IL COMPOSTAGGIO
I rifiuti organici sono quelli che provengono
dagli scarti di cucina, dai mercati ortofrutticoli, dalla
falciatura dell'erba, dai residui di coltivazioni, dai liquami
animali e dalla potatura degli alberi in parchi e giardini.
Tutti questi rifiuti, che fanno parte della biomassa, vengono
prima frantumati, poi disposti in cumuli e decomposti ad opera di
funghi e batteri, in presenza di ossigeno.
I rifiuti
organici possono essere riutilizzati come fertilizzanti dopo
essere stati sottoposti ad un procedimento detto compostaggio.
Arricchiti con vegetazione ricca di azoto o con terreno, i
rifiuti vengono disposti a strati in modo da permettere la
circolazione dell'aria e lo sviluppo di calore.
In queste condizioni si verifica la loro trasformazione in una
sostanza detta , che viene usata
come fertilizzante nelle coltivazioni. Se raccogliamo gli scarti
alimentari di origine vegetale o animale e li disponiamo in un
contenitore con la terra, si ottiene, grazie all'azione dei
batteri, una sostanza ricca di elementi nutritivi che
arricchiscono il terreno stesso. Il procedimento per la
produzione del "COMPOST" è molto semplice e può
essere effettuato in un giardino o in qualsiasi spazio verde a
disposizione.
COSA SERVE:
- Una cassa di legno con dei buchi sui lati
- Terra
- Rifiuti come bucce di frutta, verdura, fondi di caffè,
gusci d'uova, erba tagliata
(niente carta stagnola, metalli o plastica)
- Un termometro
COME PROCEDERE
- La cassa di legno è la compostiera. La puoi mettere in
giardino in un posto in penombra.
Prepara il fondo con legno e terriccio per creare uno
strato dove può passare l'acqua.
- Metti i rifiuti (attenzione solo quelli indicati) e
ricoprili con uno strato di terra, con erbe e ramoscelli;
così i rifiuti sono a contatto con i microrganismi che
trasformano gli scarti in terra ricca di sostanze
nutritive. Per facilitare il processo è utile
spezzettare gli scarti più grossi.
- Il cumulo deve avere la giusta umidità: se è troppo
umido, devi aggiungere materiale secco, se invece è
asciutto, devi innaffiare.
- Dopo due settimane controlla la temperatura del compost
con il termometro, lasciato per circa tre o quattro
minuti.
La lettura corretta è di 60° o 70° gradi centigradi.
Se è più bassa aggiungi terra o acqua e rimesti il
compost per dargli aria e permettere ai microbi di agire.
Quando i rifiuti si sono trasformati in terra, la
temperatura scende a 40° o 50° gradi centigradi.
- Ripeti le ultime due operazioni precedenti per qualche
mese e dopo quattro mesi avrai terra "ricca"
con cui fertilizzare la piante dei vasi, dell'orto o del
giardino.
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