SCUOLA MEDIA  STATALE GIULIANO DA SANGALLO
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STUDIO DEL TERRITORIO

OSTIA ...... "SPARITA" ed  "OSTIA RECUPERATA"
1) La Stazione Vecchia;  2) Il palazzo del Governatorato; 3) La Basilica Regina Pacis;  4) Lo Stabilimento Roma; 
5) L'ufficio Postale;  6) La Colonia marina Vittorio Emanuele III;  7) La Scuola Garrone;  8) La Meccanica Romana;   9) Il Collegio Nautico;  10) La Caserma Italia;  11) La caserma dei vigili del fuoco;   12) Le case popolari;   13) Il Pontile;   14) L'acquedotto.
Ringraziamenti: ringraziamo ROBERTO GRUPPO ed il sito www.grupponline.it per il prezioso contributo delle foto d'epoca che fanno parte della loro bellissima collezione.

Prendiamo in esame tutte le più importanti trasformazioni che sono avvenute sul nostro territorio nell'epoca moderna. La viabilità, le strutture dei servizi, le caserme, gli stabilimenti,  e tanto altro ancora .......

L'aumento della popolazione residente e le nuove strutture turistiche come il Porto Turistico hanno ulteriormente favorito la trasformazione del territorio da piccolo centro estivo a quartiere con una sua storia e sviluppo e con tante idee per il futuro .....................

LAVORO SVOLTO DAGLI ALUNNI NELLE ATTIVITA' POMERIDIANE

A)    La Stazione vecchia,  un gioiello distrutto

Questa stazione e quella di Piramide sono state progettate dall'architetto Piacentini secondo lo schema classico delle stazioni ottocentesche. L'atrio accoglieva i viaggiatori smistandoli fra quelli in arrivo e quelli in partenza; i due bracci laterali servivano per accogliere i servizi e smistare i bagagli. Piacentini, pur mantenendosi fedele alle idee dell'epoca, cercò di modernizzare il progetto. Entrambe le stazioni erano da primato sia dal punto di vista tecnico che architettonico. Pressoché uguali, si differenziavano per la sistemazione dell'orologio e per le decorazioni murarie interne. Ad Ostia infatti l'orologio era sistemato su una torre e retto da ferri ricurvi, mentre a Piramide era posizionato nel timpano del pronao d'ingresso. Nella stazione romana le decorazioni ricordavano l'architettura rurale minore, mentre ad Ostia ricordavano il mare e le sue creature. Anche gli altri particolari architettonici erano innovativi: la banchina e i vagoni erano posti alla stessa altezza, le pensiline per l'attesa erano in cemento armato, la trazione era elettrica. La stazione terminata già nel 1922 è stata inaugurata nel 1924. Il primo convoglio partito da Piramide alle ore 10.00 trasportava personaggi illustri come il Cardinale Vannutelli, il Duce e le massime autorità del Comune di Roma; la prima locomotiva era a vapore perché la trazione elettrica è stata utilizzata solo dal 1925. Questo splendido edificio è stato minato dai militari tedeschi in ritirata nel 1943.

   La stazione di Ostia  

La Stazione vecchia prima e……dopo

La stazione prima del bombardamento  

Disegno S.M.S. Sangallo attività pomeridiane “Educazione Ambientale”
a.s. 2006/07 II M – II L 

La stazione bombardata

Disegno degli alunni: Il Bombardamento della stazione

Il bombardamento della stazione vecchia
Disegno S.M.S. Sangallo attività pomeridiane “Educazione Ambientale”
a.s. 2006/07 II M – II L

B)  Il Palazzo del Governatorato

La prima sede che il Comune di Roma ebbe a Ostia si trovava sulla sinistra della futura Piazza dei Ravennati; era costituita da una solo piano, realizzata in muratura e legno e rivolta verso il mare. Era il 1914 quando inizia la sua attività a causa della veloce espansione di Ostia. Dopo qualche anno, con l'approvazione di un nuovo piano regolatore, si avverte l'esigenza di soddisfare le continue richieste del crescente nucleo urbano con la costruzione di una nuova sede.

