Direzione
Generale Istruzione Elementare Ispettorato per l'Educazione Fisica e Sportiva
Circolare
Ministeriale 31 luglio 1997, n. 466
Oggetto:
Linee attuative del Protocollo d'intesa MPI - Coni: "Progetto Sport a
scuola"
Premessa
Il
protocollo d'intesa siglato tra il Mpi e il Coni in data 12 marzo 1997 prevede
la predisposizione di un progetto nazionale delle attività motorie, fisiche e
sportive da sviluppare nelle scuole di ogni ordine e grado, che veda la
partecipazione di tutti gli alunni, con particolare attenzione a quelli
disabili, per favorire il pieno sviluppo delle potenzialità di ciascun
individuo.
Come
è noto alle ss.ll. l'attività sportiva rappresenta uno dei mezzi per la
formazione globale della personalità degli allievi: essa, in tutte le sue
manifestazioni (gioco-sport, attività presportiva, attività sportiva, sport
per tutti), rappresenta una delle forme dell'attività motoria e in particolare
quella che favorisce e sviluppa nei giovani processi di socializzazione,
valutazione e autovalutazione; tuttavia, in considerazione del fatto che lo
sport rappresenta una delle forme dell'attività motoria, non può né
sostituire né surrogare le altre attività previste dai vigenti programmi per
la scuola primaria e per quella secondaria.
Infatti
l'educazione motoria (nella scuola primaria) e l'educazione fisica (nella scuola
secondaria) perseguono lo sviluppo di tutte le qualità di ciascun allievo nelle
diverse aree della personalità cioè la formazione globale del soggetto sulla
base del suo «potenziale personale»: esse pertanto non possono che
rappresentare il cardine dell'attività curricolare rivolta a tutti gli
studenti.
Le
attività sportive intese come pratica disciplinare e competizione ludica prima
e di avviamento alla pratica sportiva poi sono presenti nella scuola secondaria
di primo e secondo grado sia attraverso l'applicazione dei vigenti programmi sia
attraverso lo svolgimento dei Giochi sportivi studenteschi.
La
prossima attuazione dell'autonomia scolastica impone la sperimentazione dei
modelli organizzativi funzionali alle nuove esigenze della scuola e le attività
motorie fisiche e sportive si inseriscono in una nuova filosofia del le risorse,
intese non più come risposte comuni a tutti e predefinite, ma come
caratterizzanti delle singole realtà scolastiche. Per questi motivi le scuole,
nel pieno
rispetto della propria autonomia, potranno sia formulare propri progetti, sia
aderire alle iniziative del presente progetto.
a)
quadro di riferimento: definizione delle linee di intervento per la promozione
dello sport, con il coinvolgimento di tutti gli alunni e la definizione della
cultura motoria, fisica e sportiva nella scuola;
b)
piano annuale Mpi-Coni;
c)
«Giochi sportivi studenteschi»: definizione di un nuovo modello dei Giochi
della gioventù e dei Campionati studenteschi;
1.
sostegno all'associazionismo sportivo scolastico;
2.
comitato misto Mpi-Coni.
a) il progetto
«Sport a scuola»: quadro di riferimento
«Sport a scuola» è un progetto trasversale che
vuole porre le scuole di ogni ordine e grado in condizione di ampliare la qualità
del servizio e l'offerta formativa.
Nella direttiva n. 331 del 28 maggio 1997, al punto
14, viene ribadito esplicitamente che è intenzione di questo ministero
promuovere e sostenere il rilancio delle attività motorie e sportive
programmate dalle scuole in quanto concorrono efficacemente alla crescita
complessiva della persona.
«In tale quadro occorre valorizzare le opportunità
educative offerte dalla nuova intesa tra il ministero della pubblica istruzione
e il Coni, anche per sperimentare nel quotidiano sempre più proficue occasioni
di incontro per i giovani, da vivere compiutamente a scuola.
A questo fine, viene confermato il ruolo fondamentale
dei docenti di educazione fisica e il loro contributo educativo nella
realizzazione delle attività sportive nell'ambito delle istituzioni scolastiche».
Tale indicazione conferma una linea operativa già
seguita dal ministero come può rilevarsi dalla cm n. 257/94 che attribuisce
alla scuola il compito di costruire risposte didattiche e occasioni formative
che avvicinino i giovani all'istituzione contribuendo alla lotta contro la
dispersione scolastica.
Da essa si evince che le attività sportive
rappresentano un momento importante del processo formativo dei giovani che
superano l'emarginazione e il disagio attraverso attività costruttive di gruppo
nella quale rispettano i ruoli, accettano le regole e valutano le proprie
capacita in funzione dì mete comuni.
Il dpr n. 309/90 definisce le attività di educazione
alla salute e prevenzione delle tossicodipendenze, offrendo alle scuole la
possibilità per i giovani di organizzate attività pomeridiane nelle quali
sviluppino i propri progetti per il tempo libero.
