Ostia, non la solita Ostia di via delle Baleniere, di via Giuliano da Sangallo o del lungomare, ma quella pił sconosciuta, pił riservata, quella che ci racconta storie di tempi lontani di soldati, di traffici commerciali, di pirati e di porti!
Proprio quella Ostia volevamo andare a vedere e ad immortalare con le nostre macchinette fotografiche, quando siamo saliti, un pomeriggio, sulla macchina messa gentilmente a disposizione dalla nostra insegnante.
Eravamo in cinque pił la" proff". Lą dentro, figuratevi come stavamo! Abbiamo cominciato a dire battute, a ridere, non ci fermavamo pił.
E intanto, eravamo arrivati davanti alla Torre Boacciana.
Era freddo e tirava molto vento, ma noi non ci siamo fermati e armati come eravamo di fascicoli con le notizie di storia, quaderni, penne e soprattutto "sacro fuoco" abbiamo cominciato a leggere, osservare, scrivere, commentare e scattare.
La severitą della torre medievale e i colori del fiume che scorreva accanto, facevano un bel contrasto. La luce del sole era bassa perché stava tramontando e si specchiava sull'acqua illuminando il piccolo porticciolo pieno di barche.
E' stato in quel momento che siamo rimasti in silenzio, tutto stava parlando intorno a noi e noi non potevamo far altro che ascoltare!