Lo smog è il nome comunemente dato all'inquinamento
atmosferico nelle città.
A Londra già nel XVIII secolo era presente lo smog, infatti
l'introduzione nel processo produttivo di macchine a vapore, che
bruciavano carbone, generò un'immissione nell'aria di particelle
solide e, tra l'altro, di anidride solforosa prodotta dalla
combustione. Questo tipo di smog è detto .
Il tipo di smog che oggi si trova più comunemente nelle nostre
città viene chiamato invece .
Esso si forma quando si mescolano vari agenti inquinanti, che
reagiscono alla presenza della luce del sole e producono nuove
sostanze chimiche tossiche. Ad esempio se nell'atmosfera, a causa
del traffico, si produce un'alta concentrazione di ossido di azoto, si ha poi
nel corso della giornata la formazione di biossido di azoto (NO2),
più dannoso.
Il biossido di azoto assorbe energia sotto forma di luce solare
e, in presenza di composti organici provoca la formazione di
ozono (O3). Poiché la maggior parte di ozono viene
prodotta dal calore e dalla luce solare, le concentrazioni più
elevate si riscontrano nelle calde giornate estive.
Quando l'ozono rimane in alto nell'atmosfera, ci protegge dalle
radiazioni ultraviolette, ma quando è in prossimità della
terra, mescolato allo smog, danneggia i tessuti umani ed attacca
l'apparato respiratorio.
Altri agenti inquinanti sono i composti organici volatili (VOC),
che vengono emessi da molte fonti come:
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I VOC, in piccole dosi provocano mal di testa, nausea,
irritazioni agli occhi, al naso e alla gola. Se gli addetti ad
una di queste lavorazioni vengono esposti a concentrazioni
elevate, possono subire danni al fegato ed alla vescica.
Lo smog diventa più pericoloso quando avvengono le inversioni di
temperatura.
In genere gli inquinanti si disperdono nell'atmosfera, perché
l'aria che si trova vicino al suolo, riscaldandosi, tende a
salire e al suo posto subentra aria fresca più densa che
proviene dagli strati superiori dell'atmosfera; questo permette
la normale circolazione dell'aria.
In particolari condizioni climatiche, quando durante l'inverno
giorno dopo giorno il terreno si raffredda, anche l'aria a
contatto con esso diventa molto fredda e può capitare che uno
strato di aria calda si appoggi su uno strato di smog a
temperatura più bassa. L'aria calda tende a salire, mentre
nell'aria che rimane intrappolata al livello del suolo si
accumulano gas tossici e polveri così da causare gravi danni
alla salute, in quanto l'inversione termica impedisce allo
smog, meno caldo, di disperdersi.
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