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DonatoBramante    
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Donato

pittura

scultura

architettura


I Romani fecero delle innovazioni edilizie nelle costruzioni pubbliche: l’arco e il pilastro sono alla base di grandi edifici come gli acquedotti, i mercati, gli anfiteatri, i ponti e tutte le altre grandi costruzioni che ci vengono subito in mente pensando alla civiltà romana. Il grande popolo sostituì i blocchi di pietra con il conglomerato cementizio, un composto formato da piccoli frammenti di peperino, tufo, travertino e mattoni rotti insieme ad un altro composto che si chiamava pozzolana, cioè un misto di calce e sabbia; i muri che venivano costruiti con questo venivano rivestiti da blocchetti di pietra che entravano nel composto e, durante il periodo imperiale, uno strato di mattoni. In tutto il territorio romano veniva utilizzato questo per la costruzione degli edifici.Negli anfiteatri, costruiti con questo materiale,  si scontravano i gladiatori con bestie o altre persone nell’arena, il cui significato è terra che era situata nel campo per assorbire il sangue dei combattenti. Nei fori le persone si incontravano ad esempio alle terme, ed era circondato da edifici pubblici. I Romani inventarono, inoltre, le cupole e le volte, che erano di due tipi : a botte e a crociera. Abitavano in diverse tipi di case, precisamente tre : la domus  (casa signorile), la villa (abitazione di campagna) e l’insula (condominio di più piani). Amavano anche copiare opere greche e ritrarre individui nella realtà o immagini di antenati.L'arte romana viene tradizionalmente divisa in due periodi: repubblicano e imperiale (dal 27 a.C. in avanti), a sua volta suddiviso in base alle dinastie o ai principali imperatori. Finché i confini del dominio romano coincisero con quelli della sola città di Roma, l'influenza etrusca rimase determinante nella produzione artistica; ma con il graduale espandersi del dominio romano in Italia e nel Mediterraneo e il contatto con altre tradizioni artistiche (in particolar modo quella greca), nel corso dei due secoli precedenti la nascita di Cristo, emerse uno stile romano originale nel campo dell'architettura, della pittura e della scultura. Tuttavia, a causa della straordinaria estensione geografica dell'impero e del gran numero di popoli culturalmente diversi compresi al suo interno, l'arte romana fu sempre eclettica e caratterizzata da stili differenti, influenzati dai gusti locali e dalle esigenze dei commitenti, non solo imperatori, senatori o aristocratici, ma anche militari, mercanti, liberti e schiavi. Per gli stessi motivi ci è stato tramandato il nome di pochissimi artisti e architetti: in genere, i monumenti dovevano soddisfare i desideri di chi li finanziava e non esprimere la personalità artistica dei loro creatori.

A cura di Valerio

 

 

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