Determinante
per la formazione del pittore Gustav Courbet , nato a Ornans nel 1819,
è lo studio attento delle opere fiamminghe e olandesi del XVI e XVII
sec. conservate al Louvre, dalle quali assimila quella qualità luministica cupa e
drammatica, quella sensibilità verso la natura che esprimerà poi nei
suoi capolavori. Fondamentale è anche la conoscenza della pittura di
Rembrandt, grazie ad un viaggio in Olanda compiuto nel 1847. Espone
nei Salons parigini a partire dal 1844 (Autoritratto o Courbet con il
cane nero). Fra il 1848 e il 1857 si colloca la maturazione del
realismo di Courbet, che ne fa uno dei grandi protagonisti del
rinnovamento della pittura del XIX secolo. Ad essa contribuirono la
partecipazione alla rivoluzione, l'influenza delle idee anarchiche di
P.-J. Proudhon, la frequentazione di Baudelaire. Motivo dello scandalo
suscitato dai suoi
quadri è l'attenzione alle tematiche sociali, al lavoro umile e al
popolo, trattati con la dignità di un soggetto storico e non di
genere (Gli spaccapietre,
1849, Funerali a Ornans, 1848-50), l'inedito realismo esemplificata
nell'abbandono fisico de "Les damoiselles des bords de
la Seine"
(1857). Morì nel1819 a Vevey nel
1877.
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