Intorno alla metà del IV sec. a.C. i Romani conquistarono il territorio monteranese: Monterano venne abbandonato da gran parte della popolazione, si ridusse ad un misero villaggio e i nuovi coloni, i veterani di guerra romani, si insediarono nelle fertili campagne circostanti.
Con la caduta dell'Impero romano e le invasioni dei barbari la gente tornò sul pianoro, dove vennero ripristinate le opere di difesa e
costruite le mura. Monterano divenne sede vescovile: furono edificate la Cattedrale e le abitazioni in muratura per i funzionari e gli
ecclesiastici, e intorno le capanne della popolazione, in gran parte contadini e servi della gleba.
Il sindaco e l'Assessore
(Sig.na G.Ceci) rispondono alle domande degli alunni
Cessato il governo del Vescovo, Monterano divenne proprietà di vari feudatari, tra cui gli Orsini e gli Altieri: questi ultimi
acquistarono il fuedo monteranese, insieme ad Oriolo e Viano, nel 1671.
Un Altieri divenne Papa con il nome di Clemente X e Monterano venne arricchita con opere progettate dal maggior artista del tempo,
Gian Lorenzo Bernini: vennero costruiti il Convento, la Chiesa di S. Bonaventura e il Palazzo feudale. Morto il Papa Altieri, iniziò la decadenza economica che, insieme alla malaria, causò il progressivo spopolamento di Monterano a vantaggio dei paesi vicini, Canale e Montevirginio.
Nel 1779 Monterano, che aveva vietato l'uso della mora ad un gruppo di agricoltori tolfetani, venne distrutta dalle truppe francesi che
avevano occupato lo stato pontificio e che proteggevano gli abitanti di Tolfa: i pochi abitanti rimasti abbandonarono definitivamente il luogo.
Dalle case in rovina venne portato via materiale che venne utilizzato per la costruzione delle abitazioni di Canale.
Il paese è cresciuto spontaneamente, secondo le esigenze dei coloni, e il nucleo principale, corrispondente alI'attuale corso, è stato ottenuto dal disboscamento della selva con direzione nord-sud; si è creato così un "canale" lungo il quale sono sorte le abitazioni, le botteghe e una piccola chiesa, oggi chiamata Oratorio.
In origine l'abitato non aveva un nome preciso ed era indicato
genericamente con il termine "Capanne"; più tardi venne chiamato
Villa di Canale di Magliano o semplicemente Canale.
Dopo l'unità d'Italia assunse l'attuale nome di Canale Monterano.