La dm n. 133/96 e il successivo dpr n. 567/96
chiariscono l'importanza di una scuola aperta al territorio. La direttiva e il
dpr favoriscono l'attivazione di ogni tipo di iniziativa nella quale le risorse
del territorio possano diventare risorse per i giovani, prefigurando una
continuità fra scuola ed extra-scuola.
Per queste ragioni tutte le scuole, in coerenza con
il progetto «Sport a scuola» e nell'ambito del proprio programma di istituto,
potranno attuare un percorso educativo alla cultura e alla pratica sportiva.
Ogni istituzione scolastica deciderà se adottare il
piano annuale di cui al successivo punto b), ovvero se attivare iniziative
proprie e progetti per le attività motorie e organizzarle al proprio interno, o
con altre scuole o con enti e associazioni del territorio di comprovata
esperienza nel settore conformemente a quanto previsto dal punto «i» del
protocollo d'intesa Mpi-Coni.
Il progetto «Sport a scuola» cerca di costruire un
percorso educativo nel quale la cultura e la pratica sportiva possano diventare:
·
percorso
di benessere psicofisico da utilizzare in tutti i momenti della vita scolastica;
·
momento
di confronto sportivo;
·
strumento
di attrazione per i giovani;
·
strumento
di diffusione dei valori positivi dello sport;
·
strumento
di lotta alla dispersione scolastica.
A queste stesse finalità si dovranno attenere i
progetti elaborati dalle singole scuole. Al fine di sostenere e integrare le
iniziative sopraindicate potranno altresì essere sviluppati o confermati,
quando esistenti, accordi e intese con regioni, provincie e comuni.
b) Piano
annuale Mpi-Coni
Per le finalità di cui alla lettera a), il Mpi in
collaborazione con il Coni elabora un piano annuale delle iniziative, anche
sulla base delle esperienze di qualità realizzate dalle scuole e delle proposte
presentate dalle federazioni sportive nazionali, dalle organizzazioni
rappresentate nel comitato nazionale sport per tutti e da altri enti e
associazioni. Il piano sarà così articolato:
1. iniziative che vedano la partecipazione di tutti
gli alunni e da realizzarsi nell'attività curricolare, solo a seguito di
positiva valutazione da parte degli insegnanti di educazione fisica e dei
competenti organi collegiali;
2. attività sportive da effettuarsi in orario
extracurricolare con le seguenti caratteristiche:
·
valenza
educativa;
·
coinvolgimento
di tutti gli alunni che ne facciano richiesta;
·
realizzazione
delle attività da parte dei docenti di educazione fisica della stessa o di
altre scuole;
·
compatibilità
tra progetto e fattibilità relativa all'impiantistica sportiva e alle risorse
tecniche disponibili;
·
diffusione
di materiale tecnico e informativo;
·
impegno
sul territorio nazionale per la formazione di tecnici, giudici e arbitri
individuati nell'ambito dei docenti, degli studenti e dei genitori.
Per ciò che concerne le iniziative in ambito locale,
le scuole, nel pieno rispetto della propria autonomia, qualora non aderiscano
alle iniziative previste dal piano annuale, potranno organizzare proprie
iniziative coerenti con le finalità e le caratteristiche del progetto «Sport a
scuola», previa deliberazione dei competenti organi collegiali.
Il piano annuale delle iniziative verrà trasmesso ai
provveditori agli studi entro il 30 settembre 1997 con circolare del ministro
della pubblica istruzione.
I provveditori agli studi, raccolte le proposte
pervenute dalle singole scuole, le invieranno insieme al predetto piano annuale
ai comitati scuola-Coni provinciali (integrati da un rappresentante della
consulta provinciale degli studenti), al fine di verificarne la fattibilità in
ambito provinciale.
I provveditori agli studi, d'intesa con i comitati
scuola-Coni, potranno indire conferenze di servizio riservate a dirigenti
scolastici e docenti di educazione fisica per illustrare i progetti
educativo-sportivi delle scuole nonché le proposte delle federazioni sportive,
delle associazioni e degli enti di promozione interessati.
I comitati scuola-Coni provinciali forniranno secondo
le loro specifiche competenze ogni supporto tecnico e informativo per lo
svolgimento del progetto nella sua fase di avvio.
Le commissioni organizzatrici comunali, distrettuali
e provinciali continueranno a offrire un supporto organizzativo per le diverse
fasi come previsto dai precedenti regolamenti.
c) «Giochi
sportivi studenteschi»
L'attuale impostazione dei Giochi della gioventù e
dei Campionati studenteschi ha evidenziato la necessità di ampliare la portata
dell'iniziativa, per favorire la partecipazione di tutti gli alunni e la
diffusione di una vera cultura motoria, fisica e sportiva.
La dm n. 133/96, il dpr 567/96 e l'autonomia
scolastica aprono nuove possibilità di sperimentazione tra la pratica sportiva
extra scolastica e il mondo dell'associazionismo sportivo.
La scuola può quindi costruire un servizio sportivo
che favorisca la crescita dell'associazionismo sportivo scolastico e faciliti il
rapporto con le federazioni sportive, le associazioni e gli enti di promozione
interessati.
