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Le Maschere
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La
parola deriva forse dal latino carrus navalis o
dal latino tardo carnem levare, tagliare la carne
della dieta (in osservazione al divieto
cattolico di mangiare carne durante la Quaresima) ; dal latino medievale
carnem laxare , "lasciare la carne" , derivò anche la forma "carnasciale",da
cui il termine letterario quattrocentesco canti carnevaleschi.
Pur non
avendo il carnevale nessun collegamento con la liturgia cristiana, essendo
un residuo di istituzioni pagane,tradizionalmente coincide con i giorni
precedenti alla Quaresima. Nell' Europa meridionale comincia la domenica
precedente il Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima e finisce il
martedì successivo, detto martedì grasso (dall'uso di consumare un pasto a
base di carne e grassi prima della dieta di magro della Quaresima).
I
festeggiamenti hanno origine molto remota e si ricollegano ad antichi riti
pagani.
Una forma
di Carnevale esisteva nella Roma pagana: era la festa di Saturno. per
l'occasione venivano organizzati cortei al suono di strumenti molto
rumorosi, con la partecipazione del popolo che si riversava nelle strade e
nelle campagne e si ingozzava a più non posso di cibi e di vino. La
maschera, attualmente segno di beffa di trasgressione e di divertimento,
nella civiltà precristiane era considerata strumento atto a conferire a
chi la indossava un potere sovrannaturale o la forza degli animali sacri.
Solo
inseguito all' avvento del cristianesimo i riti del Carnevale persero l'
originario carattere magico-rituale per diventare semplice occasione di
divertimento popolare e simbolica affermazione dell' ordine del mondo.
Il desiderio di far baldoria almeno una volta l'anno è sempre stato vivo
nell'uomo, e così, a poco a poco, sia pure senza gli eccessi di prima, il
Carnevale rifiorì.
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