Città dell’Emilia - Romagna, capol, della prov, omonima, situata a 9 m sulla sponda sinistra del canale di Burana e del Po di Volano, nella bassa pianura emiliana. Comune di 404,35 kmq con 140.795 abitanti. Con il secolo XIX si svilupparono a S della città rinascimentale i popolari borghi di San Luca, San Giorgio, Quacchio e Porta Mare. Negli ultimi decenni l’abitato si è sviluppato prevalentemente verso NW, dove tende a raccordarsi con il centro industriale satellite di Pontelagoscuro, sorto nel territorio comunale di F. come sua gemmazione portuale sul Po, ma anche in altre direzioni, specialmente lungo le principali direttrici del traffico. L’economia della città è basata in prevalenza sulle attività commerciali e sull’industria, i cui impianti si sono sviluppati principalmente nella zona costituita nel 1936 lungo il canale Boicelli. I settori meglio rappresentati sono quelli chimico, metalmeccanico, elettronico, alimentare, tessile, calzaturiero, cartario, del mobilio, delle costruzioni e installazioni di impianti. F. è inoltre un attivissimo mercato d’importanza europea per i prodotti ortofrutticoli, in particolare per la frutta, attrezzato con adeguati impianti di immagazzinaggio e con mezzi di trasporto autorefrigeranti. L’efficiente rete stradale e ferroviaria ha contribuito a inserire la città nel circuito regionale, esaltandone il ruolo di centro commerciale e di servizi. Dal 1963 si svolge nella città la Bienella Frutticola Internazionale. Alla formazione del reddito contribuiscono validamente anche l’allevamento del bestiame e l’agricoltura, attività praticata per lo più nei numerosi centri dell’area comunale. La città è sede arcivescovile.
Storia Di origine incerta, pare abbia assunto il nome attuale solamente nel medioevo. È comunque menzionata per la prima volta nel secolo VIII, quando i Longobardi la conquistarono all’Esarcato bizantino di cui precedentemente aveva fatto parte. Passata quindi ai pontefici, venne concessa da papa Giovanni XV al marchese Tedaldo di Canossa e successivamente, nel corso delle lotte per le investiture fu tenacemente contesa dalle due parti in conflitto mentre si delineavano le prime manifestazioni di un’autonomia cittadina destinata a realizzarsi in un governo comunale nel secolo XI. Travagliata dalle continue lotte tra le fazioni degli Adelardi (guelfi) e dei Salinguerra e Torelli (Ghibellini), dopo un breve periodo di asservimento al Barbarossa segui la parte guelfa finche con il matrimonio di Azzo VI con l’ultima erede degli Adelardi entrò nell’orbita degli Estensi . Essi sconfissero gli avversari grazie all’aiuto di Venezia (1240) e pervennero così alla signoria della città con Obizzio II (1264) .Spesso in contrasto tra loro con la Chiesa ,dovettero però lasciare il potere ai legati pontifici dal 1308 al 1317 e solo nel 1332 videro la loro autorità ufficialmente riconosciuta anche dal papa. Da allora il governo estense durò indiscusso per quasi tre secoli coincidendo con il periodo di maggiore prosperità civile ed economica della città .Dal 1482 al 1484 si svolse la guerra di F. ( v oltre) per la quale Ercole I dovette rinunciare al Polesine . Superate gravissime situazioni con Alfonso I , lo splendore della città si avviò al suo tramonto con Alfonso II che ,morendo senza eredi legittimi (1597) fu costretto a lasciare al papa il ducato. Governata dai cardinali legati, F. decadde allora gravemente (solo con cardinale Caraffa si ebbe qualche timido segno di ripresa ).L’occupazione della città da parte delle truppe francesi (1796) suscitò quindi prevalenti consensi (ma in campagna non mancarono contrasti ) soprattutto quando nel 1801 fu aggregata al Regno italico e fatta capoluogo del Basso Po .Ritornata sotto il governo pontificio in forza del Congresso di Vienna , durante il Risorgimento fu teatro di numerose sommosse e fermenti patriottici.