La sperimentazione verrà attuata a seguito della
presentazione dei piani particolareggiati pervenuti dalle singole federazioni
sportive, le associazioni e gli enti di promozione interessati e contenuti nel
piano annuale Mpi-Coni.
Per il primo anno il nuovo modello dei Giochi
sportivi studenteschi verrà sperimentato in tutte le scuole secondarie di I e
II grado e in alcune scuole elementari individuate con priorità tra quelle che
hanno aderito alla cm n. 67/96, site nelle province capoluogo di regione e in
altre città che saranno indicate successivamente.
In tutte le province nelle quali non si effettua la
predetta sperimentazione, per l'anno scolastico 1997/98 vigerà il modello dei
Giochi della gioventù e dei Campionati studenteschi attuato nell'anno
scolastico 1996/97, curando la compatibilità dei due modelli.
Scuola
elementare
Si precisa che è stato predisposto, d'intesa con la
direzione generale dell'istruzione elementare, un percorso specifico per la
scuola elementare che, attraverso le attività motorie curricolari ed
extracurricolari, favorisca la formazione della personalità totale
dell'individuo, con riferimento alle aree morfologico-funzionale,
intellettivo-cognitiva, affettivo-morale, sociale.
L'educazione motoria per gli alunni dai 6 agli 11
anni avrà carattere ludico, polivalente e partecipativo: il gioco sarà
strumento di apprendimento; l'apprendimento dev'essere aperto alla più vasta
gamma di saperi; tutti devono poter apprendere, e dunque partecipare.
Obiettivi primari dell'attività motoria che si
pratica nella scuola elementare saranno pertanto i seguenti:
Nel primo ciclo
·
alfabetizzazione
motoria per tutti, perché ognuno possa acquisire un «sapere motorio minimo
garantito»;
·
base
motoria ampia, con riferimento a tutti gli schemi motori di base.
Nel secondo
ciclo
·
esperienze
di Giocosport (1), per il passaggio da attività ludico-motorie semplici ad
attività di livello motorio presportivo e sportivo.
Nella scuola elementare il Giocosport (1) si
realizzerà su progetti delle federazioni sportive, associazioni ed enti di
promozione interessati che tengano conto delle finalità e degli obiettivi
indicati e prescritti dai Programmi ufficiali. Detti progetti saranno presentati
al consiglio di circolo, competente a decidere l'effettuazione anche in orario
extra curricolo di iniziative complementari e integrative dell'iter formativo
degli alunni in ambito sportivo.
Il collegio dei docenti valuterà le proposte di
Giocosport (1) destinate agli alunni del 2° ciclo, ne verificherà la congruità
con il progetto d'istituto, adotterà e approverà infine quelle ritenute idonee
e compatibili col contesto e con le risorse locali.
Il collegio docenti individuerà altresì il docente,
o i docenti, cui affidare la conduzione delle esperienze di Giocosport (1). Un
docente di educazione fisica potrà affiancare il docente responsabile nella
gestione del gruppo di Giocosport (1).
d)
Associazionismo sportivo scolastico
Al fine di favorire la pratica sportiva e gli effetti
di socializzazione a essa correlati, in ogni scuola si possono costituire
associazioni sportive scolastiche, alle quali potranno aderire anche alunni di
scuole limitrofe.
Allo scopo di garantire la partecipazione delle
diverse componenti del mondo della scuola agli organismi direttivi
dell'associazione, essi saranno costituiti da:
·
nelle
scuole secondarie di II grado, i rappresentanti dei docenti e del personale Ata,
dei comitati degli studenti e dei genitori;
·
nelle
scuole primarie e secondario di primo grado, gli alunni, genitori, docenti e
personale Ata.
Le scuole metteranno a disposizione delle
associazioni, quale direttore tecnico, un docente di educazione fisica con
contratto a tempo indeterminato scelto prioritariamente fra quelli della stessa
scuola.
Le associazioni, di cui al 1° comma del presente
punto, nel rispetto delle norme vigenti, di concerto con gli organi collegiali e
sulla base di intese con le amministrazioni locali, si occuperanno della pratica
sportiva e dell'orientamento sportivo degli alunni.
Esse potranno costituire il gruppo sportivo della
scuola e proporre ai competenti organi collegiali l'adozione dei progetti per le
attività extra curricolari.
e) Comitato
misto Mpi-Coni
Il piano annuale delle iniziative, ispirato alle
finalità generali di cui alla lettera a) e articolato come previsto alla
lettera b), sarà valutato, al fine della corrispondenza alle finalità
istituzionali della scuola, da un apposito comitato misto composto dal capo
dell'ispettorato per l'educazione fisica e sportiva e da rappresentanti dl
nomina del ministro della pubblica istruzione con la presenza di rappresentanti
di nomina del presidente del Coni.
(1) Giocosport è sostantivo che funge da
denominatore comune per tutte le attività liberamente scelte dalle singole
istituzioni scolastiche, così si avrà giocosport-pallamano, giocosport-nuoto,
giocosport-atletica, e così via a seconda della disciplina sportiva di
riferimento.
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