Nasce ad
Albi il 24/11/1864 ,
in una
famiglia di
antichissima nobiltà
. In giovane
età un
incidente e
una malattia
ossea arrestarono
la sua
crescita e
gli causarono
un handicap
fisico. Si stabilì a
Parigi per
studiare pittura
presso maestri
accademici , ma
la sua
formazione dipese soprattutto
dalla frequentazione
delle avanguardie
artistiche e
intellettuali. Comincia
a disegnare
fin da bambino , nei
lunghi periodi
di immobilità
a cui lo costringono
le deboli
condizioni di
salute. Nel
1872 frequenta
lo studio
di Leon Bonnat e l’anno seguente segue con profitto le
lezioni di Fernand Cormon. Contemporaneamente conosce gli
impressionisti e studia le loro opere. L’esperienza
dell’Impressionismo, l’influsso di Degas e la conoscenza
delle stampe giapponesi lo portarono ad elaborare una pittura
caratterizzata dal gusto per l’arabesco lineare, dai colori
brillanti stesi a zone piatte, dall’espressiva stilizzazione
formale.Collabora inoltre, in qualità di disegnatore umoristico,
a numerosi giornali per i quali sperimenta nuove tecniche
d’incisione, disegnando una trentina di manifesti.Nella prima
metà degli anni novanta compone una serie di circa quaranta
dipinti dedicati alle Maisons closes, le case di tolleranza
parigina: lo scandalo che ne deriva contribuisce a creare
attorno a lui il mito dell’artista maledetto e trasgressivo.
Frequentò e riprodusse i cabaret e i locali di Montmartre, ma
anche teatri, circhi e case chiuse; creò schizzi di gran forza
e originalità nei quali rappresentava le sue impressioni di
quei luoghi e delle loro celebrità. Massimo esempio ne è :
“la Goulue che arriva al moulin rouge”. I suoi temi
preferiti furono i personaggi e la vita dei caffè concerto,
delle sale da ballo, dei teatri, dei locali equivoci parigini,
che ritrasse con grande immediatezza, senza pietà e senza falsi
moralismi. Alcolista muore a Malromè il 9/8/1901. |