URBANISTICA La città si sviluppò a partire dal sec. VIII sulla riva sinistra del Po di Volano con vie longitudinali parallele al fiume (via Ripagrande ,via dei Sabbioni ). Nei sec. XII XIII, con la costruzione del duomo , si formò una rete viaria convergente verso la piazza della cattedrale , dove si stabilì il mercato. I magazzini e le sedi delle corporazioni occuparono il fianco merid. della chiesa , mentre di fronte alla facciata sorse, come dimora degli Estensi , il palazzo del Comune . Con la costruzione del Castello Estense (dal1385 ), l’Addizione Alearda e l’Addizione di Borso (1451) ,intorno a via della Chiara, la città si estese ulteriormente a W e a E Tra il1471 e il 1505 il duca Ercole I attuò , su piani dell’architetto e urbanista ferrarese Biagio Rossetti , il raddoppio dell’area urbana (Addizione Erculea ), a N del nucleo più antico. Sul luogo delle mura sett. Venne aperto il corso della Giovecca , che col suo prolungamento (attuale viale Cavour ) fece da cerniera tra la vecchia e la nuova città. La nuova F di Biagio Rossetti venne giustamente considerata il primo esempio in Europa di urbanistica moderna .L’attività edilizia più recente si è rivolta soprattutto fuori dalla cerchia delle mura , per salvaguardare il centro storico dalla speculazione edilizia.
La cattedrale ,iniziata nel 1135 in forme romaniche emiliane ,fu compiuta nel secolo XIII in forme gotiche ; a questo periodo risalgono le loggette e le tre cuspidi di uguale altezza che caratterizzano la facciata , Le sculture del portale (1135) sono firmate da Niccolò , il maggiore scultore romanico dopo Wiligelmo. L’imponente campanile classicheggiante e l’arco del Cavallo nel vicino palazzo del Comune ( ca. 1451) sono considerate opere de L.B . Alberti Il Castello Estense , iniziato nel 1385 , ha pianta quadrilatera con 4 grosse torri angolari ed è circondato da un fossato : Sotto Lionello I (1441 50) a F .lavorarono Jacopo Bellini (1441) ,Piero della Francesca , Mantegna ,Rogier van der Weyden (1449) e, a più riprese (431- 48) ,Pisanello .Da queste presenze trasse la scuola pittorica nota come scuola ferrarese , fiorita negli anni della signoria di Borso (1450 -71) con pittori di Galasso , M. Pannonino , Lorenzo e Cristoforo Canozi da Lendinara , Cosme Tura , Francesco del Cossa , E dè Roberti , L Costa .Ne è splendida testimonianza la decorazione ad affresco , eseguita da F del Cossa ed E: de’ Roberti , della Sala dei Mesi del palazzo Schifanoia , iniziato nel 1391 e compiuto nel 1470 dal Rossetti e da Benvenuti . Nell’ultimo quarto del sec. XV e nel primo Cinquecento ,sotto Ercole I d’Este ,F. conobbe il monumento di massimo splendore con la realizzazione ,e opera di B. Rossetti , dell’Addizione Erculea e di numerosi edifici civili e religiosi (palazzo di Ludovico il Moro ,palazzo dei Diamanti , S. Benedetto ,S Francesco , S. Maria in Vado ,S. Cristoforo alla Certosa ) .Sotto Alfonso I (1505-34) continuò l’attività edilizia ( palazzo Roverella ) , mentre la scuola pittorica si rinnovava con Dosso Dossi ,l’Ortolano , il Garofalo .Ercole II diede poi grande impulso alla produzione di arazzi con l’apertura dell’arazzeria di corte , portata a grande prosperità da Giovanni e Nicola Karcher , che operò su cartoni disegnati da Giulio Romano ,dal Garofalo, dal Pordenone , da F.C. di Malines e altri .Con la morte di Alfonso II (1597) e con la successiva annessione da parte dello stato Pontificio (1598) ebbe inizio la decadenza della città , che riacquistò importanza sul piano culturale solo nel nostro secolo e in particolare negli anni 1915 -17 con l’attività dei pittori metafisici Savino, Carrà e De Chirico e degli esordi del pittore ferrarese Filippo De Paris.
(Pamela)