McKenzie e colleghi a Susanna

risposta di Susanna a McKenzie da cui l'estratto seguente

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> Ritengo che insegnare ed educare siano atti NATURALI, esattamente come
> 'voler bene' a qualcuno, comunicare, ecc... Atti, insomma, privi di
> intenzionalità` culturale.
> Hai bisogno di un manuale per adottare comportamenti appropriati nei
> confronti della tua morosa? Bisogna aver letto Eco per esprimersi con un
> amico?
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Anche qui, Susanna, con la tua fede un po' ingenua, estremizzi, in modo paradossale, la mia posizione.
La scuola di samba e il circolo di scacchi sono esempi di apprendimento naturale. Ci sono maestri ma non insegnano, non interrogano, tutti, interagendo, apprendono da tutti con straordinaria efficienza.
La classe invece è un ambiente assai artificiale. La scuola stessa è architettata come una sorta di catena di montaggio. Artificiali sono i didatticismi vecchi e nuovi. Voti, interrogazioni, test di verifica,
materie, moduli didattici, programmi. Artificiale è apprendere in modo astratto anziché dall'esperienza e dalle interazioni sociali.
La biologia evolutiva ci può aiutare a capire: un comportamento naturale è un comportamento che si è evoluto in milioni di anni e lo si riconosce facilmente per le sensazioni piacevoli e gratificanti a cui è associato.
Pensa al moroso agli amici ma anche al bambino che giocando apprende in modo naturale e piacevole con straordinaria efficienza.
L'apprendimento simbolico-ricostruttivo invece si è evoluto, nella nostra specie, in tempi molto più brevi. Non è legato al piacere di apprendere ma ad una sensazione di fatica. E' per questo che la sua imposizione a scuola necessita di una , spesso noiosa, preventiva alfabetizzazione.
Sono un matematico e mi guardo bene dallo sminuire l'importanza dei segmenti del buon Russo. Ma il segmento è ben poco naturale mentre il disprezzato bastoncino, notoriamente, lo è. E' il tentativo di imporre
l'astratto, senza che siano maturate nell'individuo le condizioni
necessarie, a portare all'apprendimento meccanico ed alla finta cultura che caratterizza la nostra cara scuola. Se questa pratica poteva in qualche modo e per qualche fine funzionare grazie ad un'efficiente selezione, in una scuola che pretende anche di educare tutti i suoi cittadini è un vero disastro.
Eppure qualche domanda bisognerebbe pur porsela.
Si può fare qualcosa per rendere le nostre scuole più umane, più efficienti, meno formali, più naturali? Quali possibilità aprono i cambiamenti epocali indotti da Internet e dalle nuove tecnologie nel campo dell'educazione? Sarà
possibile finalmente valorizzare forme di apprendimento più naturali
rendendo applicabili le idee dei Dewey , dei Piaget , dei Vygotskij?
E possibile che un sistema educativo si evolva?
Ci sono molte vie per arrivare ai concetti astratti, noi autodidatti, che amiamo la cultura senza secondi fini, che ci divertiamo ad imparare ed impariamo divertendoci ,
ne sappiamo qualcosa! Siamo la prova vivente che è possibile apprendere in modo piacevole ed efficiente,
Non credi che valga la pena di approfondire evitando sentenze premature?
Non basta l'opinione di Russo per conoscere i problemi.
Credo, infine, che la tua ostilità, nei miei confronti rifletta soltanto la fragilità di certe posizioni e dal fastidio di perdere rassicuranti certezze. Il mondo dell'apprendimento è molto più ricco, vario e bello di quanto tu, con la tua esperienza scolastica, possa, attualmente, immaginare.
Credimi, vale la pena di approfondire
saluti
galois

P.S. Se gli scacchi e la samba ti sembrano lontani. Pensa alla nostra esperienza di apprendimento su questo ng. Non è forse un ambiente naturale (nonostante sia, paradossalmente, tecnologico) dove tutti imparano da tutti?
Non ci stiamo arricchendo culturalmente? Io, ad esempio ho imparato molto anche dalla tua psicologia. Non ci sono più le materie! Tutto è connesso con tutto da infiniti, virtuali, fili.
Con simpatia
ciao



Risposta Susanna