"Luca Lattanzi" <lucanusdelactantiis@libero.it> ha
scritto nel messaggio
> Ecco, appunto, non ti confondo affatto, ma siete della stessa
squadra.
Io non seguo il calcio, pratico atletica e tennis che sono sport
individuali. Trovo scorretto attribuire a una persona i pensieri di
un'altra: no siamo videogiochi, ma persone, anche se mi piacerebbe essere
il compagno di Lara Croft.
> > Maraglaino? Sono due nullita'.
>
> Due nullità che però qualcuno si è affannato a difendere; due
nullità che,
> forse ti è sfuggito, hanno avviato una riforma scolastica
Io non parlo della riforma fatta, che trovo orrenda, ma di quella da fare
perche' a scuola si impari davvero qualcosa di utile.
> Allora non capisci proprio! Non ho mai condannato un uso
ragionevole
> degli strumenti informatici né tantomeno quello indispensabile del
> laboratorio di chimica o di fisica.
E allora se siamo d'accordo che inveisci a fare? Prima connettere il cervello, poi
accendere il computer, solo in seguito battere sulla tastiera. Non mi pare di aver parlato
di uso dissennato del computer o di carnevale continuo in cui i ragazzi giocano a pallone
in classe e fanno
strame dei libri.
Come dice Galois, oggi anche i medici e chirurghi (e, aggiungo io, architetti e ingegneri)
usano i vidogiochi per fare il loro lavoro, anche e soprattutto per i compiti piu'
raffinati e delicati. Solo la scuola, in nome di un malinteso (internet e simulazioni sono
giochi, distraggono dal vero impegno e non fanno concettualizzare) rifiuta di servirsi,
ripeto non in modo esclusivo, di strumenti utilissimi.
Come ho gia' detto a McKenzie e colleghi, perfettamente d'accordo che i nuovi media non
debbano sostituire i vecchi, ma solo integrarli, e che la questione principale riguarda il
"come" si usano, sia i vecchi che i nuovi.
> Hai proprio sbagliato thread.
Mi sa che you hai sbagliato pianeta o epoca storica.
Non praevaricabitis.
(Roald)
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