SCUOLA MEDIA STATALE "GIULIANO DA SANGALLO"
Studio del territorio
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- La leggenda dice che:
- "La nostra storia inizia tanto tempo fa: dalle ceneri di Troia allo sbarco di Enea,
- quando dalle ceneri della città di Troia ..........." ma andiamo con ordine:
- GLI INSEDIAMENTI UMANI SUL LITORALE
- Le origini del nostro territorio
- Decine di migliaia di anni fa il nostro territorio appariva così diverso da oggi che è quasi impossibile immaginarlo: la costa era molto più arretrata (di almeno dieci chilometri) da quella attuale e protetta da meravigliose dune; il Tevere terminava il suo percorso in modo irregolare alimentando ampi stagni che caratterizzavano lintero paesaggio. Possiamo immaginarlo così come in una scenaggiatura da "Jurassic Park". Quando luomo fece la sua prima comparsa? Venne dal mare, dal Tevere, o semplicemente giunse via terra? Le più antiche testimonianze sono state rinvenute nella zona di Malafede (tra il corso del Tevere e la Tenuta di Castel Porziano); si tratta di frammenti di vasi e punte di frecce risalenti allepoca del Bronzo insieme a fossili animali e vegetali.
- la leggenda .la storia
- La storia antica spesso si fonde con la leggenda e le prime notizie risalgono al XIII sec a.C. quando Enea, dopo essere scappato da Troia incendiata dai Greci, vaga per molti mesi tra le coste del Mediterraneo, insieme al figlioletto Ascanio e al padre Anchise e ad un gruppo di fedeli, fino ad approdare sul litorale tra Capocotta e Ardea.
- Il posto piace molto ad Enea e decide di restare. Arma i suoi compagni per sconfiggere i Rutili, gli abitanti del luogo e sposa Lavinia, la figlia del loro re "Turno". Secondo Virgilio (come narra nell'Eneide) Enea scorge un fiume (forse il Tevere o il Numico).
- Eraclite Lembo, uno scrittore greco del II secolo, afferma invece che furono i greci a seguire il corso del Tevere e approdare nella zona di Roma. Con certezza sono stati trovati, presso la cittadella fondata da Enea, resti di un bivio di strade (una delle quali si pensa fosse la Via Ostiense) provenienti dai Colli Albani, dallagro Laurentino e dagli Appennini; quindi sembra più fondata la versione che riguarda Enea. Tali strade si pensa fossero le vie del sale, ovvero strade percorse dai pastori e mercanti per rifornirsi di sale, preziosissimo nei tempi antichi perché indispensabile per la conservazione dei cibi, e utilizzato anche come merce di scambio. Dopo la morte di Enea in battaglia presso Lavinium, gli succede il figlio Ascanio che per disaccordi con la matrigna Lavinia decide di andarsene e fonda la città di Albalonga.
- Roma e la sua necessità di uno sbocco al mare.
- Dopo diversi secoli appare un grande personaggio, fondamentale per ricostruire la storia di Ostia: Anco Marzio.
- Siamo intorno al VI secolo a.C. quando Anco Marzio, quarto re di Roma, decide di assicurare uno sbocco al mare, per lespansione militare e commerciale, alla ancora piccola Roma, attraverso il corso del Tevere. Allo scopo sconfigge le popolazioni locali e fa costruire un accampamento militare (castrum) per difendere la navigazione del Tevere. Comincia così il miracolo della trasformazione di un ambiente che disabitato e poco ospitale diventa un luogo sempre più importante. Vengono risanate paludi, costruite strade, centri abitati, porti. La cittadella fortezza di Ostia, il cui nome deriva dalla foce (Ostium) del Tevere, si trasforma in una animata cittadina con un notevole sviluppo urbanistico, commerciale e quindi militare a difesa dei traffici portuali del Tevere. Infatti i primi imperatori romani capiscono ben presto che lespansione di Roma e del suo impero è strettamente legata al controllo del traffico fluviale e del monopolio del sale, indispensabile per conservare bene il cibo per i legionari e per i residenti della città.
- Il periodo repubblicano
- Durante il periodo repubblicano, per contrastare Cartagine che contendeva a Roma il primato sul Mediterraneo, Ostia, insieme a Pozzuoli, diviene il porto più attivo della costa tirrenica italiana. Lantico accampamento è ormai un ricordo! Ostia comincia a diventare una vera e propria città che non vive solo dellestrazione di sale e della base militare, ma anche e sempre più di commercio. Sulle sponde del Tevere sorgono le attrezzature di un porto fluviale sempre più ricco e indaffarato. Nel I secolo a.C. il dittatore Silla decide di far costruire nuove mura intorno al castrum. Il nuovo recinto rettangolare è lungo quasi due chilometri con tre porte principali e altrettante strade di accesso; Ostia appare sempre più organizzata e ottiene l'autonomia da Roma (che conserva però la gestione dei viveri), infatti il suo governo viene affidato a due magistrati.