galois <igalois@iol.it> wrote in message


<omissis>
> "2.1 Compito prioritario della nuova scuola è la creazione di ambienti
> idonei all'apprendimento che abbandonino la sequenza tradizionale lezione -
> studio individuale - interrogazione per dar vita a comunità di discenti e
> docenti impegnati collettivamente nell'analisi e nell'approfondimento
> degli oggetti di studio e nella costruzione di saperi condivisi."


Galois, siccome non e` giusto poter sempre scrivere tutto senza assumersene
responsabilita`, qui devi argomentare a favore di questo delirio.
Altrimenti sei complice.     
         [ intervento di
Qfwfq]

<omissis>
> Il videogioco (la simulazione) permette di apprendere dall'esperienza in un
> modo che prima era impossibile. E' una cosa che un educatore non dovrebbe
> ignorare. Pensi davvero di sapere quanto basta per emettere un giudizio
> sulle potenzialità cognitive di questa realtà?


Sulle potenzialita` cognitive di QUALE realta`?
Il videogioco, nella stragrande maggior parte dei casi e` educazione per
tentativi ed errori, esattamente cio` che si somministra alle cavie da
laboratorio. Altro che simulazione.


<omissis>
> Le tecnologie vengono però intese in modo riduttivo (senza fantasia)
> semplicemente per fare meglio ciò che si faceva anche prima. Non vengono
> studiate per esplorare le nuove prospettive che potrebbero aprire, per
> esempio, in campo educativo.


Facciamo cosi`: esplorale.
Poi, quando torni, ci dici cosa hai scoperto.
Ma mica aria fritta, che con quella hanno gia` fatto la Riforma dei Cicli.

<omissis>
> Cito ancora Papini (1914)
>  e dimmi se hai mai visto queste cose nella nostra scuola:
> -l'immobilità dello spirito obbligato a ripetere invece che a creare
> -lo sforzo disastroso per imparare con metodi imbecilli cose inutili
> - l'annegamento sistematico di ogni personalità, originalità ed iniziativa
> nel mar nero degli uniformi programmi


Nella scuola, come nella vita, come negli stati uniti, si vede tutto e il
contrario di tutto.
Questi inusitati luoghi comuni lasciano il tempo che trovano.

Ti posso solo dire che:
- io insegno sia a ripetere che a creare
- che chi insegna "con metodi imbecilli cose inutili" e` da tempo alla
neuro, e non per colpa di una impostazione pedagogica.
- che i programmi DEVONO essere uniformi e non hanno mai annegato nessuno

<omissis>

> Russo non ha considerato che la nostra scuola si è lentamente trasformata da
> scuola selettiva a scuola di massa. Molti pensano ancora che insegnare in
> una scuola o nell'altra sia la stessa cosa. In realtà non è così, una scuola
> di massa va ripensata completamente. La nostra scuola soffre dei compromessi
> necessari, ma sempre meno sostenibili, per poter essere, nello stesso tempo,
> una scuola di massa (i posti di lavoro trall'altro piacciono a tutti)
> facendo finta però di essere ancora una scuola selettiva (seria, severa,
> etc.)

Questa e` poi una perla nera. E vada per la trasformazione.

Poi l'affermazione apodittica:
"una scuola di massa va ripensata completamente".
PERCHE'? PERCOME?

Quindi un'altra (a dire il vero un po` piu` sibillina):
"La nostra scuola soffre dei compromessi necessari [..]"
QUALI? PERCHE'? PERCOME?

La pedagogia dei videogiochi ha forse gia` colpito?
susanna


Risposta Galois

Risposta Sandra

intervento di Qfwfq