----- Original Message -----
From: "Luca Lattanzi" <lucanusdelactantiis@libero.it>
> Il cretino cognitivo in carriera è un insicuro che si difende con la
> barriera del linguaggio ermetico del sedicente specialista. Il vero
> competente sa comunicare il suo sapere con diversi linguaggi, dal più
> divulgativo al più sofisticato perché cerca di entrare in comunicazione con
> tutti i suoi interlocutori. Il cretino cognitivo attua una strategia più
> stravagante: con gli esperti balbetta fenomeni e mena gran pacche sulle
> spalle, con i semplici visitatori di mostre si esibisce in "il paesaggio
> onirico tendente all'introiezione ombreggiata..."
>
> Daniela Maddalena, Il cretino cognitivo, Milano, Carabà Edizioni, 1997.
>p. 9.
Bellino. Ma perche' ora ti nascondi dietro le parole d'un'altra persona? E perche' questa
persona dovrebbe essere meno cretina di te e di me solo per aver scritto un libro?
Inoltre non rispondi a quanto ti dicevo, e che mi pareva chiaro e ben argomentato: quelle
che tu definisci "trovate disastrose" non sono state applicate nelle scuole dei
vari Paesi, per scelte precise; la scuola americana non e' e non potrebbe essere quella
ideata da Dewey, ne' quella italiana e' quella della Montessori o di altri maestri. Non
credo tu possa dire quindi che le trovate abbiano prodotto disastri, non in questo
universo. Se vuoi maggiore chiarezza, credo ti convenga rivolgerti a Piero Angela.
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