Visione dall'alto    

Gli uffici comunali

Una veduta aerea della piazza, nel cerchio si intravede la casetta che ospita gli uffici. 12-8-1914 Il primo ufficio comunale di Ostia apre i battenti a Piazza dei Ravennati, si tratta di una piccola costruzione in legno composta da tre ambienti.
Era il 10 agosto del 1924, quando il Cardinale Vannutelli benedice la prima pietra e da inizio ai lavori, terminati in soli due anni. Sorge così il nuovo Palazzo del Governatorato, l'edificio pubblico per eccellenza, luogo del potere, dell'autorità che discendeva direttamente dal re. Il palazzo, realizzato su progetto dell'architetto Vincenzo Fasolo, viene costruito sulla Piazza della Stazione e ricorda uno stile classico con rilettura del Quattrocento Veneto. Sobrio ed elegante, è realizzato con materiali importanti, come il tufo e il travertino. Le decorazioni del cortile interno sono opera di Umberto Calzolai, che si è ispirato a un inconfondibile stile Dalmata Italiano, con evidenti riferimenti agli scavi di Ostia Antica, come la presenza della Vittoria Alata. Suggestivo il pozzo ottagonale al centro del cortile, inquadrato tra due colonne di granito, sormontate da una trabeazione, di finissimi fregi e buon marmo, sulla quale spiccava un'aquila imperiale trafugata nel 2001.
La loggetta esterna, decorata con scene di ispirazione mitologico-marino, presenta una disposizione armoniosa varie figure tra cui spicca il dio Nettuno, ed è un'opera di rilievo nel panorama dell'epoca. Come elemento di maggior pregio emerge la torre, impreziosita da altorilievi, che ricorda la chiesa di S. Aurea a Ostia Antica e la moda antiquaria del XV secolo a Roma. Il Palazzo del Governatorato, è chiamato ancora oggi così, anche se non esistono più governatori. Infatti, dopo la seconda guerra mondiale il Governo della Repubblica rinominò i governi locali in "Circoscrizioni" ed Ostia divenne IX, in seguito la XIII Circoscrizione, fino ad essere nominata nel 2001 "Municipio", acquisendo con ciò più autonomia nei vari campi di
intervento.

Disegno degli alunni: "Il Governatorato"

Il Palazzo del Governatorato Disegno S.M.S. Sangallo

C)  La Basilica "S. Maria Regina Pacis"

La basilica fu costruita sulle basi della vecchia cappella, e posizionata accanto alla cappella edificata successivamente proprio dove ora c'è la scalinata. Fu ideata dall'ing. Paolo Orlando che nel 1916 ne propose la costruzione al Cardinale Vannutelli, allora Vescovo di Ostia. Fu scelta una posizione dominante rispetto agli edifici circostanti: doveva sorgere al centro di Ostia, con la facciata rivolta verso il mare, che simbolicamente doveva significare l'abbraccio della Regina della Pace a tutto il mondo. Il Comune di Roma donò allo scopo 2500 mq. di terreno sulla duna più alta del litorale e il Cardinale Vannutelli incaricò l'architetto Giulio Magni, uno dei più quotati dell'epoca, per la realizzazione del progetto. I lavori iniziarono il 21 giugno 1919, ma si protrassero a lungo a causa della mancanza di fondi, terminarono il 14 dicembre 1926. La chiesa è lunga 56 metri e larga 21. la cupola, di forma ottagonale, ha un diametro di 12 metri ed è alta 42. l'edificio si presenta sobrio ed organico sia per i materiali impiegati, cortina e pietra da taglio all'esterno, sia per lo sviluppo delle volte delle navate, realizzate a tutto sesto e formate da crociere che si impostano su colonne di granito. La navata centrale, caratterizzata da una volta a tutto sesto è suddivisa in sezioni in relazione alle colonne. Quest'ultime, di fino travertino martellato, hanno a terra una base ottagonale e in alto un grande capitello classico; sono alte otto metri e su di esse si eleva un secondo elemento terminante in un cornicione che raggiunge le basi della volta. La linea architettonica esterna è classica e moderna insieme, si notano un gioco di linee e movimento di masse evidenziato dall'uso di mattoni rossi e travertino. Sulla facciata le grandi finestre ricordano le Terme di Diocleziano, il portone è forse un po' angusto, si nota lo stemma araldico di Pio XI che sovrasta il finestrone del timpano

La chiesa "Regina Pacis" 

LA BASILICA "REGINA PACIS"

Il disegno della chiesa REGINA PACIS

 

D)  Lo Stabilimento ROMA

Lo stabilimento "Roma"   Lo stabilimento "Roma"

