INCONTRO CON LA MAESTRA RELA GIROLAMI

Lunedė 17 gennaio abbiamo incontrato la signora Rela Girolami, che per trent'anni, dal 1948 al 1983, ha insegnato nella scuola elementare di Canale Monterano. Ella non č originaria del nostro paese e veniva chiamata da tutti "la maestrina".
Ci ha raccontato di essersi diplomata nel 1939 e di aver vinto il concorso per insegnare nel 1942. La sua prima sede č stata la scuola di un piccolo paese di montagna, Montefegatesi, che si trova in provincia di Lucca.
Era l'unica maestra e seguiva un orario del tutto particolare: dalle ore 9,00 alle 12,00 insegnava agli alunni di terza e quarta; poi aveva un'ora di intervallo che utilizzava per il pranzo e per riposarsi, poi cominciava di nuovo: dalle ore 13,00 alle ore 17,00 insegnava agli alunni di prima e seconda e dalle 17,00 alle 19,00 seguiva quelli di quinta.
A quei tempi, la quinta classe non era obbligatoria e coloro che seguivano le lezioni ricompensavano la maestra, portandole burro, latte, castagne, patate ed altre cose.
Nel 1948 la signora Girolami ottenne il trasferimento a Canale Monterano e da allora, per ben 35 anni, ha insegnato a generazioni di canalesi.


La Sig.ra Rela Girolami con la sua classe, Canale M. 1954

Prima della costruzione del nuovo edificio scolastico, le scuole elementari erano sistemate presso il palazzo del Comune: le classi erano molto numerose, (dai 27 ai 30 alunni) composte da maschi e femmine. Abbiamo chiesto alla signora a chi preferisse insegnare: lei ci ha risposto che i maschi erano pių sinceri ma meno studiosi, le femmine chiacchierone e "pettegole" ma pių responsabili nello studio.
Nelle aule non c'erano i termosifoni, come nelle nostre: d'inverno si accendevano le stufe di terracotta e la legna veniva portata dagli alunni. L'arredamento scolastico era abbastanza simile al nostro: c'erano i banchi, con il piano ribaltabile per poter sistemare nell ' apposito spazio la cartella e la merenda, l' armadietto, la lavagna, la carta geografica, il crocefisso sulla parete della cattedra.
Gli alunni non avevano lo zaino e i libri e i quaderni venivano sistemati in una cartella fatta con due tavolette di legno unite insieme da due cinghie di cuoio che si stringevano e li tenevano fermi: venivano anche utilizzate cartelle di cartone, di forma simile alle nostre che sono di materiale plastico. Gli astucci erano piccoli cassettini di legno con il coperchio scorrevole: dentro c' era posto per la penna, la matita, la gomma, il temperino e nel secondo scomparto per le piccole matite colorate della "Giotto".

 

Dall'archivio personale della Sig.ra R.Girolami. (Il Messaggero 1955)


Materiale scolastico di una volta: penna, calamaio, nettapenne, carta assorbente, cartella di legno


Un alunno utilizza la penna e il calamaio.