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carnevale 2002: benvenuto euro

Il 1 marzo 2002, per la
Comunità Europea e quindi per la nostra nazione, è stato un giorno molto
importante: le monete nazionali sono state sostituite dall'euro che in
Italia si cambia con un valore di 1936,27 delle vecchie lire.
Noi, per augurarle il
benvenuto, in occasione del Carnevale 2002, abbiamo realizzato una maschera
con l'immagine della moneta da due euro e salutato la vecchia moneta
italiana con una bandierina raffigurante la banconota da diecimila lire,
bruciata nel falò al termine della sfilata. |
Perché l'euro?
Noi "a ...mici", abbiamo
deciso la maschera dell'euro per dare il benvenuto alla nuova moneta e per
completare il lungo lavoro di conoscenza della nuova valuta europea.
Discutendone in classe,
abbiamo pensato che, se ci fossimo mascherati per il carnevale, avremmo
dovuto trovare un costume fantasioso e d'attualità. A questo punto, con
l'entrata in vigore della nuova moneta, abbiamo pensato che l'euro potesse
essere la maschera più adatta e così abbiamo iniziato a costruirci i nostri
costumi di carnevale.
Che idea favolosa! |
La maschera
La maschera con la quale la
nostra classe ha sfilato a carnevale, raffigura la moneta da due euro. La
forma della maschera è rotonda, abbastanza grande, più delle nostre spalle e
di colore giallo e blu.
Nella parte posteriore c'è
raffigurata l'Europa con la scritta "2 euro", sopra un cartoncino tutto
giallo. Sul bordo esterno, realizzato con un cartoncino blu, ci sono dodici
stelline gialle che rappresentano i dodici stati della Comunità Europea che
adottano questa moneta unica.
Nella parte anteriore della
nostra maschera di carnevale, c'è il profilo di Dante Alighieri, con al
centro un foro ovale aperto che consente di far vedere il nostro viso.
...in altre parole un gran
bel lavoro! |
I materiali
La nostra maschera di
carnevale è stata realizzata tra la nostra aula e la biblioteca, usando
pochi materiali semplici ma veramente efficaci: carta, cartone, colla, carta
velina, matite, forbici e pennarelli.
La carta usata altro non è che una busta
del pane dentro la quale c'infiliamo la testa. Il cartone, in realtà è
cartoncino colorato, usato per realizzare la parte esterna e più visibile
della maschera. La colla ovviamente è stata impiegata per incollare tutte le
parti. La carta velina l'abbiamo usata per ricalcare l'immagine di Dante e
quella dell'Europa per poi riportarla sulle maschere. Matite, forbici e
pennarelli, potete facilmente immaginare a cosa ci sono serviti.
Il lavoro è stato proprio divertente. |
Sensazioni |
" ...davanti al cancello c'erano tanti
genitori e nonni che ci aspettavano, ci riprendevano con le telecamere e ci
facevano tante fotografie... " |
" ...la maschera è tagliente e dura, ce ne
siamo accorti quando l'abbiamo messa sul viso, sotto il mento ci graffiava
un po' e non potevamo muoverci tanto altrimenti ci cadeva o si strappava...
" |
" ...la maschera profuma un po' di carta e di
colla e il didentro della busta è liscio..." |
" ...il rumore della busta di carta, quando
la indossiamo , è come uno sfrigolio, invece quando la maschera si strappa,
si sente un rumorino molto basso..." |
" ...noi ci siamo divertiti lanciandoci
coriandoli e spruzzandoci con le bombolette..." |
" ...poi siamo tornati a scuola con i piedi
che ci facevano male..." |
La sfilata
L'ultimo giorno di
carnevale c'è stata la sfilata per le strade del quartiere. Partiti dalla
scuola di via Amantea, abbiamo attraversato la nostra zona percorrendo
nell'ordine via Sinopoli, via Siderno, via Oppido Mamertina, via Taurianova
e via Polia fino a largo Cirò.
Durante la sfilata abbiamo giocato,
scherzato tra noi con i coriandoli, le stelle filanti e soprattutto le
bombolette ci siamo spruzzati le schiume colorate.
Accompagnati da insegnanti, genitori e
nonni siamo finalmente arrivati in uno spazio aperto tra via Amantea e la
ferrovia dove abbiamo incontrato gli alunni della scuola di via del Calice.
Lì è iniziata la confusione. |
Il falò
Tutti i bambini del Circolo
insieme, dopo un po' di festa e confusione, ci siamo messi in cerchio per
accendere il fuoco. Il maestro Paolo, che aveva partecipato alla sfilata con
un dragone di carta fatto insieme agli alunni della sua classe, ha acceso il
fuoco e bruciato la maschera. Una volta acceso il fuoco, anche i bambini di
via del Calice hanno bruciato un carretto con sopra un cannone, tante armi
ed uno striscione contro la guerra.
Noi, con le nostre
bandierine da diecimila lire, ci siamo avvicinati con molta attenzione ed
abbiamo bruciato anche quelle per salutare la lira che se ne va per far
posto alla nuova moneta europea: l'euro. |
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