianti
19,81% compratori o manovali
6,28% falegnami o fabbri.

PAOLO ORLANDO

Paolo Orlando nacque il 6 aprile del 1858, secondo di 7 fratelli. Si laureò in ingegneria. Il 23 aprile del 1883, sposò Alda Piola Caselli di nobile famiglia piemontese, dalla quale ebbe una figlia di nome Maria Teresa.
A fine secolo si trasferì a Roma. La bonifica di Ostia finì nel 1895 e Orlando ebbe un’idea,quella di dare a Roma un porto marittimo e nel 1900 fondò il "Comitato Nazionale Pro-Roma marittima per dotare Roma di un porto e per la navigazione del Tevere e del Nera".
Paolo Orlando, quale presidente di questo comitato fece seguire ricerche storiche a sue spese, che riuscirono a recuperare al Demanio dello Stato una striscia di Litorale Ostiense lunga 7 km.
Durante il suo mandato di assessore ai lavori pubblici realizzò gli attuali mercati generali sulla via Ostiense. Nel 1922 l’idea del porto venne respinta, eletto senatore nel 1934, oltre ad esercitare la sua carica, si dedicò alla ricerca e raccolse tutti i documenti relativi alla sua vita politica e il diario degli avvenimenti e della sua vita romana.
All’età di 85 anni morì nella sua villa a Rapallo. Il comune di Roma per la sua memoria ha eretto un busto nella "piazza della Stazione Vecchia".

I QUINDICI GRUPPI PIU’ NUMEROSI AD OSTIA

NAZIONE POP.IMM %
Polonia

1248

11,68

Romania

941

8,81

Egitto

833

7,71

Sri Lanka

677

6,33

Filippine

600

5,61

Gran Bretagna

396

3,71

Grecia

372

3,48

Perù

265

2,48

Etiopia

250

2,34

Marocco

249

2,33

Francia

236

2,21

Albania

234

2,19

Iran

211

1,97

India

206

1,93

Germania

197

1,84

Altre nazionalità

3772

35,3

Totale

10687

100

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Immi46.jpg (34959 byte)

RIPARTIZIONE NELLE AREE CONTINENTALI

Immi47.jpg (30714 byte)

 

Continente Numero Percentuale
Africa

2180

20,9

America Centrale

197

1,38

America Nord

228

2,13

America Sud

702

6,57

Asia

2.314

21,65

Europa

3223

30,16

Eu Cee

1852

17,33

Oceania

31

0,29

Non codificati

10

0,09

CINESI AD OSTIA

Sono 15 i ristoranti cinesi ad Ostia, e nei menù pietanze provenienti da 5 scuole di cucina, vanno per la maggiore pollo alle mandorle e riso alla cantonese.
I cinesi nel mondo sono più di 1 miliardo, 1centinaio di questi vivono nella nostra città. Tutti li avranno visti a vendere balsami di tigre e camice di seta; ma la presenza più massiccia è quella del ristorante, in pochi anni sono riusciti a conquistare il palato di molti abitanti di Ostia. Questo, mette in evidenza come una cultura così distante dalla nostra come quella cinese possa coesistere con il modo di vivere tipicamente occidentale. La maggior parte di essi professa la religione Buddista mentre altri sono fedeli a religioni orientali; ma non possono professarle per mancanza di templi.

EGIZIANI

Fin dall’ antichità l’ immigrazione proveniente dal mondo arabo è stato intenso, l’antico legame ha favorito questi scambi di gente. Essi anche dopo matrimoni misti non hanno perso le loro tradizioni. Ad Ostia vi è un alto numero di egiziani che si riuniscono in occasione di feste religiose alla moschea di Via dell’Appagliatore.
Tra le attività gestite dagli egiziani sono macellerie, autolavaggi, e ristoranti e pizzerie.
Ad Ostia sono sorti diversi negozi specializzati alla vendita di alimenti di provenienza araba, e sono gestiti da egiziani.

RUMENI

Ci ricordano l’antica parentela culturale, creata dalle conquiste dell’imperatore Traiano. Essi hanno come noi l’usanza di festeggiare le ricorrenze a tavola. A Natale, preparano: involtini di cavolo riempiti di carne e crauti, a Capodanno invece carni arrosto e riso. Ad ogni festa preparano in casa il polpettone, diverso dal nostro perché fatto lievitare fino a fargli raggiungere un volume triplo agli ingredienti.

SRI LANKA

La presenza di questa comunità è spesso inosservata, sono infatti solo un migliaio, ma sono compatti , uniti e gioiosi possono vantarsi di un rappresentante nel parlamento lidense: Marius Selmo Guruge, che è consigliere aggiunto.
Con la parrocchia di San Timoteo hanno avviato un corso dedicato ai bambini di origine Sri lankese per insegnargli lingue, usi,storia, cultura e tradizioni.
Noi, solo a causa dello Tsunami, li abbiamo conosciuti meglio scoprendo persone gentili e generose. Essi infatti devono periodicamente seguire alle strutture ospedaliere sul nostro territorio.

COMUNITA’ RUSSA

Erano gli anni 1970 quando ad Ostia cominciarono a stabilirsi i Russi. Si era in piena guerra fredda e la loro presenza apriva per la prima volta una finestra sul mondo. Ostia era ancora piccola e provinciale e benché la sua popolazione fosse collage di persone di varia provenienza, non aveva mai conosciuto nè ospitato comunità provenienti da luoghi così lontani. Essi si radunavano al pontile per vendere giocattoli, scacchiere, strumenti di precisione come cannocchiali, macchine fotografiche e stufe. Questo piccolo mercato permetteva loro di tirare avanti in attesa di tempi migliori. Il loro look li caratterizzava, era vistoso con colori accesi, da questo la parola "Rosso-Russo".
Erano persone cordiali ma non legavano un contatto profondo perché si sentivano provvisori. Dopo la fine del regime sovietico, sono pochi i russi che si sono integrati qui, a loro sono rimasti pochi oggetti nelle nostre case, ma nonostante il loro look impassibile e poco propensi ad integrarsi,  con la loro presenza hanno contribuito insieme ad altri fattori a "provincializzare" Ostia, a farla uscire dalla sua realtà sonnolenta e chiusa.

I VU CUMPRA’

Quando pensiamo all’Africa, in relazione al nostro territorio, subito ci vengono in mente i venditori ambulanti considerati "vu cumprà", che faticosamente esercitano il proprio lavoro nelle nostre spiagge.
La comunità senegalese presente nel litorale, è ormai diventata una vera e propria realtà, facendo di Ostia un territorio multietnico. Si è portati facilmente a credere che nella loro cultura e tradizione non ci sono tracce evidenti, in realtà la loro presenza è ormai ben arrivata.
Molti di questi immigrati risiedono presso il Vittorio Emanuele.
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