Proprio di fronte alla Basilica di Regina Pacis, sorse nel 1924 lo Stabilimento balneare "Roma", un'opera architettonica imponente che rappresentò in quegli anni il punto di ritrovo più elegante della spiaggia romana, frequentato dall'alta società e dai più alti esponenti del regime fascista. La costruzione, già ideata dal piano regolatore del 1916, e voluta dalla società elettroferroviaria Italiana, fu progettata dall'architetto G.B. Milani. Era composta di due edifici principali, quello d'ingresso e la grande rotonda a mare, collegati da un lungo pontile.L'edificio d'ingresso si presentava con un grandioso portico d'accesso con servizio di biglietteria, a destra una sala per buffet e caffè mentre a sinistra una sala per la lettura, scrittura, servizi postali, telefoni, servizi igienici, ecc. L'edificio aveva anche un piano semisotterraneo, con terrazze per trattenimenti, ristorante, gelateria, uffici, guardia medica, custodia valori, ecc. Occupava un'area di 1000 mq, con un fronte di 50 m e un'altezza di 13 m.  Era davvero imponente, basti pensare che i villini del lungomare non superavano i due piani. L'edificio era costruito in calcestruzzo di cemento su fondazioni di pietra e da esso partiva il pontile, che lo collegava alla rotonda a mare, lungo 64 m e largo 6 m. L'edificio a mare era composto da un grande salone circolare con diametro di 11,50 m adibito a ristorante, con terrazze, sale secondarie, servizi, ecc. Al di sopra di esso si trovava un altro grandissimo salone circolare con un diametro di 24 m coperto da una cupola e destinato a feste da ballo, attività ginniche, ecc. Gli archi e le murature erano di mattoni forati per rendere più leggera la struttura rivestita da intonaco di cemento. La copertura a cupola era realizzata mediante struttura in ferro rivestita all'interno in legno e all'esterno con lamiere di rame. L'edificio fu molto apprezzato dai critici dell'epoca e divenne il centro della mondanità di Ostia. Fu purtroppo distrutto nel dicembre del 1943 dai tedeschi per eliminare costruzioni che potevano essere punti di riferimento.

Lo stabilimento "Roma" distrutto

A metà dicembre del 1943 i tedeschi in ritirata demoliscono molti edifici, tra i quali il Roma, e molte strutture del Lido che potrebbero tornare utili alle forze alleate.

Ecco i disegni dei nostri alunni dello stabilimento "ROMA"

 

Il disegno dello stabilimento "Roma"

Disegno degli alunni dell'attività pomeridiana di conoscenza del territorio

Disegno dello stabilimento "Roma"

Disegno degli alunni dell'attività pomeridiana di conoscenza del territorio

 

E)  L'ufficio postale

Dopo l'approvazione del Piano regolatore di Ostia del 1923, ma soprattutto dopo la costruzione della nuova autostrada "Roma-mare" dell'ottobre del 1928, che faceva della piccola borgata sul litorale romano una nuova meta dei primi bagnanti della capitale, si rese necessario creare una nuova ricevitoria postale. Inizialmente doveva essere costruita nella piazza Giuliano della Rovere, ma a causa di problemi di carattere urbanistico, la scelta, dopo varie ipotesi, cadde sulla piazza quadrata tra viale Regina Margherita (Corso Duca di Genova) e via Vittorio Emanuele III (viale Capitan Consalvo). L'architetto Angiolo Mazzoni, considerando la prescelta ubicazione, situata all'arrivo della nuova autostrada, lontano dal palazzo del Governatorato dalle linee classiciste, si cimenta in un progetto davvero innovativo rispetto ai precedenti, basato sulle poetiche futuristiche della dinamicità e del ritmo. La planimetria è composta di due logiche geometriche, una circolare, l'altra ortogonale, che si allacciano a contenere le due funzioni principali dell'ufficio postale: il sistema degli sportelli nella parte circolare, il sistema dell'arrivo e partenza e smaltimento posta in quella ortogonale. Inizialmente gli sportelli aperti al pubblico erano 7. I servizi sono disposti attorno ad una fontana rotonda con colonnato e pensilina anch'essa circolare che raccorda i due elementi geometrici dell'edificio. La fontana realizzata con mosaico vetroso blu presenta al centro una scultura in rame sbalzato di Napoleone Martinuzzi (perduta o trafugata durante la guerra). Il colonnato è in laterizio di mattoni, messi a spigolo volutamente per richiamare la corteccia dei pini ostiensi. L'edificio postale è terminato e consegnato il 24 agosto 1934.

Dopo anni di abbandono la POSTA CENTRALE è stata restaurata secondo le linee architettoniche e di ornamento interno ed esterno originali:

La posta centrale

 

Disegno degli alunni: La Posta Centrale

Ecco una foto recente:

La posta centrale

 

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