In
seguito ai grandi avvenimenti che avevano scisso nelle sue basi
l’impero romano divenuto troppo esteso e pertanto mal governabile da
Roma, si ebbe la formazione dell’impero d’Oriente. L’antica
Bisanzio, colonia greca sulle rive del Bosforo, cambiò il suo nome in
Costantinopoli, poiché l’imperatore Costantino vi aveva trasferito
la sede della parte orientale dell’impero.Per lunghi secoli
Bisanzio restò un faro di cultura, di fede e di arte che
rivaleggiò in splendore con l’occidente cristiano.Dopo la caduta
dell’impero d’occidente , il centro della vita spirituale ed
artistica dell’Italia da Roma passò a Ravenna dove vi era anche il
rappresentante in Italia dell’imperatore bizantino e in questa città
si trovano i capolavori più rinomati dell’arte bizantina in terra
occidentale.Il periodo di fioritura di estende dal V al VI secolo dopo
Cristo.
Oltre al sistema basilicale romano, fu preferito per la ricerca di
effetti appariscenti, quello centrico a cupola, elemento essenziale e
tipico dell’architettura bizantina. La colonna acquista uno
spiccato carattere funzionale; è quasi sempre liscia e fornita di una
base spesso poligonale.I capitelli sono di varia forma, spesso
finemente traforati. Un elemento caratteristico e nuovo è il
“pulvino”, posto al di sopra del capitello con lo scopo di far
convergere il peso delle strutture sovrastanti sulla parte centrale
del capitello stesso.La cupola rotonda o poligonale è impostata
su pianta quadrata.Il campanile è un’innovazione tutta
bizantina.
La scultura fu poco usata a Bisanzio. L’artista bizantino si dedicò
ad una scultura decorativa che possiamo ammirare soprattutto nei
capitelli, nelle basi delle colonne, nelle cornici delle porte e delle
finestre, nei sarcofagi. Egli usò marmi colorati e materiali preziosi
come l’oro e l’argento
Il mosaico assume
nell’arte bizantina una grande importanza per la particolare
luminosità e per i suoi caratteri tipici: figure ritratte
frontalmente con espressioni fisse in viso, assenza di rilievo
corporeo.Diversamente da quello greco e romano la cui superficie è
liscia e la luce vi scorre uguale, in quello bizantino la superficie
è irregolare, per cui la luce si riflette in mille direzioni. Le
tessere dei mosaici sono d’oro, di madreperla, di pietre preziose e
con un grande gusto per i colori. Lo sfondo assai spesso è dorato. Le
decorazioni riproducono scene sacre, paesaggi, animali, figure di
santi.I mosaici più belli si trovano a Ravenna nel Mausoleo di Galla
Placidia, nelle chiese di S. Apollinare e S. Vitale. In quest’ultima
chiesa sono due mosaici notissimi. L’uno riproduce l’imperatore
Giustiniano e altri personaggi della corte; l’altro l’imperatrice
Teodora, sfarzosamente vestita, attorniata dalle sue dame.
a
cura di Luca
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