Origine: 'castrum'
Nacque, voluto da
Anco Marzio, IV re di Roma, attorno alla metà del VII secolo;
numerose sono le citazioni nelle fonti antiche, ma nessun reperto
archeologico a testimonianza dell'evento; al contrario la
datazione del più antico edificio rinvenuto ad Ostia, il
"castium", risale a tre secoli dopo, alla metà del IV
secolo a.C.. Comunque, anche in mancanza di prove archeologiche,
resta del tutto credibile quell'iniziale espansione di Roma verso
il mare, per il controllo portuale delle foci del Tevere, della
via fluviale e degli stabilimenti costieri del sale, elemento
fondamentale dell'economia antica.
Quando, successivamente, Roma dovette espandere e consolidare il
suo dominio, Ostia assunse importanza strategica come scalo
marittimo sulle foci del Tevere e divenne sede del porto
militare.
Da porto militare a commerciale
Col tempo il porto subì una importante trasformazione e, da base militare, divenne un porto commerciale, per rispondere alle esigenze di approvvigionamento di Roma diventata ormai una città con più di un milione di abitanti.
Difficoltà ambientali
Purtroppo, però, il porto era stato costruito sulla foce del Tevere, senza tener conto che la zona sarebbe stata soggetta a mutamenti continui a causa dei detriti che il fiume depositava e alle alluvioni; pertanto, il bacino continuò a modificarsi e il porto si insabbiò nel tempo.
Porto di Claudio
L'imperatore
Claudio, nel 42 d.C. dovette intervenire per poter rendere
praticabile il porto; gli ingegneri romani, consapevoli delle
difficoltà di realizzazione dell'opera, ubicarono il bacino in
corrispondenza di un'insenatura naturale, 3,5 Km. a nord di
Ostia.
Più che ai temuti fenomeni di interramento, ci riferisce Tacito,
il porto di Claudio risultò esposto alle mareggiate e ai venti.
Porto di Traiano
Nel II secolo dopo
Cristo, l'imperatore Traiano portò l'impero alla sua massima
espansione territoriale e alla stabilità interna.
Per la grande importanza economica raggiunta dal traffico
marittimo che interessava tutto il bacino del Mediterraneo,
divenuto mare di Roma, particolare fu l'attenzione posta da
Traiano ai problemi portuali, e a quello riguardante la capitale
dell'impero. Iniziarono così, nel 106 d. C., i nuovi lavori per
ampliare il porto che acquistò, così, una forma esagonale ed
una profondità di 5 metri per una superficie complessiva di
330000 m2.
Intorno vi erano magazzini, una costruzione residenziale, detta "Palazzo",
templi,
terme, una caserma di vigili e una colossale statua di Traiano.
Il porto così strutturato rimase in funzione per quattro secoli.
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