Attualitą

    24 novembre:
Scade domani l'ultimatum per la resa dei difensori di Kunduz. Gran parte di loro moriranno comunque: appello dell'Onu per evitare una mattanza. Battaglia alle porte di Kabul, si combatte anche tra gruppi anti-taleban. Terrore a Kunduz. La cittą assediata. L'enclave dei taliban al nord potrebbe cadere oggi. Fuoco USA su Kandahar: sganciata la superbomba. Mujaheddin divisi. A Kunduz come a Kandahar, nelle due roccheforti rimaste ai miliziani integralisti nel nord e nel sud-est dell'Afghanistan, anche ieri gli aerei USA hanno bombardato mentre le truppe dell'Alleanza del Nord combattevano a terra.

    25 novembre:
Di Osama bin Laden non si sa niente. Secondo alcune fonti dell'Alleanza del Nord si nasconderebbe nelle vicinanze di Jalalabad, ma il generale Daoud ritiene invece che abbia gią lasciato l'Afghanistan. Il presidente pakistano Musharraf ha di nuovo smentito le voci secondo cui il capo di Al-Qaeda si troverebbe in un covo segreto in Pakistan.
KUNDUZ. I Taliban si arrendono e passano con gli ex nemici dell'Alleanza del Nord. KandaharProsegue l'assedio della cittą, bombardata ieri per ore da 70 aerei americani.

    26 novembre:
MAZAR-I-SHARIF. Secondo quanto riferito alla Cnn dal personale della Croce Rossa, un centinaio di rivoltosi sono rimasti asserragliati all'interno del carcere, con armi e munizioni. Da qui stanno aprendo il fuoco contro i combattenti dell'Alleanza del Nord, che da ieri stanno cercando di riprendere possesso del fortino.

    27 novembre:
KANDAHAR. La guerra americana scende a terra. 500 marines sono sbarcati in Afghanistan, altri 1.500 arriveranno entro oggi. Obiettivo: l'assalto finale a Kandahar e a bin Laden.

    28 novembre:
MAZAR-I-SHARIF. Nel carcere-fortezza di Qalai Janghi, alla periferia di Mazar-i-Sharif, č stato ucciso il primo americano in combattimento: Johnny "Mike" Spann, 32 anni, agente della Cia, ammazzato dai prigionieri in rivolta.
KABUL. Soldati russi in cittą.

    30 novembre:
KANDAHAR. A parte i commandos delle forze speciali e gli agenti della Cia che gią operano da tempo in Afghanistan, sono ormai pił di mille, come ha detto il portavoce del Pentagono, Victoria Clarke, i marine nell'avamposto a sud di Kandahar mentre la decima divisione di montagna ha stabilito una testa di ponte nel nord del Paese. I guerriglieri delle tribł continuano a conquistare pezzi di territorio intorno alla capitale spirituale del regime degli studenti coranici che difendono l'ultimo avamposto rimasto loro nel Paese con almeno 20 mila uomini.

    1 dicembre:
KANDAHAR. I bombardieri USA hanno martellato anche ieri per ore l'ultima roccaforte dei taleban, ma l'attacco finale contro la cittą sembra destinato a slittare in seguito ai contrasti all'interno del fronte anti Taleban. I capi delle tribł pashtun che assediano la cittą si oppongono all'intervento dell'Alleanza del Nord.

    2 dicembre:
KANDAHAR. La guerra continua a Kandahar dove, secondo fonti dell'Alleanza del Nord potrebbe ancora trovarsi lo sceicco del terrore.
TORA BORA. Nelle ultime ore i bombardieri americani hanno intensificato i raid sulla base sotterranea di Tora Bora, dove si pensa che si stia nascondendo Osama Bin Laden con alcune centinaia di fedelissimi, e sulla cittą di Jalalabad. I raid hanno provocato, secondo l'agenzia Aip legata ai Taliban, la morte di 20 civili e il ferimento di altri 18.

inizio pagina
indice home la guerra: dall'8/10 al 23/11